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> Come Comportarsi Con Se Stessi, Perle di saggezza
 
Pikhos
Inviato il: Venerdì, 13-Lug-2018, 19:53
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Hola, vorrei avere i vostri pareri, al di là del tipo di doc di cui soffrite, per farmi io stesso un'idea generica, riguardo come comportarsi in modo da stare bene con se stessi.
La mia autostima bassa ha portato a molti dubbi sulla reale importanza del pensiero della comunità rispetto alle mie abitudini da doc che però provocano problemi che solo un medico potrà confermarmi.
Vorrei capire da voi quanto conta il parere di chi vi sta attorno e come avete imparato a vivere in questa comunità, soprattutto parlando della realtà italiana.
Se avete adottato dei compromessi o avete trovato conforto in una cura da autodidatti, questo solo perché sono povero e non posso permettermi cure specialistiche, pure 30 euro a volta significa che da doc passo a morte per assenza di cibo..
Mi sono rivolto al consultorio della mia zona, aspetto risposte, ma non mi è andata bene con quello di una città vicina in cui stavo prima.

Grazie
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DP94
Inviato il: Venerdì, 13-Lug-2018, 20:20
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Cosa intendi per "pensiero della comunità"? Il giudizio delle persone riguardo ad alcuni comportamenti che il DOC porta ad attuare?


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Pikhos
Inviato il: Venerdì, 13-Lug-2018, 21:21
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No, il contrario, dato il mio problema derivato da ansia, autostima e che ha provocato alcuni comportamenti di doc, vorrei capire quali sono i pensieri che uno deve avere di sé stesso consenziente di possedere questo disturbo (qualunque esso sia di questa famiglia) e quali sono i pensieri ricorrenti quando le altre persone vengono a sapere del tuo disturbo o quando è evidente perché lo manifesti.
Vorrei capire se ci sono comportamenti dati dal doc che devo accettare anche se il resto della comunità mi giudica nei modi peggiori. Per comunità intendo innanzitutto parenti, amici, conoscenti, il primo per strada e altri annunci sparsi per la rete.

Vorrei capire se sono io a sbagliare o devo passarci sopra come fosse niente..
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Somersault
Inviato il: Venerdì, 13-Lug-2018, 21:47
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QUOTE (Pikhos @ Venerdì, 13-Lug-2018, 20:21)
vorrei capire quali sono i pensieri che uno deve avere di sé stesso consenziente di possedere questo disturbo (qualunque esso sia di questa famiglia)

Di una persona con un disturbo mentale a cui deve fare attenzione ma che se gestito correttamente non gli impedirà di avere una vita comunque piena.

QUOTE
e quali sono i pensieri ricorrenti quando le altre persone vengono a sapere del tuo disturbo o quando è evidente perché lo manifesti.

C'è chi ti prenderà per pazzo, chi sarà indifferente, chi ti capirà perchè c'è passato pure lui, direttamente o indirettamente.

QUOTE
Vorrei capire se ci sono comportamenti dati dal doc che devo accettare anche se il resto della comunità mi giudica nei modi peggiori.
Per comunità intendo innanzitutto parenti, amici, conoscenti, il primo per strada e altri annunci sparsi per la rete.

Devi accettare che spesso farai cose che gli altri, compreso chi ha il doc, non potrebbero capire. Che avrai dei momenti no in cui il disturbo ti metterà alle corde per ore, forse giorni; ma se sai con cosa hai a che fare quei momenti saranno sempre più gestibili.
Ma devi anche essere conscio del fatto che non hai l'obbligo di dire a tutti di cosa soffri, che hai il diritto di tenere i tuoi demoni per te, decidendo di volta in volta se e a chi mostrarli.

QUOTE
Vorrei capire se sono io a sbagliare o devo passarci sopra come fosse niente...

Non hai il controllo degli altri, quindi ogni volta che ti scoprirai dovrai fare i conti con le reazioni altrui e potrebbero non piacerti. Per quanto questo possa essere doloroso è comunque un problema loro, tu hai già i tuoi da smazzarti. Se apri le tue porte, sii felice di accogliere ma anche fermo nel far uscire chi non accetta ciò che vede.



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Pikhos
Inviato il: Venerdì, 13-Lug-2018, 22:44
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Mi piace come la pensi e quello che mi hai scritto, lo trovo giusto.
Anche se è difficile nascondere il problema, vorrei capire cosa intendi per "ma se sai con cosa hai a che fare quei momenti saranno sempre più gestibili", sono consapevole che ciò che ho è una cosa che nel bene o nel male, consciamente o meno, mi caratterizza, mi rende ciò che sono da molto tempo e magari ho imparato più o meno a gestirla per non farmela pesare personalmente, senza però risolverla o conoscerla del tutto, ho solo il mio punto di vista e delle persone a cui l'ho detto, le quali ora mi tengono a debita distanza.
Le persone attorno a me non fanno che giudicare negativamente gli atti in sé, vorrei appunto capire come fare per superare questa situazione nascondendolo meglio o sparendo. E vorrei capire se posso risolverli o devo accettarli/mi.
Dovrei fare un consulto psicologico penso, solo per avere un parere in più, dato da qualcuno che ne ha viste tante o è aperto mentalmente ad ogni possibilità. Ma tutti vogliono parlare su Skype e richiedono (giustamente) un compenso di cui però non dispongo.
Ho iniziato a scrivere papiri di roba in diversi altri forum o per consulti psicologici online da siti a caso, ma poi ho dovuto cancellare tutto perché mi vergognavo troppo a pensare che qualcuno lo sapesse..
Mi trovo in contraddizione con me stesso, vorrei un supporto effettivamente, se non un aiuto psicologico, ma ne economicamente ne a livello di contatto diretto con una persona sarei in grado di parlare.. Soprattutto se sono sconosciuti, come quelli del consultorio, dove la psicologa mi scrutava dentro e quando le ho chiesto il motivo di tale modo di guardarmi, mi ha risposto che era per sua educazione, contraria a tutto ciò che le avevo descritto.
Okkei, sono stato magari io a forzarla a dire ciò che magari poteva tenersi dentro, ma mi sono sentito ferito in un momento di apertura e debolezza, per cui ho difficoltà a parlarne sia qui che di persona....
Sono uno stupido. Adesso avrei voglia di cancellare tutto..
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Somersault
Inviato il: Venerdì, 13-Lug-2018, 23:27
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QUOTE (Pikhos @ Venerdì, 13-Lug-2018, 21:44)
Anche se è difficile nascondere il problema, vorrei capire cosa intendi per "ma se sai con cosa hai a che fare quei momenti saranno sempre più gestibili"

Che conoscere il meccanismo del doc è già un primo grande passo. Perchè tutte le volte che ti si ripresenterà per buttarti a terra tu ne vedrai chiaramente lo schema: farti credere tutto e il contrario di tutto, qualsiasi gesto non andrà mai bene, qualsiasi prova non sarà mai quella definitiva.
Nonostante il doc non vada mai affrontato con la logica questa può essere applicata al suo modus operandi.
Ha senso che se io guardo un porno gay allora sono gay, ma se guardo un porno etero allora sono un gay che si sta reprimendo?
Ha senso che se non bacio il partner allora non lo amo, ma se lo bacio lo faccio per dimostrare che lo amo quando invece non è vero?
Se qualsiasi cosa io faccia, uguale o contraria, mi porta allo stesso risultato allora vuol dire che sto giocando un gioco dove io perdo sempre.
Ha senso giocare un gioco dove si perde sempre?
Lo si farebbe nella vita reale?

Non sei tenuto a dire agli altri i tuoi problemi, devi mettere in conto che qualcuno ti potrebbe ferire. Quindi bisogna giusto essere un po' attenti nel farlo. Non solo persone di cui ti fidi ma persone di cui ti fidi e a cui vuoi dirlo.


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Pikhos
Inviato il: Venerdì, 13-Lug-2018, 23:45
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Vorrei dirlo a qualcuno che non ha barriere mentali..
Per farti un esempio, ho visto porno gay e ho fatto sesso con degli uomini ed ero un adolescente, è la cosa che meno mi turba al momento, anzi sono state esperienze forti che mi hanno aiutato ad "orientarmi" nella mia sessualità. Adesso sto con una splendida ragazza che però come ogni essere umano ha dei limiti, per cui abbiamo affrontato molte difficoltà, lei mi ha detto molto di sé, ma non sono in grado di fare altrettanto perché mi ha dimostrato di non essere in grado di sostenerne il peso e guardarmi poi allo stesso modo.
Ho spesso il dubbio di essere ancora legato alle mie esperienze omosessuali, ma ciò non mi turba nonostante non sia stato il massimo né per igiene né per amore. Perché c'era un rapporto più complice e segreto, più confidenziale, come quando hai un amico intimo.

Il doc può essere anche un disturbo psicosomatico o legato a perversioni sessuali?
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Somersault
Inviato il: Sabato, 14-Lug-2018, 01:48
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QUOTE (Pikhos @ Venerdì, 13-Lug-2018, 22:45)
Il doc può essere anche un disturbo psicosomatico

Come ogni disturbo legato all'ansia questa può essere somatizzata

QUOTE
o legato a perversioni sessuali?

No. Tanto meno quelle che hai descritto sopra che non sono perversioni manco da lontano PSICO smile.gif

Se con questa ragazza ancora non ti senti sicuro nel dirle certe cose aspetta, magari tasta il terreno o cerca un modo per porgerle la cose in modo che capisca di cosa si tratta. Poi metti in conto che potrebbe anche non capire (e sarebbe un suo diritto) ma dovrebbe comunque rispettare.


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