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> Perché Sono Così Angosciato Nelle Relazioni?
 
duffman
Inviato il: Domenica, 12-Lug-2020, 13:25
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Salve a tutti,
premetto che sto pensando che forse sia giunto il momento di rivolgermi ad uno psicologo, al fine di poter superare adeguatamente delle sensazioni di angoscia, nel momento in cui vivo una relazione.

Ho avuto una sola relazione nella mia vita, che mi ha però portato a diventare abbastanza angosciato e succube dell'altro. Inizialmente era molto presente ed innamorato ed io la vivevo sì bene, ma senza troppo attaccamento. Nel momento in cui ho sentito che dall'altra parte non c'era più quel sentimento iniziale, ho iniziato a sentire un attaccamento morboso, che mi ha portato a cercare in tutti i modi di risanare il rapporto: inventavo storie per cercare di apparire più interessante, ho cercato di assumere atteggiamenti che pensavo lo potessero attrarre di più, avevo una dipendenza nel cercare di vedere quando fosse online sui social, col pensiero che parlasse con altri, gli facevo regali forse troppo costosi. Anche quando avevo il sentore che qualche sera dovesse vedersi con altri (cosa poi confermata, a fine relazione), cercavo di fargli sentire la mia presenza, in maniera che poi si sentisse in colpa. Non avevo il coraggio di lasciarlo andare, e mi aggrappavo ad ogni singola briciola. Molte volte, di sera, dormivo con angoscia.
Quando poi la relazione è terminata, ho vissuto un periodo buio, in cui ho ricercato me stesso ed alla fine, fortunatamente, ne sono uscito, anche se ogni tanto un pensiero doloroso del passato ancora mi attanaglia. Ma è la sensazione ora e non la persona a cui penso, e mi rendo conto di essere stato molto stupido.
Da allora ho avuto solo frequentazioni e storie occasionali.

Ultimamente ho conosciuto un ragazzo. Lui si mostrato anche troppo interessato da subito, con frasi ed atteggiamenti che forse erano un po' esagerati, considerando che ci conoscevamo da una settimana.
E' successo che poi io mi sia dovuto allontanare per un paio di mesi, per questioni lavorative. Ora siamo a distanza, ma dopo circa una settimana che non ci siamo visti, lui ha cominciato ad allontanarsi, scrivendomi e facendosi sentire meno. A detta sua è solo colpa del lavoro, ma anche nei momenti liberi, non si fa sentire così tanto. Insiste però nel dire non ci sia nulla che non vada.
Io penso di essermi nuovamente attaccato in maniera sbagliata ed ho paura di ricadere nella stessa situazione che ho vissuto col mio ex.
So anche che è un po' sbagliato sentirsi angosciati, per una conoscenza nata da poco e dovrei, invece, vivermela più serenamente, così come viene, oppure lasciarlo andare, se ci sto male. Il problema è che non ci riesco.

Non so davvero perché mi comporti così, se per mancanza di autostima, per sindrome di abbandono, per mancanza di una vera relazione (in tutta la mia vita) vissuta serenamente. Questo perché, a volte, mi capita anche in amicizia di sentirmi in questa maniera, se sento che le persone si dicono amiche, ma magari si organizzino senza avvertirmi.

Grazie anticipatamente per eventuali consigli
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sisifofelice
Inviato il: Domenica, 12-Lug-2020, 13:52
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Psico Padrino
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Forse c'è una certa inclinazione all'attaccamento all'altro e alla non accettazione di sé. La meditazione può aiutare a ridimensionare questo tipo di problematiche.


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Bisogna immaginare Sisifo felice.
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