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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 10:43
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deus ex machina Messaggi: 16.951 Utente Nr.: 3.988 Iscritto il: 14-Giu-2009 |
Si parte dalla vita,dall'analisi personale della vita,con tutte le sue morti e rinascite.
Quindi partirò da quella faccia della medaglia chiamata vita ma non trascurerò l'altra faccia chiamata morte. Questa discussione adatta a chi a paura della morte porterà la consapevolezza che la morte non è spirito scollegato dalla vita. In realtà dovremmo cercare di portare la morte in vita e la vita in morte. La discussione sotto molti aspetti risulterà pesante,questo è il mio compito,metterVi il peso della morte che Vi è stato negato da sempre. Cosi come vi è stata presentata vi risulta macabra e violenta,ma la realtà è ben altra. Forse questa discussione sara paralizzata nel nascere proprio per le paure qui infarinate. Staremmo a vedere,chi vivrà vedrà -------------------- ἀπὸ μηχανὴς θεός
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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 11:44
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Utente Emerito Messaggi: 3.750 Utente Nr.: 6.474 Iscritto il: 19-Ago-2010 |
ottimo terra-terra! Condivido e rimango interessato alla lettura! La morte,compresa delle piccole morti quotidiane, viene sempre ad educare,ad insegnare,a farci crescere. Purtroppo la mentalità attuale non concepisce sempre questo e la copre in tutti i modi. A volte facciamo fatica a sopportarla proprio perché non ne percepiamo il senso!
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Zanji |
Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 12:04
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Unregistered |
e soprattutto ci interessano le tue personali esperienze, raccontaci la tua personale esperienza.Cosa hanno rappresentato per te la vita e la morte nel piano delle esperienze quotidiane? quali sono i tuoi disturbi e come hanno condizionato la tua visione ottimistica o pessimistica o neutrale nei confronti di questi due enigmi? su su, raccontaci ! Apprenderemo più cose sulla vita e sulla morte da questi racconti che da tutte le considerazioni filosofiche possibili.
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miki_70 |
Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 12:41
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Unregistered |
Caro Fabrizio, come sempre riesci a centrare il punto.
Potremmo aprire un'ulteriore discussine allargata a tutti gli utenti del forum. La soppressione del dolore o quantomeno il suo controllo. Come se il dolore non facesse parte della condizione umna,proprio come la morte. Tutti, indistintamente, lottano per rintanare il dolore. Ed è da questa lotta, persa in partenza, che si scatenano e mantengono in vita i vari disturbi. |
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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 13:47
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Psico Padrino Messaggi: 1.759 Utente Nr.: 4.568 Iscritto il: 19-Set-2009 |
Eccomi presente! io ho paura della morte...vorrei imparare ad accettarla!
-------------------- [FONT=Impact] Changes will happen...changes are happening!!!
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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 15:20
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Psico Amico Messaggi: 658 Utente Nr.: 3.056 Iscritto il: 02-Feb-2009 |
Ottimo Fabry... sono curiosa come Zanji... -------------------- Mai la signora Bovary fu tanto bella come allora, aveva quell'indefinibile bellezza data dalla gioia, dall'entusiasmo, dal successo, e che altro non è se non l'armonizzarsi del temperamento con le circostanze. G. Flaubert
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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 17:34
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
sembrerebbe interessante fabri ti ascoltiamo, ti prego però di cercare di essere più chiaro possibile, o molti non capiranno , grazie
-------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 17:40
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Membro Silver Messaggi: 8.104 Utente Nr.: 5.385 Iscritto il: 13-Feb-2010 |
a me (x me stessa) la morte nn fa paura, mi fa paura la sofferenza e la malattia che possono essere collegata a questa....
per quanto riguarda gli altri, la morte mi fa paura....mi fa paura il vuoto che resta dopo.... -------------------- Alcuni parlano un istante prima di pensare [Jean de la Bruyère]
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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 18:09
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Psico Padrino Messaggi: 1.442 Utente Nr.: 3.572 Iscritto il: 12-Apr-2009 |
se la vita non ha avuto pena di me ne della mia famiglia , spero che almeno la morte ne abbia la morte e' la risposta alle sofferenze che ci affliggono -------------------- un malato psichiatrico spesso e' solo un cuore spezzato
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Inviato il: Sabato, 22-Gen-2011, 19:20
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Psico Amico Messaggi: 658 Utente Nr.: 3.056 Iscritto il: 02-Feb-2009 |
-------------------- Mai la signora Bovary fu tanto bella come allora, aveva quell'indefinibile bellezza data dalla gioia, dall'entusiasmo, dal successo, e che altro non è se non l'armonizzarsi del temperamento con le circostanze. G. Flaubert
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Inviato il: Domenica, 23-Gen-2011, 18:16
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deus ex machina Messaggi: 16.951 Utente Nr.: 3.988 Iscritto il: 14-Giu-2009 |
Grazie a tutti dell'incoraggiamento,non ci resta che metterci al lavoro e far tornare la morte in vita.
Non so dove si arriverà ma questo sia in vita che in morte non avrà molta importanza ai fini di una resurrezione. Resurrezione intesa come rinascita giornaliera,resurrezione intesa come un riscoprire i nostri difetti e i nostri pregi ogni giorno. Nota bene pregi e difetti restano comunque sempre periferici ai fini dell'argomento che come tale va oltre pregi e difetti. Vita è morte va oltre l'essere quindi ogni discussione va l'eta e assorbita con l'essere interiore,sarebbe come chiedere di far vinta di volare,chi riesce a fantasticare sentirà il gusto del volo. Come potrai sicuramente riscontrare nel leggere certe chiamiamole diavolerie l'ego si ritrae dubbioso e impaurito,per sua difesa ti dirà"queste sono diavolerie" Quindi la perfezione dell'ego si può smontare semplicemente mettendole davanti il suo stesso diavolo,si proprio quello che ha inventato,quello che ci è stato tramandato,che in realtà non è altro che una esperienza negativa che si crea nel percorso,da qui il voler a tutti i costi trovare un responsabile per le casualità negative,da qui la nascita del diavolo ,e nell'opposto quella dell'angelo. Vita è morte , La paura della morte non è altro che una creazione dell'ego,l'ego dice sempre scappa dalla morte ma dice anche scappa dalla vita cosi facendo assume il controllo della psiche,in un certo modo assume il controllo dell'essere. Questo lascia pensare che le società che abbiamo davanti siano state create dall'ego,che siano società egocentriche con poche possibilità di equilibrio. Tutti vediamo l'ego che ci circonda,ovunque metti il tuo sguardo vedi ego,il potere assoluto ha bisogno di ego,da qui tutti i problemi psicologici creati da religiosi e politicanti. Vita è morte è perchè la è equivale a essere quindi potrei scrivere( Vita essere Morte) Se si fa l'errore di separare queste due affermazioni si entra nel meccanismo dell'ego. Vita è morte:Se metti entrambe sullo stesso binario ti renderai conto che la morte è solamente un binario l'altro binario è la vita,il treno che cammina su questi due binari non può essere nessun altro al di fuori di te. Vita essere morte.Se la vita equivale alla morte la presenza dell'ignoto pian pianino morirà dentro l'ego,l'ignoto che per molti aspetti è creato dall'ego pian pianino cade giù e pian pianino ti renderai conto che l'ignoto sei tu Quindi a piccoli passi morirà l'ego e l'ignoto, rinascerai tu come essere al di sopra o al di sotto non avrà nessuna importanza,perchè amerai finalmente il tuo essere con tutti i suoi ignoti che faranno di te un granellino in un deserto,che faranno di te una goccia nell'oceano. Vita essere morte ,chi vivrà vedrà -------------------- ἀπὸ μηχανὴς θεός
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Inviato il: Domenica, 23-Gen-2011, 18:22
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Amministratrice Socratica Messaggi: 59.767 Utente Nr.: 38 Iscritto il: 02-Lug-2007 |
bellissimo ... ci rifletterò! -------------------- venite nel nuovo forum https://psyco.forumfree.it/
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Inviato il: Domenica, 23-Gen-2011, 22:58
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deus ex machina Messaggi: 16.951 Utente Nr.: 3.988 Iscritto il: 14-Giu-2009 |
Morte essere vita,si potrebbe anche formulare come sole essere pioggia,come terra essere mare,come inferno essere paradiso.
In vita cosi come in morte ci troviamo davanti inevitabilmente a opposti,opposti anche nella creazione ,opposti ovunque tu metta il tuo sguardo. Se riuscissimo a vedere sempre l'opposto di quello che vedono i nostri occhi sicuramente la morte ci apparirebbe l'equivalente della vita. Se vedessimo il sole e in lui vedessimo la pioggia nessuno dei due ci farebbe del male. Se vedessimo la terra e in lei il mare entrambe non ci spaventerebbero. Se vedessimo il paradiso e in lui l'inferno entrambe non ci potrebbero condizionare. Questo è un'altro messaggio di vita essere morte. Chi vivrà vedrà -------------------- ἀπὸ μηχανὴς θεός
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miki_70 |
Inviato il: Domenica, 23-Gen-2011, 23:43
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Unregistered |
Straquotissimo |
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Inviato il: Lunedì, 24-Gen-2011, 14:13
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Guru dilettante Messaggi: 13.746 Utente Nr.: 3.851 Iscritto il: 25-Mag-2009 |
in altri termini, vita e morte fanno parte del ciclo dell'esistenza e una non può esistere senza l'altra.
la cultura occidentale è poco propensa ad accettare la morte, così tende ad ignorarla o a sperare in un'altra vita, oltre a quella del corpo, che continua quella individuale. Gli orientali invece tendono a credere in un ritorno alle origini dopo la morte, in un tutto indistinto, nella coscienza collettiva, da cui si può eventualmente riemergere reincarnandosi, ma senza ricordo della vita precedente. secondo i saggi, dovremmo vivere ogni giorno nel presente, come se fosse l'ultimo della nostra vita e accettare l'inevitabilità della morte. è ovvio che hanno ragione, ma fosse facile |
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