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> Disturbo Schizoide Di Personalità, come lo vivete?
 
Rick91
Inviato il: Giovedì, 23-Ott-2014, 19:16
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ciao diamante! PSICO D.gif

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Come ho già scritto ad Athene, la mia partecipazione al forum sarà piuttosto discontinua e con ritmi blandi perché, come ho già scritto da varie parti, ho dei gran dolori articolari a stare troppo al pc (non è una scusa, è proprio vero, ho le articolazioni più sfigate dell'universo e non c'è niente da fare).

In aggiunta a questo, ho bisogno di ampi momenti di solitudine, introspezione e centratura su me stessa, di sicuro più della media... non è mica un caso che mi trovo sul 3d "disturbo schizoide di personalità"!!!  PSICO-asd.gif

Rick, penso tu possa capire...


capisco benissimo PSICO wink.png , anzi, colgo l'occasione per dire che probabilmente anche io non sarò sempre presente, non preoccupatevi se non mi sentite per un pò, ma se posso essere d'aiuto a qualcuno io ci sarò..

QUOTE
Rick, hai scritto che hai il presentimento di diventare schizofrenico... Mica pizza e fichi!!! Io ho simpatia per gli schizofrenici, perché credo di capire molti loro stati d'animo e condivido certi aspetti del carattere... però guarda che si soffre moltissimo con la schizofrenia!!! Io una volta ho detto al mio psi "ho mancato la schizofrenia per 40 cm.", mi ha risposto "eh, non ha tutti i torti..." ma ha anche detto (dietro mia domanda) che non sono a rischio di diventarlo (dopo un lungo, inquietante silenzio in cui mi squadrava e aggiungendo "lei ha molta immaginazione... e la usa"!!)


immagino la sofferenza, infatti spero sia solo un falso presentimento unsure.gif
anche se credo abbiamo parecchio in comune con la schizofrenia..
il tuo psi sembra in gamba PSICO smile.gif , credo sappia benissimo come sei dentro e cerca di essere più "soft" possibile, anche se a volte non è sempre esplicito, vero?

QUOTE
Un libro che mi ispira e forse comprerò tornata in città è "L'io diviso"...


io ce l'ho in pdf in inglese (a proposito, se lo volete ve lo mando), però non ho ancora tentato di leggerlo PSICO sad.gif credo ci proverò a breve

penso anche io che il sistema di etichettare le persone in quel modo sia superata, ci rendiamo conto anche solo parlando fra noi che pur avendo lo stesso disturbo siamo tutti diversi, un problema psicologico non è come un raffreddore PSICO-asd.gif
gli stessi dottori fanno fatica a mettersi d'accordo fra loro riguardo a questa classificazione..
a proposito, fra entusiasmo e polemiche è uscito da circa un anno il dsm 5..
sembra ci abbiano scippato la personalità schizoide ohmy.gif PSICO-asd.gif

ciao ciao

PSICO ciao.gif
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JanQuarius
Inviato il: Giovedì, 23-Ott-2014, 21:15
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Io è da parecchio che sono nevrotico, e sono parecchi anni che ho paura della psicosi. Ho visto con i miei occhi la vita di una persona psicotica e come era finita..

Insomma, non so neanchè perchè sono venuto a leggere questo articolo. Ci sono però fatti strani nella mia vita, non riesco a decidermi cosa fare, alcuni dicono che ho più personalità ed io credo che ciò sia dovuto dalla rabbia che tengo dentro e quando la tiro fuori, sembro qualcun'altro... a volte più sicuro, a volte più debole, le altre incontrollabile.

Amo la tranquillità, a volte desidero addormentarmi e non svegliarmi più. Sono un fottuto depresso e ansioso, solo questo? Forse ho qualche altro problema? Di sicuro!

A me piace guardare film dove ci sono manicomi e malati di mente. Non me lo so spiegare, non ho idea perchè. Forse perchè un mio membro della famiglia finì lì, forse perchè l'ho visto soffrire per molto tempo.. e poi, lo so com'è andata a finire.!!

In ogni caso mi ha fatto piacere leggervi. Io non so perchè mi immedesimo molto in quel che mi circonda. Riesco a simulare molto bene un carattere, comportamento, modo di pensare di qualcuno o di un gruppo... e mi succede involontariamente.

Auguro a tutti voi di soffrire di meno..


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Donquijote
Inviato il: Giovedì, 23-Ott-2014, 22:25
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è la cosa migliore da fare PSICO wink.png anche perchè solo con un colloquio di persona si riesce a cogliere il quadro d'insieme, sarebbe troppo facile fare un elenco di punti ai quali rispondere si o no, infatti ognuno di noi dà un'interpretazione personale a tutti questi "paletti" del dsm e a volte è difficile dire si o no al 100%..

In alcuni punti siamo molto simili
1. direi uguale, se non che tutto sommato ho un buon rapporto con i familiari, con l'eccezione di mio padre;
2.uguale sostituendo la parola noia con fastidio-soggezione
3.identico, anche se non me ne vergogno
4.ho scoperto che il piacere che provo è molto effimero, sarà per questo che ho 3000 fra interessi e hobby ma nessuna vera passione.
5.come da dsm
6.per gli elogi resto un pò interdetto su come dovrei rispondere, le critiche le sento se mi vengono fatte da persone a me vicine, comunque non capita spesso neanche a me.
7.qui siamo un pò diversi, io so come sono e come (non) appaio agli altri, però questo mi fa soffrire solo in situazioni particolari che ho già descritto..


Ciao, sul punto 2 anche io sostituirei con soggezione, è il termine che più si addice in effetti. Ho sempre avuto quello strano vizio di non far mai incontrare tra loro le persone che frequentavo nei vari ambienti. Scuola, comitiva di amici, per un periodo uscivo anche con due comitive diverse, gente della palestra. L' ho sempre fatto con molta accortezza, per me era molto importante che non avvenisse ciò. Non mi sono mai chiesto il perché però, semplicemente mi infastidiva ed evitavo. Quando me lo sono chiesto mi rispondevo che dipendeva dal fatto che nei vari contesti io potevo mostrare lati di me che più mi piacevano e che magari erano in contraddizione con altri lati che avevo mostrato in altri contesti (è un po' complesso, spero si sia capito). Quindi la reputavo una cosa forse bizzara, ma buona e giusta per me. Ora mi rendo conto che forse non è così.
Sul 4° punto anche io ho tantissimi interessi, mi reputo una persona con una cultura più che buona, eppure quando mi chiedono cosa mi piace, che interessi ho, vado in crisi. Un po' come le interrogazioni a scuola, quando uno fa scena muta ma dentro di sé pensa: eppure questa la sapevo!
Sugli elogi io ringrazio e se c' è la possibilità contraccambio, ma è solo di facciata, non li sento granché. Sarà che forse sono un po' cinico, non so.
Per quanto riguarda come si è e come si appare, è una domanda che mi perseguita da tanto, questione nata a seguito delle mie numerorissime interazioni con gli altri che sono fallite tutte, anche quando riesco ad entrare in intimità con una persona, presto o tardi finisce e io rimango lì senza capirne i motivi e soffro molto di questa cosa. Ma questa storia dello schizoide mi ha fatto riflettere su un' ipotesi plausibile.

Comunque vi farò sapere sicuramente, per ora ho tante cose in comune ma preferisco aspettare il parere di un esperto prima di attribuirmi il disturbo PSICO smile.gif


QUOTE
Donquijote, benvenuto! PSICO D.gif

...Anche a me da quello che scrivi sembra che tu abbia almeno dei tratti schizoidi. Anch'io mi sono auto-diagnosticata il disturbo, nessuno di noi può farti una diagnosi...
Comunque il mio psi non è d'accordo sulle diagnosi, dice che non gli piace incasellare le persone con etichette, che è una tendenza superata e che nella maggior parte dei casi le persone hanno "caratteri misti", con incroci di più problematiche... anche se ha dovuto ammettere che su me stessa ci ho visto giusto e sono in gran parte schizoide... Un libro che parla interamente del nostro carattere è "Il tradimento del corpo" di Lowen, ci trovi anche alcuni esercizi di bioenergetica.
Ti dico anche altri tratti tipici dello schizoide, ad esempio a livello fisico mani e piedi freddi, impressioni di una scissione o scoordinazione fra parte alta e bassa del corpo, o fra destra e sinistra, articolazioni ipermobili etc.


Ciao Diamante, grazie! PSICO D.gif

Sono d' accordo con il tuo psi anche io ho notato che per esempi ho alcuni tratti del disturbo evitante, forse anche più pronunciati rispetto a quelli schizoidi, ma non mi vedo nel profilo dell' Evitante, mi convince molto più quello Schizoide, vedremo cosa dice il mio la prossima settimana.
Cercherò il libro a questo punto sono molto interessato all' argomento. Sarò sincero, questa storia dello Schizoide è un gran brutta notizia, perché da quanto ho letto non è una bella cosa, e pensavo avessi problemi più risolvibili, però da una parte mi sento più sereno perché riesco a sentirmi compreso, quando fino a qualche giorno fa mi sentivo veramente alienato, come se avessi sbagliato pianeta e avessi tutti contro.
Poi è tutto da verificare che ce l' abbia o meno, però sto riuscendo a trovare spiegazioni plausibili su tante cose.
A livello fisico, mani e piedi li ho sempre freddi, ma questo penso derivi da una patologia autoimmune di cui soffro, rientra tra i sintomi. Le impressioni di scissioni non mi sembra, anche se le devo approfondire mentre per quanto riguarda le articolazioni, ne ho alcune davvero elastiche non so se si possa parlare di ipermobilismo, indagherò PSICO D.gif


Dimenticavo ancora di dirvi due cose: ho anche io problemi di ansia, motivo per cui vado dallo psicologo.
La seconda è che mentalmente sono molto rigido, non so se è un problema anche vostro. Tante volte lo psicologo mi ha chiesto il perché della mia rigidità in tante questioni e non ho mai saputo risponde. Oppure anche la difficoltà nell' accettare i cambiamenti, credo sia poi il mio più grande handicap
Buona serata a tutti
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Rick91
Inviato il: Venerdì, 24-Ott-2014, 00:51
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ciao donquijote PSICO smile.gif

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Ho sempre avuto quello strano vizio di non far mai incontrare tra loro le persone che frequentavo nei vari ambienti


è esattamente quello che facevo anche io ai tempi della scuola, e in misura minore anche adesso..

QUOTE
L' ho sempre fatto con molta accortezza, per me era molto importante che non avvenisse ciò. Non mi sono mai chiesto il perché però, semplicemente mi infastidiva ed evitavo. Quando me lo sono chiesto mi rispondevo che dipendeva dal fatto che nei vari contesti io potevo mostrare lati di me che più mi piacevano e che magari erano in contraddizione con altri lati che avevo mostrato in altri contesti (è un po' complesso, spero si sia capito). Quindi la reputavo una cosa forse bizzarra, ma buona e giusta per me.


capisco benissimo, ricordo qualche anno fa come separavo nettamente gli ambienti scuola-famiglia-lavoro-sport e come cercassi di tenerli il più lontano tra loro possibile, proprio per il motivo che dici tu.. adesso mi comporto molto più "omogeneamente" ma tendo sempre a frammentare. credo di farlo perchè non vorrei che persone con le quali ho meno confidenza possano sapere aspetti di me che conoscono solo persone fidate, o viceversa.

QUOTE
mentalmente sono molto rigido, non so se è un problema anche vostro. Tante volte lo psicologo mi ha chiesto il perché della mia rigidità in tante questioni e non ho mai saputo risponde. Oppure anche la difficoltà nell' accettare i cambiamenti, credo sia poi il mio più grande handicap


in che senso rigido? Io sento la mia mente rigida dal punto di vista del controllo, ma dal punto di vista del pensiero, delle opinioni, sono esattamente l'opposto, cioè tendo a considerare tutti i punti di vista..
ah, il cambiamento spesso da fastidio anche a me, specialmente se avviene in un contesto dove sono abituato a vivere, e più mi abituo alla vecchia situazione, più rifuggo dal nuovo..
però in certi contesti più superficiali non mi dispiace..

grazie per il contributo, mi fa piacere condividere questi aspetti di noi PSICO smile.gif

prendo sonno..
notte!
PSICO pisolo.gif

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Donquijote
Inviato il: Domenica, 26-Ott-2014, 15:07
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Ciao Rick!
QUOTE
in che senso rigido? Io sento la mia mente rigida dal punto di vista del controllo, ma dal punto di vista del pensiero, delle opinioni, sono esattamente l'opposto, cioè tendo a considerare tutti i punti di vista..
ah, il cambiamento spesso da fastidio anche a me, specialmente se avviene in un contesto dove sono abituato a vivere, e più mi abituo alla vecchia situazione, più rifuggo dal nuovo..
però in certi contesti più superficiali non mi dispiace..


Per le opinioni o i temi di discussione no, anzi, sono uno di mentalità aperta.
E' più una questione personale. Difficile da spiegare ma ci proverò prendendo spunto da un post di Diamante in cui mi rispecchio tantissimo (e se legge invito ad approfondire PSICO smile.gif )

QUOTE
Un aspetto poi che sto capendo ora, e che a me ostacola nell'esprimere le emozioni, è che noi in generale siamo intuitivi sulle persone... almeno io lo sono. Mi aspetto che gli altri mi capiscano OLTRE la mia chiusura, come io faccio, o credo di fare, con loro. Questo è un altro motivo, oltre alla paura, che mi porta a non esprimere le emozioni. Solo ora mi sto rendendo conto che molte persone niente, non ci arrivano proprio, non è mala fede o cattiveria... credo che a volte noi ci attendiamo un po' una comunicazione telepatica, tipo gatti....

Ecco, è una domanda che mi pongo da anni e che ultimamente mi stava tormentando: perché gli altri non ci arrivano? Se ci arrivo io..
E al contrario di Diamante ho capito da tempo che le persone non ci fanno apposta, ma nonostante ciò non riesco ad accettarlo. Qui sta la mia rigidità, non lo accetto e dunque agisco di conseguenza (rovinando così i rapporti). Piccole cose, o un torto subito, un tradimento, una cosa fatto alle mie spalle (non necessariamente cattiva), o un lutto. Magari anche il solo fatto di non sentirmi apprezzato all' interno di un contesto sociale, dove altri lo sono di più. Io capisco queste cose, so come va il mondo e magari tante volte l' ho fatto anche io pur non rendendomene conto, ma quando succede nei miei confronti non riesco a dire "è andata così" o comunque superarla.
No.
Soffro, vado avanti, ma non l' accetto, in questo senso, sono molto rigido mentalmente.
E cresce tutta la mia rabbia. Io ne ho tantissima di rabbia.


Un altro esempio che posso fare riguarda proprio questa mattina: mi è venuto in mente che una ragazza su facebook sono anni che posta menate contro la chiesa, a favore del suo essere gay, della diversità ecc. Oggi mi è venuto in mente un post scritto contro i vegani settimana scorsa, dicendo la sua con argomentazioni degne di un bambino di 10 anni. Un controsenso dietro l' altro, la fiera della stupidità.
Non so perché proprio questa mattina, non so perché la cosa mi dà tanto fastidio, non sono religioso, né contro i gay, né pro vegani, eppure la cosa mi crea rabbia ed è tutto il giorno che la disprezzo. Disprezzo che non si attenuerà ma continuerà ogni volta che scriverà qualcosa su facebook. Sì insomma, a lungo andare non vorrò più avere a che fare con lei, così, senza che ci sia un motivo diretto PSICO-asd.gif Anche questo fa parte della rigidità mentale.
...Chi mi capisce PSICO rolleyes.gif


Una domanda: voi quando avete capito di essere schizoidi? Come l' avete presa? Come vi siete sentiti?

Buona domenica a tutti! PSICO D.gif
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Rick91
Inviato il: Domenica, 26-Ott-2014, 18:53
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Ciao Donquijote PSICO smile.gif

QUOTE
Ecco, è una domanda che mi pongo da anni e che ultimamente mi stava tormentando: perché gli altri non ci arrivano? Se ci arrivo io..
E al contrario di Diamante ho capito da tempo che le persone non ci fanno apposta, ma nonostante ciò non riesco ad accettarlo. Qui sta la mia rigidità, non lo accetto e dunque agisco di conseguenza (rovinando così i rapporti). Piccole cose, o un torto subito, un tradimento, una cosa fatto alle mie spalle (non necessariamente cattiva), o un lutto. Magari anche il solo fatto di non sentirmi apprezzato all' interno di un contesto sociale, dove altri lo sono di più. Io capisco queste cose, so come va il mondo e magari tante volte l' ho fatto anche io pur non rendendomene conto, ma quando succede nei miei confronti non riesco a dire "è andata così" o comunque superarla.
No.


grazie per il chiarimento, secondo me la cosa è difficile da superare perchè (almeno nel mio caso) in queste situazioni (dove bisogna spiegarsi a parole) non riesco ad esprimermi o a reagire come vorrei, proprio perchè sotto intendo che l'altra persona capisca da sola quello che voglio dire.. però a pensarci mi sembro un pò incoerente perchè a volte anche io ho difficoltà a capire al volo una persona..
poi a mente fredda ovviamente mi arrabbio con me stesso, per quello che non ho detto e per come avrei dovuto reagire...

QUOTE
è tutto il giorno che la disprezzo. Disprezzo che non si attenuerà ma continuerà ogni volta che scriverà qualcosa su facebook


ogni tanto purtroppo capita anche a me, per quanto mi sforzi di trasformare il disprezzo in commiserazione a volte proprio non ci riesco..
questo succede quando ho a che fare con persone superficiali e apparentemente prive di cervello proprio.. ce ne sono più di quanto ci si possa immaginare, purtroppo.. dry.gif

QUOTE
Una domanda: voi quando avete capito di essere schizoidi? Come l' avete presa? Come vi siete sentiti?


è successo alcuni mesi fa, mentre leggevo non so neanche per quale motivo un articolo di psicologia su internet, così ho indagato sui disturbi della personalità e fra i vari mi salta fuori lo schizoide, lo leggo, mi riconosco in quasi tutto, ma non mi stupisco più di tanto, sono sempre stato a conoscenza di quanto "diverso" sono dagli altri.. la cosa che mi ha fatto più strano è sapere quanti dettagli della mia personalità erano ben delineati e classificati in questo disturbo..
ecco, altra cosa che un pò mi ha stupito, il fatto che potesse essere considerato un disturbo, fra l'altro grave..
Inutile dire che per qualche giorno ho cercato ossessivamente sempre più informazioni a riguardo, e più leggevo più scoprivo parti di me che ho sempre considerato normali o poco importanti.. fino ad approdare su questo forum PSICO D.gif
devo dire che aver scoperto questo mio modo di essere mi sta aiutando molto a capire cose che prima non mi sapevo spiegare, e solo il fatto di essere qui a parlarne con altri miei "simili" mi aiuta molto PSICO smile.gif non avevo mai incontrato prima d'ora altre persone dichiaratamente schizoidi..

se ti va, ti rigiro la domanda: e tu quando l'hai capito? Come l'hai presa? Come ti sei sentito?

Ciao
PSICO D.gif



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diamante351
Inviato il: Domenica, 26-Ott-2014, 19:51
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Ciao a tutti PSICO D.gif

io l'ho scoperto più o meno due anni fa, leggendo un librino di bioenergetica allegato a una rivista che elencava caratteristiche psicologiche, fisiche, energetiche, perfino interessi degli schizoidi e rientravo in quasi tutto.
Come l'ho presa non saprei dire, negli stessi giorni - i più intensi emotivamente della mia vita - ho ricordato un sacco di episodi della mia infanzia da 0 a 3 anni ed ero molto sconvolta per quello e altre cose... diciamo che subito ho pensato "sono malata!" poi mia madre mi ha detto "ma no, quella è solo una tendenza caratteriale, non è una malattia mentale..." e mi sono calmata.

Sono stata contenta di capire certe mie difficoltà fisiche in base al disturbo e ho sperato di poterle curare con la bioenergetica, il che però non è successo finora.

Ora però mi sento di consolarvi, mi sembra che stiamo un po' esagerando PSICO smile.gif

Punto primo, io non starei tanto a sentire gli altri sulla "gravità" o meno del disturbo, a volte sono mode mediche di mettere in primo piano una "malattia" che magari fino a qualche anno prima nessuno considerava tale. Il nostro è, come dice il mio psi, un "adattamento caratteriale" a una situazione difficile, ci sono anche altri caratteri problematici che ho letto sui libri, tipo sadico, masochista, rigido, dominante, psicopatico, che non so perché allora il dsm non cita! PSICO incaz.gif
Poi, credo che la cosa migliore sia "semplicemente" (lo metto fra virgolette perché so che per noi può essere difficile) chiedersi: come mi sento?... farsi un esame di coscienza se si è soddisfatti del proprio rapporto con le emozioni, con il proprio corpo, con gli altri, con il mondo esterno, che sono i nostri principali problemi. Non tutti sono gravi allo stesso modo, alcuni sono più bloccati e inconsapevoli delle proprie dinamiche emozionali di altri...

Poi, tenete conto che dal nostro disturbo si può guarire: sì, siamo gravi, ma nei libri ho letto che ad esempio siamo più facilmente guaribili con la psicoterapia dei caratteri masochisti... Il principale problema per noi in terapia è che non diamo fiducia al terapeuta e possiamo metterci una vita a deciderci di dargliela PSICO rolleyes.gif
Una volta che la concediamo, la terapia procede molto più svelta che per gli altri perché siamo intelligenti in genere... PSICO wink.png e perché sappiamo abbandonarci con più facilità ad emozioni profonde avendo di base un carattere orale... naturalmente se ci fidiamo. Quindi, se decidete di cominciare una terapia fate come me che ho girato mezza città guardando in cagnesco tutti gli psi da cui andavo perché alzavano un sopracciglio, avevano una faccia antipatica, un tono di voce che non mi andava, l'aria venale, un aspetto bacchettone etc. etc. etc.... PSICO rolleyes.gif
Finché finalmente non ne ho trovato uno che mi ha ispirato, almeno risparmiate un po' di soldi...

Riguardo all'intuito che richiedo agli altri, o meglio che do per scontato che abbiano, Donquijote, ora ho capito anch'io che non ci arrivano e la cosa non mi crea rabbia, anzi mi porta ad assolverli un pochino...
Ti capisco molto però nel tuo essere ipercritico con le persone, anch'io mi scoccio e m'incazzo per un nonnulla (senza farlo vedere, ovviamente) e tendo poi a evitare le persone per i motivi più futili... Questo era motivo di grave imbarazzo per me durante le prime sedute perché cercavo di essere sincera con lo psi e continuavo a dirgli che mi davano fastidio dettagli assurdi... lui devo dire che mi ha incoraggiato, io mi sentivo una vera rompiballe... Credo che se ti arrabbi così per le piccole cose, è perché c'è un serbatoio di rabbia profonda in te per un motivo che hai rimosso, e questo serbatoio va a sfogarsi nelle piccolezze...

Vi dico però che non mi piace tanto venire qui ogni giorno a dire "sono schizoide" etc. perché, come vi ho detto, il mio psi non crede alle diagnosi e credo personalmente che sia controproducente identificarsi troppo con qualcosa che non è la nostra natura ORIGINARIA, ma un adattamento post-traumatico...
Voglio dire: io non sono schizoide, sono me stessa, e ho un adattamento schizoide disfunzionale magari, ma con cui non voglio identificarmi perché è solo una difesa e credo che questa sia la strada giusta per "guarire"... Doh!.gif

Un'ultima cosa, anch'io mi comporto in modo diverso con le varie persone, ho ricordato poi che è nato negli anni del divorzio dei miei quando entrambi erano arrabbiatissimi fra loro e a ognuno dei due facevo vedere un lato diverso per assecondarli, fin quasi a sdoppiarmi... Riflettete sul vostro passato, riflettete...


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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

(Friedrich Schiller)
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Donquijote
Inviato il: Mercoledì, 29-Ott-2014, 22:03
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Ciao, scusate se non mi sono fatto più sentire ma in questi giorni oltre a questa recente scoperta ho anche subito un intervento e solo ora mi sono - più o meno - ripreso.
Nel mentre sono andato dallo psicologo dove ho parlato di questa mia nuova scoperta e di tutte le cose in cui mi ritrovavo. Non mi ha detto né sì né no, ma questo lo immaginavo, così come mi ha detto che non devo cercare me nello schizoide, ma cercare me in quello che sono io realmente (assomigliano molto alle parole dette dallo psi di Diamante, per intenderci) devo dire però che man mano parlassi ho notato che ha preso la cosa più seriamente, sono venute fuori cose di cui non avevo mai parlato, dicendomi a fine seduta che avevamo fatto grandi passi avanti, il che è una novità visti gli ultimi periodi un po' stagnanti.

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grazie per il chiarimento, secondo me la cosa è difficile da superare perchè (almeno nel mio caso) in queste situazioni (dove bisogna spiegarsi a parole) non riesco ad esprimermi o a reagire come vorrei, proprio perchè sotto intendo che l'altra persona capisca da sola quello che voglio dire.. però a pensarci mi sembro un pò incoerente perchè a volte anche io ho difficoltà a capire al volo una persona..
poi a mente fredda ovviamente mi arrabbio con me stesso, per quello che non ho detto e per come avrei dovuto reagire...

Ecco, io invece non mi arrabbio con me stesso, semplicemente perché non me ne rendo conto. Io non ho immagine di me, né delle mie parole, né delle sensazioni che posso dare agli altri. Solo ora mi sto rendendo conto di avere una percezione alterata della realtà e forse ho finalmente capito perché tutte le mie relazioni vanno a farsi benedire..

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ogni tanto purtroppo capita anche a me, per quanto mi sforzi di trasformare il disprezzo in commiserazione a volte proprio non ci riesco..
questo succede quando ho a che fare con persone superficiali e apparentemente prive di cervello proprio.. ce ne sono più di quanto ci si possa immaginare, purtroppo.. dry.gif

Sì ma vedi, questa persona è sempre stata gentile e disponibile con me, tante volte abbiamo provato a cercarci ma non abbiamo mai avuto gran feeling, quindi ci siamo tenuti un po' lontani, però un' altra persona quel post nemmeno l' avrebbe notato, io invece l' ho tirato fuori una settimana dopo gettandoci disprezzo. Un' altra persona ancora, magari l' avrebbe notato, l' avrebbe trovato stupido e finita lì. Io invece aumento il disprezzo finché non avverto la necessità di avere fuori dalle scatole questa persona. Non mi sembra un comportamento tanto normale.. Proficuo non lo è sicuramente.

QUOTE
se ti va, ti rigiro la domanda: e tu quando l'hai capito? Come l'hai presa? Come ti sei sentito?

L' ho scoperto il giorno prima di iscrivermi qui. Lì per lì non ci credevo molto, ma sotto sotto ero anche un po' contento perché io che non mi sentivo capito da nessuno, diverso da tutti e che non sapevo né vedermi né esprimermi, ero lì, scritto tra le tante righe che si trovavano sul web. Seppur mi sia reso conto sin da subito che era una cosa grave, mi sono sentito come riallineato al mondo. I giorni successivi però non sono stati tanto buoni, ero e sono tutt'ora un po' frastornato, mi sono reso conto che tutti i sintomi che ho già detto sopra, si sommano e mi creano una percezione alterata delle cose. Ciò vuol dire che devo ridiscutere tante cose e sinceramente mi fa venire mal di testa. Anche il termine schizoide..Che brutta parola, non mi piace. Mi sento anche vulnerabile..Non so il perché.


@Diamante:
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Vi dico però che non mi piace tanto venire qui ogni giorno a dire "sono schizoide" etc. perché, come vi ho detto, il mio psi non crede alle diagnosi e credo personalmente che sia controproducente identificarsi troppo con qualcosa che non è la nostra natura ORIGINARIA, ma un adattamento post-traumatico...
Voglio dire: io non sono schizoide, sono me stessa, e ho un adattamento schizoide disfunzionale magari, ma con cui non voglio identificarmi perché è solo una difesa e credo che questa sia la strada giusta per "guarire"...

Tu, il tuo psi e il mio psi avete sicuramente ragione però io sto cominciando solo ora a rendermi conto di tante cose, perché li leggo nei testi che ci descrivono, ci rifletto un po' sopra ed elaboro me stesso.
Sto leggendo Il tradimento del corpo che mi hai consigliato, lo trovo davvero un bel libro, ma la cosa che mi inquieta di più è leggere la lucidità con cui i suoi pazienti si descrivono. Mi spiazza. Io nemmeno in 10 anni di terapia riuscirei a descrivermi la metà di quello che fanno loro. Per questo per me, ora, è importante riconoscermi in questo disturbo, perché più mi riconosco e più mi conosco.

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Riguardo all'intuito che richiedo agli altri, o meglio che do per scontato che abbiano, Donquijote, ora ho capito anch'io che non ci arrivano e la cosa non mi crea rabbia, anzi mi porta ad assolverli un pochino...
Ti capisco molto però nel tuo essere ipercritico con le persone, anch'io mi scoccio e m'incazzo per un nonnulla (senza farlo vedere, ovviamente) e tendo poi a evitare le persone per i motivi più futili... Questo era motivo di grave imbarazzo per me durante le prime sedute perché cercavo di essere sincera con lo psi e continuavo a dirgli che mi davano fastidio dettagli assurdi... lui devo dire che mi ha incoraggiato, io mi sentivo una vera rompiballe... Credo che se ti arrabbi così per le piccole cose, è perché c'è un serbatoio di rabbia profonda in te per un motivo che hai rimosso, e questo serbatoio va a sfogarsi nelle piccolezze...

Tu andavi dallo psi a dire che ti davano fastidio i dettagli assurdi, io vado dallo psi e mi lamento che la gente è stupida PSICO-asd.gif Sono la stessa cosa, ma detta e vista in modo diversissimo.
Sì uno dei miei più grandi problemi è proprio la rabbia, non solo per le piccolezze ma anche nelle questioni più importanti. La rabbia è l' unica emozione che riesco a percepire bene, l' unica di cui sono cosciente.

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Un'ultima cosa, anch'io mi comporto in modo diverso con le varie persone, ho ricordato poi che è nato negli anni del divorzio dei miei quando entrambi erano arrabbiatissimi fra loro e a ognuno dei due facevo vedere un lato diverso per assecondarli, fin quasi a sdoppiarmi... Riflettete sul vostro passato, riflettete...

Di cose del mio passato ne ho tantissime che non saprei quale scegliere PSICO-asd.gif però nessuna che mi faccia pensare a un cambiamento, poi devo dire che fino alle elementari ho pochissimi ricordi, quindi è difficile scavare.
Una domanda: ma voi vi ritrovate nella storia che lo schizoide sarebbe così per mancato amore materno, il rifiuto ecc.? Io per nulla, ma tutti sembrano concordare su questo motivo.
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diamante351
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Ciao Donquijote,

mi spiace per l'intervento, ma spero sia andato bene e che tu ne trarrai giovamento per la salute! PSICO D.gif
Ti rispondo un po' brevemente stasera ho poco tempo, inoltre avverto tutti che mi sono dannata oggi per riuscire a connettermi, quando comincia così può andare avanti un po', quindi vedremo se riuscirò a leggere o no eventuali risposte nei pross, giorni...

Dunque, se non ricordi quasi niente prima delle elementari, sei al punto in cui ero io qualche anno fa... normale che non capisci da dove venga il tuo (nostro) carattere perché lo schizoide si forma in fase orale...
Per me quella è stata l'epoca più difficile della vita, ma non ricordavo niente e non ci sono arrivata tanto con la psicoterapia quanto con la meditazione...
I ricordi principali di quell'età li riscopri ritrovando il contatto con il corpo, che noi appunto abbiamo "tradito", perché lì è depositata la memoria delle nostre emozioni...
la meditazione, come ho detto già a Rick, non ho l'autorità e la competenza di consigliartela, è un metodo un po' "forte"... o almeno per me lo è stato.
La psicoterapia è molto più dolce, io per via del nostro "tradimento del corpo" sono dell'idea che per noi la psicoterapia bioenergetica sia particolarmente importante, in quella "normale" rischiamo di rimandere troppo nella testa.

Io devo dire che i traumi principali li ho nel rapporto con mio padre, perché forse risalgono all'età edipica che è un vulcano. Questi li ho "rivissuti" con la meditazione. Però, prima ancora di questi, il terreno era stato preparato dal rapporto con mia madre in fase orale... in psicoterapia ho ricordato alcune sensazioni di quando ero neonata (ora i miei ricordi arrivano molto in là), potevo avere pochi mesi, devo dire che io ad esempio inspiro poco, come nota io mio psi che dice ho il respiro corto, e questo ora ho capito che è collegato a una paura di chiedere dei primi mesi di vita, di "succhiare", proprio... è come avessi un senso di colpa legato a questo.

Ho ricordato paure, paure che non venisse a darmi il latte, cose così... niente però di così sconvolgente come la fase edipica, forse perché questi ricordi sono emersi più gradualmente sotto il controllo dello psi.

Devo dire inoltre che ho ritrovato un mio disegno di quando avevo pochi anni, di cui non voglio dare i dettagli per privacy, ma che conferma quando Lowen suppone circa il grounding, e che la scarsa percezione che ne abbiamo, derivi dal rapporto con la madre.
Mia madre credo sia schizoide a sua volta, o meglio quando ero bambina piccola era molto schizoide, mi pareva a volte fredda e glaciale, ora è migliorata come carattere. A differenza di mio padre credo che lei mi voglia bene, ma la sua presenza è stata spesso contraddittoria e discontinua, questo mi ha creato insicurezza, inoltre come ho già detto non sa accettare l'espressione delle emozioni, specie la rabbia, perché le rimuove per prima in se stessa.... ero arrabbiatissima con mio padre e vedevo mia madre che non avrebbe mai accettato questo sentimento...

Quindi sì, credo che il carattere schizoide abbia a che vedere con mia madre, ma continuo a dire che il rapporto peggiore e i traumi più grandi me li ha creati mio padre. Penso che schizoide vuol dire soprattutto "dissociarsi dal corpo", ed essendo io femmina, mi pare evidente che il mio dissociarsi abbia a che fare con la figura maschile, con il periodo terribile del complesso d'Edipo con mio padre furioso con le donne e fuori casa, e la paura di esprimere il bisogno che ne avevo a mia madre infuriata con lui e a mio padre che mi avrebbe usato e manipolato per tornare con mamma che era credo la sola cosa che gli importasse, all'epoca.

in seguito, finite le speranze di potere "ripossedere" mia madre, perché quello per me non era amore, ma ego ferito, per come io lo ricordo, di me se ne è infischiato alla grande per tutta la vita, forse perché mi associava a lei, forse per dimenticare, ma io il perché ancora non lo so perché benché glielo abbia chiesto non si è degnato di darmi una risposta chiara e univoca ma solo discorsi fumosi infarciti di "ti voglio bene" manipolatori, vere prese per i fondelli a cui non segue mai un fatto di un qualunque genere che DIMOSTRI quello che dice, per dire mi ha portato in vacanza una sola volta in vita sua.... PSICO incaz.gif PSICO incaz.gif PSICO incaz.gif PSICO incaz.gif

Il trauma da rifiuto ce l'ho, ma è da mio padre che mi sono sentita rifiutata. Mia mamma non è stata comunque un terreno stabile su cui poggiarsi, per così dire....

Quindi la mia rabbia omicida, si capisce da dove viene, direi, e non mi dite che non devo essere arrabbiata con mio padre, perché giuro che mi incazzo come una iena! Il mio psi diceva che esageravo, ho meglio insinuava (con argomentazioni che io capivo benissimo) che io mi sentissi in colpa con lui e per questo facessi così, una volta gli ho detto chiaro e tondo che io non sono paranoica, l'unica persona al mondo con cui lo sono sarebbe mio padre....

Ora ci sono stati degli sviluppi che hanno finalmente dimostrato che lui è un bugiardo manipolatore e finalmente il mio psi ha capito che non do di ciocchi e si è indignato pure lui dicendo che mio padre non sa assumersi una responsabilità che sia una....

Oh, scusate lo sfogo, ma ci voleva!!!!

... vedrai che anche tu, proseguendo, riuscirai ad essere più lucido nel descrivere i tuoi stati d'animo allo psicologo... poi Lowen avrà sicuramente estrapolato le conversazioni più significative... sono contenta che ti piaccia il libro!!!!

Ciao, spero d'esser stata utile PSICO smile.gif


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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

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Rick91
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Ciao a tutti PSICO D.gif

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Una domanda: ma voi vi ritrovate nella storia che lo schizoide sarebbe così per mancato amore materno, il rifiuto ecc.? Io per nulla, ma tutti sembrano concordare su questo motivo.


Nemmeno io mi ritrovo in questo, o almeno non nei primissimi anni di vita che non ricordo (e che sinceramente non vorrei nemmeno sapere)...
però concedetemi lo sfogo.
Proprio ieri mi sono messo a pensare profondamente alla mia infanzia e mi sono ritornati in mente episodi successi quando avevo 6-8 anni abbastanza brutti, dovuti al carattere autoritario di mio padre e alla rassegnazione a non reagire da parte di mia madre.. all'inizio mi sono stupito di come ho fatto a dimenticare certe cose, poi ho capito.. PSICO cry.gif

poi quando avevo 10 anni lui è partito per andare a lavorare lontano e da allora fino ad oggi lo vedo una volta al mese.. mi sento un pò stronzo a dirlo, ma questo fatto è stato per me (e rimane) un grande sollievo.. adesso lui è cambiato (leggermente) rispetto al passato, nel senso che è sempre un autoritario ma almeno adesso se io mi oppongo a qualcosa lui insiste fino a un certo punto, poi cede. Chiaramente una volta non era così, e quello che subiva costantemente, spesso fisicamente, ero io..

altro fatto, le suole superiori le ho frequentate in un'altra regione, perciò stavo via 6 giorni su 7, stando lontano anche da mia madre, che, anche se un pò fredda, era l'unica parvenza di famiglia che sentivo.. ma già da questo punto ho cominciato a mollare le amicizie, prima gli amici della scuola media e i paesani (che non potevo più vedere perchè ero lontano, e tuttora stento a conoscere nonostante viva in un piccolo paese), poi quelli delle superiori, che vedevo a scuola solo durante le lezioni per poi ritornare a casa durante il fine settimana..
quindi anche fisicamente l'ambiente mi ha indirizzato verso la solitudine, cosa alla quale mi sono facilmente abituato (anzi, non l'ho mai veramente sentita in quel periodo), e della quale non potrei fare a meno, anche adesso, per dei periodi..

ora non sto qui a spiegare nei dettagli, ma credo che anche queste esperienze abbiano contribuito a formare il mio carattere..

modalità sfogo: OFF PSICO giveup.gif


ciao PSICO smile.gif

ps. @diamante, grazie per aver condiviso il tuo passato, mi hai fatto pensare molto, oltre che a darmi il coraggio per scrivere del mio PSICO wink.png

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diamante351
Inviato il: Giovedì, 30-Ott-2014, 22:55
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Felice di averti spinto alla riflessione e ancor più di aver dato il la per trovare il coraggio di condividere questi ricordi e emozioni correlate... PSICO wink.png Siamo qui per condividere e sfogarci!

Noto fra l'altro delle affinità fra le nostre due storie (e da come parli mi sembra che la rabbia ce l'hai anche tu...).

Mi spiace per i brutti episodi con tuo padre PSICO cry.gif


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Donquijote
Inviato il: Mercoledì, 05-Nov-2014, 19:13
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Ciao a tutti! Scusate se non mi sono fatto più sentire ma ho abbandonato un po' questo tema per recuperare le energie. L' intervento è andato benone, solo stanchezza e acciacchi ordinari.

Oggi ho ripreso a leggere un po' Lowen e mi ha colpito il punto in cui dice che una persona normale e una schizoide reagiscono allo stress in maniera differente.
Parla di malattia mentale in alcuni casi e malattia fisica in altri. E' un aspetto che mi ha un po' colpito. Primo perché non ho ben capito il meccanismo con cui esso avviene e cosa rende diverse le due conseguenze. Secondo perché malattia fisica è proprio ciò che ho avuto io 3 anni e mezzo fa. Forte stress derivato da non so ancora bene cosa e conseguente malattia psicosomatica che mi ha traumatizzato un po'. Poi da lì in avanti le cose sono migliorate parecchio, però mi ritrovo a convinverci tuttora e credo che non guarirò mai. Almeno, una cura definitiva non esiste!

@Diamante
Mi interessa questa cosa della meditazione. Se è un modo che ti aiutato a scovare le origini di questo disturbo ben venga. Io almeno sono aperto a tutto, ma di meditazione non so praticamente nulla.
No ho solo vaghi ricordi ma sconnessi, non saprei nemmeno dare un' età esatta di quei ricordi. Anche dopo le elementari già la storia cambia sensibilmente, ma non ho questi ricordi così impressi, devo scavare un po'.. Però almeno lì un filo di connessione c' è.
Mi ha colpito molto quella parte in cui parli della paura di chiedere nei primi mesi di vita e il senso di colpa che ne consegue, perché pensandoci in effetti anche io ho sempre avuto questa paura di chiedere, sin da bambino, ma pensavo fosse legata più una timidezza/introversione. Non avevo mai collegato alla paura di "succhiare", cosa che poi ad essere puntigliosi non ho mai avuto, né ricordo di averla, sicuro non succhiavo perché mia madre non poteva darmi il latte.
Fai benissimo ad arrabbiarti invece. Poi io rabbioso come sono non sarò mai tipo da dire a qualcuno che fa meglio a non arrabbiarsi PSICO D.gif PSICO D.gif

@Rick
Sicuramente queste esperienze ti hanno formato, perché l' ambiente esterno ha alimentato quella tendenza all' isolamento che abbiamo noi.
Nemmeno io potrei fare a meno di isolarmi per dei periodi, ma è proprio questo che sono determinato a cambiare, perché prima di tutto è difficile tenere i piedi in due scarpe: avere una vita sociale soddisfacente e isolarsi per dei periodi per riprendere i propri spazi, mi sono reso conto che rende mediocre entrambe le cose. Alla fine così facendo non trovo giovamento in nessuna delle due situazioni. In secondo luogo, perché quel bisogno di isolarsi per lunghi periodo credo sia un sintomo della fatica immensa che faccio a stare a contatto con le persone. Penso che lo faccia perché mi senta annaspare e quindi ho bisogno di isolarmi per riprendere ossigeno. Non credo sia una cosa positiva questa. Certo avere i proprio spazi è importante, e per noi ancora di più, credo che tenderemo sempre ad isolarci, però come li prendiamo noi, è troppo.


Comunque ammetto che mi sono sentito un po' a disagio a rispondervi perché vedo che avete una presa di coscienza molto superiore alla mia, infatti non sono entrato troppo nei dettagli dei vostri racconti perché non avrei saputo dire nulla che non fosse banale. Io sono molto indietro, non ricordo e non ho mai voluto ricordare. In effetti, non ho mai guardato dentro di me, e mi sto accorgendo di essere un estraneo a me stesso.
Adesso torno ad approfondire, ciao PSICO D.gif
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Rick91
Inviato il: Venerdì, 07-Nov-2014, 00:23
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Ciao Donqijote, leggo solo adesso, è un pò che non entro neanche io.. PSICO smile.gif

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@Rick
Sicuramente queste esperienze ti hanno formato, perché l' ambiente esterno ha alimentato quella tendenza all' isolamento che abbiamo noi.
Nemmeno io potrei fare a meno di isolarmi per dei periodi, ma è proprio questo che sono determinato a cambiare, perché prima di tutto è difficile tenere i piedi in due scarpe: avere una vita sociale soddisfacente e isolarsi per dei periodi per riprendere i propri spazi, mi sono reso conto che rende mediocre entrambe le cose. Alla fine così facendo non trovo giovamento in nessuna delle due situazioni. In secondo luogo, perché quel bisogno di isolarsi per lunghi periodo credo sia un sintomo della fatica immensa che faccio a stare a contatto con le persone. Penso che lo faccia perché mi senta annaspare e quindi ho bisogno di isolarmi per riprendere ossigeno. Non credo sia una cosa positiva questa. Certo avere i proprio spazi è importante, e per noi ancora di più, credo che tenderemo sempre ad isolarci, però come li prendiamo noi, è troppo.


Tenere i piedi in due scarpe come dici tu è più che difficile, se non impossibile.. mi rendo conto anche io che far convivere le due cose non sarebbe possibile in un contesto normale, non tanto per me stesso, quanto per gli altri che (giustamente) si aspettano una relazione di amicizia come un'altra (quindi sentirsi e vedersi spesso, uscire, ecc..), quando invece non è così (e ovviamente noi non ci spieghiamo PSICO rolleyes.gif ), quindi si rischia oltre tutto anche di essere fraintesi e far sentire antipatici gli altri e/o noi stessi...

conosco la situazione del "prendere ossigeno", riferito sia ai lunghi che ai brevi periodi. Quando lavoravo full time e a volte anche adesso, ho bisogno di allontanarmi fisicamente dagli altri per qualche minuto appena ne ho il tempo, credo perchè in questo modo spezzo un contesto sociale stressante e faticoso da gestire..
nel lungo periodo lo sono i viaggi/escursioni in solitaria, ma li non so mai fino a che punto il piacere personale si mescola alla necessità di allontanarmi dagli altri, anche perchè se non dovessi andare da solo probabilmente mi passerebbe anche la voglia di farlo..

Ultimamente ho il pensiero fisso (sarebbe meglio dire sogno) di prendere un terreno e una casetta in montagna, in un posto isolato, anche se so che questo non sarebbe un bene per la mia psiche.. e forse non è nemmeno quello che voglio, però mi piace pensarci PSICO rolleyes.gif
..mi trattiene definitivamente il fatto di non avere i fondi necessari PSICO-asd.gif

QUOTE
Comunque ammetto che mi sono sentito un po' a disagio a rispondervi perché vedo che avete una presa di coscienza molto superiore alla mia, infatti non sono entrato troppo nei dettagli dei vostri racconti perché non avrei saputo dire nulla che non fosse banale.


Non preoccuparti, la "presa di coscienza" arriva fino ad un certo punto, poi, non si sa quando, si sconfina nell'incertezza più profonda.. quanto alle banalità io non ci penso troppo, altrimenti non avrei il coraggio di scrivere neanche una riga PSICO smile.gif

fatto tardi anche oggi, ciao PSICO ciao.gif
auguri per la riabilitazione!
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diamante351
Inviato il: Sabato, 08-Nov-2014, 18:24
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Ciao fratellini schizzati!

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nessuna preoccupazione Don Quijote, anch'io mi stacco spesso da me stessa, non solo, anche dalla vita a volte... ne ho proprio bisogno....
è rilassante parlare con voi che almeno se uno si assenta per un po' non è la fine del mondo, capite il perché...

però non è sempre colpa nostra Rick... io a volte ho provato a spiegare questa questione dello spazio di cui ho bisogno, ma francamente ottengo sempre due reazioni entrambe disastrose: nel primo caso ignorano i miei stop (caso più raro) e proseguono... fino al massacro finale... oppure nella maggior parte dei casi fanno un bel sorriso e dicono "capisco benissimo, non ti preoccupare" e poi non li vedo più... raramente si incacchiano e me ne dicono.

D.Q., io sono un ricettacolo di malattie psicosomatiche.... non ne posso più... dolori articolari, sfasature ormonali, digestione lenta etc. etc....
PSICO cry.gif

per la meditazione sono in imbarazzo, io non sono un guru e puo' essere un metodo molto potente.... diciamo che è un po' come chiedere in farmacia una medicina senza ricetta! PSICO-green.gif
...la mia storia al riguardo è singolare e talmente pazzesca e personale che non saprei da che parte cominciare a raccontartela....
penso che se vuoi dedicartici sarebbe bene trovare un maestro. Ti dico, so di una mia conoscente che faceva yoga da molto tempo, beh a un certo punto il suo maestro gli ha messo una mano sulla fronte e anche lei ha ricordato traumi infantili potenti... non mi ha voluto dire di più. Aggiungo che è una ragazza che mi è addirittura antipatica per quanto è quadrata, posata e con i piedi per terra, quindi non è il tipo da voli di fantasia. Anche lei l'ha trovato un metodo abbastanza sconvolgente....

ora una domanda imbarazzante, ma voi senza sollecitazioni esterne o emergenze, lasciati a voi stessi ogni quanto avete voglia di cercare i vostri amici? no perché per me puo' passare anche un mese e mezzo... dipende dalle persone, poi c'è da considerare che ora convivo, fossi sola sarebbero tempi meno lunghi, comunque...

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Rick91
Inviato il: Domenica, 09-Nov-2014, 15:52
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Ciao diamante PSICO wink.png ti rispondo un pò di fretta

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però non è sempre colpa nostra Rick... io a volte ho provato a spiegare questa questione dello spazio di cui ho bisogno, ma francamente ottengo sempre due reazioni entrambe disastrose: nel primo caso ignorano i miei stop (caso più raro) e proseguono... fino al massacro finale... oppure nella maggior parte dei casi fanno un bel sorriso e dicono "capisco benissimo, non ti preoccupare" e poi non li vedo più... raramente si incacchiano e me ne dicono.


è vero, spesso non è sempre colpa nostra, anche se alla fine il risultato è lo stesso, cioè veniamo fraintesi o incompresi..
io non lo dico mai esplicitamente, ma cerco di farlo capire girandoci intorno, poi se gli altri capiscono bene, altrimenti pazienza.

QUOTE
ora una domanda imbarazzante, ma voi senza sollecitazioni esterne o emergenze, lasciati a voi stessi ogni quanto avete voglia di cercare i vostri amici? no perché per me puo' passare anche un mese e mezzo... dipende dalle persone, poi c'è da considerare che ora convivo, fossi sola sarebbero tempi meno lunghi, comunque...


bella domanda.. io non potrei rispondere perchè attualmente non ho persone definibili come "amici" nel senso comune del termine, al limite posso definirli "conoscenti".. quindi ci si vede quando capita casualmente, di solito quando cammino in paese e ci si incontra per caso..
su internet sono più attivo, ma questo non è comparabile alla realtà fisica..

una domanda più imbarazzante per me sarebbe stata: se vivessi lontano dalla famiglia, ogni quanto chiameresti a casa / andresti a trovare i tuoi familiari?
ecco, a questa domanda sarei in difficoltà, non so fino a che punto avrei la necessità di sentire i miei di mia spontanea volontà (per piacere di farlo), e quando invece mi sentirei in dovere di farlo per non farli preoccupare.. probabilmente mi farei sentire più che altro per il secondo motivo, anche se in realtà non ho nulla contro la mia famiglia.. semplicemente per me è normale sentirsi poco spesso..
senza contare il fatto che associo la chiamata ad un bisogno o a qualcosa che non va bene, perciò tendo a dare per scontato che se non sento nessuno (e viceversa) vada tutto bene..

scappo, ciao !
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