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> Ultimo Sfogo, Doc relazione/omosex: mi sono persa
 
Martina Malvicini
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 13:00
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Ragazzi credo che questa sia l’ultima discussione che aprirò perché temo che questo forum stia diventando la mia compulsione.
In ogni caso mi sembra in impazzire, temo di essere arrivata ad un punto di non ritorno... il tutto nel giro di nemmeno 3 settimane...
Ho iniziato con ossessioni improvvise sui miei sentimenti verso il mio ragazzo che ho sempre amato più di me stessa.
A furia di leggere esperienze di doc da relazione qui sul forum ho visto che molte ragazze che lo hanno avuto si sono poi poste il dubbio di essere lesbiche...
così di punto in bianco due giorni fa ho iniziato a chiedermi se potessi essere attratta da ragazze... cosa mai messa in dubbio, perché non ho mai lontanamente provato attrazione per ragazze, e anzi, l’idea di avvicinarmi ad una ragazza in quel senso mi crea repulsione.
Però per tutto il giorno ho avuto una vocina nella testa che mi diceva “sei lesbica”.
Così ho iniziato a leggere esperienze di doc omosex e ho ancora di più alimentato i miei dubbi, perché una ragazza raccontava che a furia di dubitare di essere lesbica non sapeva più come vestirsi perché di solito le lesbiche sono poco femminili, più maschiacci... così ho iniziato a mettere in dubbio anche la mia femminilità...
Insomma nel giro di 2 giorni sono passata dal doc da relazione, al doc omosex, a non capire nemmeno più chi sono.
Io mi sono sempre sentita molto femminile, amo truccarmi, amo i gioielli e vestirmi bene, invece ora improvvisamente ho questa voce nella testa che mi dice che non sono una donna al 100%, perché se sono lesbica sono un maschiaccio.
Mi sembra di essermi improvvisamente persa del tutto, mi guardo allo specchio e non mi riconosco, ho una fottuta paura di non ritrovarmi più, di non ritrovare più la ragazza che c’era in me fino a 2 giorni fa.
Mi sembra che la femminilità non mi rappresenti più, ma io non voglio tutto questo.
Voglio tornare come prima e sto così male.
In tutto questo magicamente le paure sul mio ragazzo in questi 2 giorni sono scomparse, mi sembra di amarlo come non mai, ieri sera eravamo a una festa e gli sono stata appiccicata come una cozza, eppure sto malissimo perché non mi sento più me, non so più chi il mio ragazzo abbia accanto, se una ragazza normale o un corpo che non so a chi appartenga.
Mi sento in colpa verso di lui perché ho paura che prima o poi esploderò e dovrò raccontargli tutto ma ho tantissima paura di perderlo, lui rimane la mia unica certezza.
Ma io mi sono persa.
Dalla disperazione ho scritto alla mia psicologa che incontrerò martedì raccontandole le mie nuove paure e lei sostiene che siano tutte frutto di pensieri intrusivi, che devo smetterla di cercare rassicurazioni perché così facendo alimento e basta questi pensieri.
Quindi penso che la smetterò di scrivere sul forum e cercherò di farmi aiutare da lei.
Vorrei solo sapere ora se qualcuno ha avuto dei dubbi così grandi come i miei e se ne é uscito perché mi sento totalmente persa.
Grazie e scusate la lunghezza
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Somersault
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 15:08
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QUOTE (Martina Malvicini @ Domenica, 09-Giu-2019, 12:00)
Vorrei solo sapere ora se qualcuno ha avuto dei dubbi così grandi come i miei

QUOTE
A furia di leggere esperienze di doc da relazione qui sul forum ho visto che molte ragazze che lo hanno avuto si sono poi poste il dubbio di essere lesbiche...


Ti sei risposta da sola, no? PSICO smile.gif



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Martina Malvicini
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 15:35
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QUOTE (Somersault @ Domenica, 09-Giu-2019, 14:08)
QUOTE (Martina Malvicini @ Domenica, 09-Giu-2019, 12:00)
Vorrei solo sapere ora se qualcuno ha avuto dei dubbi così grandi come i miei

QUOTE
A furia di leggere esperienze di doc da relazione qui sul forum ho visto che molte ragazze che lo hanno avuto si sono poi poste il dubbio di essere lesbiche...


Ti sei risposta da sola, no? PSICO smile.gif

Somer grazie per la tua risposta!
Il problema è che ora come ora la mia grande paura non é tanto di essere lesbica perché razionalmente so di non essere attratta da donne, voglio dire prima di leggere queste discussioni sul forum non mi ero nemmeno posta questo dubbio, sono fidanzata e desidero il mio ragazzo.
Il problema é che purtroppo dalla vocina nella testa che mi diceva “sei lesbica” ne é derivata un’altra che mi dice “se sei lesbica sei mascolina”.
É questo che mi fa stare male ora.
Il fatto che mi sembra di avere perso la mia femminilità, la mia identità di donna.
Non nel senso che voglio essere uomo.
Ma che non mi riconosco più nel mio essere donna, nell’essere femminile, é come se non capissi più chi sono, mi sento persa. Tutti questi dubbi sono saltati fuori nel giro di poche ore perché appunto io fino a due giorni fa mi sono sempre sentita donna al 100%, ero fiera di esserlo, fiera della mia femminilità, ho sempre cercato di essere femminile.
É questo che mi spaventa. Come posso mettere in dubbio anche questo in maniera così forte che mi sembra davvero di non ricordare più cosa significhi essere donna?
È una sensazione terribile
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Somersault
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 15:50
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Di solito non si discutono le ossessioni, ma nel mondo reale (non in quello asfittico della propria mente) ci sono lesbiche mascoline e lesbiche assolutamente femminili. Una lesbica non si sente un maschio, ma una donna a cui piacciono altre donne.
Questo nel mondo reale.

Ora, tu hai la vocina che ti dice "sei così, sei colì" e lo fa su questo tema. Prima lo faceva su un altro tema e per te era la fine del mondo. Adesso la fine del mondo è un'altra cosa e quella di prima non ti interessa più.
Noti lo schema?
Già così uno dovrebbe fermarsi un attimo e dirsi "un momento, ma mi prendi per il culo?"
E la risposta sarebbe SI', il doc ti prende per il culo. Sempre.
Perchè in realtà, rispetto a prima, non è cambiato assolutamente nulla, il problema è lo stesso, solo che stai seguendo un pifferaio che s'è messo un vestito diverso.



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Martina Malvicini
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 16:15
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QUOTE (Somersault @ Domenica, 09-Giu-2019, 14:50)
Di solito non si discutono le ossessioni, ma nel mondo reale (non in quello asfittico della propria mente) ci sono lesbiche mascoline e lesbiche assolutamente femminili. Una lesbica non si sente un maschio, ma una donna a cui piacciono altre donne.
Questo nel mondo reale.

Ora, tu hai la vocina che ti dice "sei così, sei colì" e lo fa su questo tema. Prima lo faceva su un altro tema e per te era la fine del mondo. Adesso la fine del mondo è un'altra cosa e quella di prima non ti interessa più.
Noti lo schema?
Già così uno dovrebbe fermarsi un attimo e dirsi "un momento, ma mi prendi per il culo?"
E la risposta sarebbe SI', il doc ti prende per il culo. Sempre.
Perchè in realtà, rispetto a prima, non è cambiato assolutamente nulla, il problema è lo stesso, solo che stai seguendo un pifferaio che s'è messo un vestito diverso.

Somer il tuo ragionamento fila perfettamente ed é un ragionamento che cerco di fare anche io per “rassicurarmi”.
Perché tutti i miei pensieri razionali mi portano a dire che i pensieri dettato dalle ossessioni sono invece irrazionali.
Anche perché voglio dire una persona non credo si svegli da un giorno all’altro lesbica, o “non più donna”.
Coscienze del genere si maturano nel tempo.
Così come quella di non amare più una persona, credo.
Il problema é che io sono molto brava a predicare e poco a razzolare.
Perché quando mi vengono dubbi del genere anche solo per un momento, mi spavento talmente tanto che poi si insinuano nella mia testa e diventano un circolo vizioso, ci penso e ripenso finché mi sembrano dubbi fondati nella realtà.
E questo circolo purtroppo si sta allargando sempre di più perché non so gestire questa ansia, e dal dubbio di non amare il mio ragazzo sono arrivata in pochi giorni a non capire più chi sono io.
Il problema é che questo é un vero e proprio “dubbio esistenziale” se vogliamo chiamarlo così, é molto più grande e più spaventoso degli altri, perché da 2 giorni é come se vivessi una realtà parallela, esterna al mio corpo, proprio perché non capisco più chi sono io. Di conseguenza questo mi porta a non essere serena nemmeno col mio ragazzo, perché per quanto il mio istinto mi porti a volerlo vicino a me, non so più chi é la persona che lui ha accanto e questa cosa mi spaventa molto.
Non so quanto tempo ci metterò a superare questa serie di ossessioni perché mi sembra stiano diventando più grandi di me.
La psicologa è tranquilla, dice “sono pensieri intrusivi”. Benissimo, e fin qui ci siamo.
Ma comunque questo non mi cambia le cose, faccio comunque fatica ad affrontarli e a togliermeli dalla testa
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Somersault
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 18:27
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Se per affrontare intendi andarci a muso duro, no, non funzionerà mai.
Devi ignorare tutto ciò che la mente ti dice. Tutto quello che inizia con MA, E SE, PERO', E' COME SE, SEMBRA CHE. Ignorare, non discutere, non confutare PSICO smile.gif



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Martina Malvicini
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 19:33
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QUOTE (Somersault @ Domenica, 09-Giu-2019, 17:27)
Se per affrontare intendi andarci a muso duro, no, non funzionerà mai.
Devi ignorare tutto ciò che la mente ti dice. Tutto quello che inizia con MA, E SE, PERO', E' COME SE, SEMBRA CHE. Ignorare, non discutere, non confutare PSICO smile.gif

Quindi tu consigli di ignorare il “dubbio”, ciò che é incerto.
A questo punto però mi viene da chiedermi... come faccio a discriminare i dubbi ossessivi da quelli che invece é giusto porsi?
Perché alcuni dubbi nella vita, anche nelle giornate quotidiane, credo sia anche giusto che ci siano. Però forse ho perso la capacità di discriminare... mi sembra proprio di non riuscire più a ragionare in maniera lucida
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Somersault
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 21:42
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Il problema non sono i dubbi, ma la risposta che diamo ad essi.
Usciamo dal tuo caso (ma siamo sempre li eh).

E' giusto avere il dubbio di non aver chiuso il gas?
Certo.
Controllo.
E' chiuso -> Tutto ok, torno alle mie cose e non ci penso più
Non è chiuso -> Lo chiudo, torno alle mie cose e non ci penso più

Ora, dimmi, se dopo aver controllato torno a ricontrollare decine, centinaia di volte e lo faccio tutti i giorni, per settimane, mesi, anni, il problema è la domanda o la risposta?

I dubbi possono essere leciti (avrò chiuso il gas?) o totalmente assurdi (e se mi fosse arrivata una goccia di sangue sull'occhio e avessi preso l'aids?) ma una volta che l'ossessione vi si attacca sopra la questione iniziale perde di significato.
Per questo diciamo sempre che il tema delle ossessioni non conta.
E lo vedi nel tuo caso, ieri era la relazione, oggi è l'omosessualità.
Se discuti le ossessioni diventi la bandieruola del DOC e lui ti porterà dove vorrà.




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Martina Malvicini
Inviato il: Domenica, 09-Giu-2019, 22:05
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QUOTE (Somersault @ Domenica, 09-Giu-2019, 20:42)
Il problema non sono i dubbi, ma la risposta che diamo ad essi.
Usciamo dal tuo caso (ma siamo sempre li eh).

E' giusto avere il dubbio di non aver chiuso il gas?
Certo.
Controllo.
E' chiuso -> Tutto ok, torno alle mie cose e non ci penso più
Non è chiuso -> Lo chiudo, torno alle mie cose e non ci penso più

Ora, dimmi, se dopo aver controllato torno a ricontrollare decine, centinaia di volte e lo faccio tutti i giorni, per settimane, mesi, anni, il problema è la domanda o la risposta?

I dubbi possono essere leciti (avrò chiuso il gas?) o totalmente assurdi (e se mi fosse arrivata una goccia di sangue sull'occhio e avessi preso l'aids?) ma una volta che l'ossessione vi si attacca sopra la questione iniziale perde di significato.
Per questo diciamo sempre che il tema delle ossessioni non conta.
E lo vedi nel tuo caso, ieri era la relazione, oggi è l'omosessualità.
Se discuti le ossessioni diventi la bandieruola del DOC e lui ti porterà dove vorrà.

Ho capito il punto, grazie mille Somer.
Questo pomeriggio a furia di rimuginare e di sentirmi senza via di uscita sono arrivata a chiedermi “Ma ha senso vivere così?”
E da quel momento ho anche la paura che arriverò al suicidio, o semplicemente a morire perché arriverà un momento in cui smetterò di combattere.
Io ho sempre amato così tanto la vita, ma non so più dove sia finito il mio entusiasmo.
Ora é tutto un’ansia, una paura unica. Non ho nemmeno più voglia di vivere.
Al tempo stesso non commetterei mai il suicidio, non lo voglio fare, ma ho paura di trascinarmi dietro una vita che ormai non ha più senso. Mi sento davvero priva di vita.
Vorrei tornare quella di prima ma non so se sia possibile...
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camilla02
Inviato il: Lunedì, 10-Giu-2019, 10:24
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Martina sono nella tua stessa situazione purtroppo, la scorsa settimana ho trascorso qualche giorno sereno ma poi è ricominciato tutto e da allora non ho capito più niente e non vedo l’ora di andare dallo psicologo domani. Ieri pensavo di impazzire, mi sembrava quasi di aver voglia di farmi del male per le cose che penso e che non voglio, vorrei che dandomi un pugno in testa uscissero e se ne andassero tutti questi pensieri
Facciamo forza, un abbraccio
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Martina Malvicini
Inviato il: Lunedì, 10-Giu-2019, 10:54
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QUOTE (camilla02 @ Lunedì, 10-Giu-2019, 09:24)
Martina sono nella tua stessa situazione purtroppo, la scorsa settimana ho trascorso qualche giorno sereno ma poi è ricominciato tutto e da allora non ho capito più niente e non vedo l’ora di andare dallo psicologo domani. Ieri pensavo di impazzire, mi sembrava quasi di aver voglia di farmi del male per le cose che penso e che non voglio, vorrei che dandomi un pugno in testa uscissero e se ne andassero tutti questi pensieri
Facciamo forza, un abbraccio

Camilla mi fa tanto piacere avere anche solo una parola di conforto, grazie.
Ci credi che fino a poco tempo fa, seppur con ansie varie, ho sempre trovato inconcepibile l’autolesionismo, il suicidio e tutti quei gesti che possono rovinare la vita? Perché mi sono sempre detta che é impossibile arrivare ad un punto in cui non si trova più il senso della propria vita.
Invece ora temo di arrivare a questo punto.
Mi sembra davvero di avere perso la lucidità, in parte.
Per fortuna non al punto di prendere seriamente in considerazione di farmi del male, cioè ho pensato “e se arrivassi a questo?” ma probabilmente é l’ennesimo pensiero ossessivo frutto di tutte le ossessioni avute prima.
Però mi sembra di essere arrivata ad un punto in cui sopravvivo, non vivo più davvero.
Mi sento apatica, incapace di ritrovare me stessa, il mio entusiasmo per la vita e per tutto ciò che ho sempre amato...
E credo che arrivati a questo punto l’unica soluzione sia chiedere aiuto, da soli difficilmente se ne esce.
Spero che la mia psicologa mi aiuti a fare luce in questo buio
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Minima
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2019, 10:28
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Ascolta. Mi sembra di vedere me due anni fa. Uguale. Stesse cose.
Mi è passato ok? Io ho una terapia farmacologica.
Ora da un po' l'ho abbassata e sto ricadendo, ma non devi abbatterti. Non sei tu!!! Affidati ad uno specialista.
Ma ti assicuro che passa
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LoveMatiMirty
Inviato il: Mercoledì, 12-Giu-2019, 13:39
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QUOTE (Martina Malvicini @ Lunedì, 10-Giu-2019, 09:54)
QUOTE (camilla02 @ Lunedì, 10-Giu-2019, 09:24)
Martina sono nella tua stessa situazione purtroppo, la scorsa settimana ho trascorso qualche giorno sereno ma poi è ricominciato tutto e da allora non ho capito più niente e non vedo l’ora di andare dallo psicologo domani. Ieri pensavo di impazzire, mi sembrava quasi di aver voglia di farmi del male per le cose che penso e che non voglio, vorrei che dandomi un pugno in testa uscissero e se ne andassero tutti questi pensieri
Facciamo forza, un abbraccio

Camilla mi fa tanto piacere avere anche solo una parola di conforto, grazie.
Ci credi che fino a poco tempo fa, seppur con ansie varie, ho sempre trovato inconcepibile l’autolesionismo, il suicidio e tutti quei gesti che possono rovinare la vita? Perché mi sono sempre detta che é impossibile arrivare ad un punto in cui non si trova più il senso della propria vita.
Invece ora temo di arrivare a questo punto.
Mi sembra davvero di avere perso la lucidità, in parte.
Per fortuna non al punto di prendere seriamente in considerazione di farmi del male, cioè ho pensato “e se arrivassi a questo?” ma probabilmente é l’ennesimo pensiero ossessivo frutto di tutte le ossessioni avute prima.
Però mi sembra di essere arrivata ad un punto in cui sopravvivo, non vivo più davvero.
Mi sento apatica, incapace di ritrovare me stessa, il mio entusiasmo per la vita e per tutto ciò che ho sempre amato...
E credo che arrivati a questo punto l’unica soluzione sia chiedere aiuto, da soli difficilmente se ne esce.
Spero che la mia psicologa mi aiuti a fare luce in questo buio

Martina, ti ho scritto in privato.. comunque ti assicuro che io ho le tue stesse paure.
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