| QUOTE (Jd82 @ Lunedì, 25-Mag-2020, 08:21) | | Grazie per le risposte, il fatto che altre persone abbiano gli stessi pensieri mette in luce il fatto che possa essere un meccanismo di difesa, forse quando la mente non capisce bene una cosa (fondamentalmente non sappiamo cosa voglia dire essere pedofili), scatta qualcosa che deve difenderci... Io addirittura arrivo a pensare che il fatto di non andare con i ragazzini è solo una regola della società, perché nelle civiltà antiche non si facevano questi problemi.... Questo mi fa soffrire tanto perché mi fa sentire perversa... È una sensazione terribile che mi accompagna sempre, anche quando non sto pensando a niente... Mio figlio poi, sta crescendo (è preadolescente) e questo peggiora il mio stato (dovrei essere felice invece che il suo sviluppo sia sano e naturale, ma il doc non mi permette di provare emozioni diverse dalla paura)... Io poi esternamente, sono una che sorride sempre, spiritosa, che fa le "bambinate" con i figli, mi piacciono gli animali di peluches (sono più curiosa io dei bambini a scoprire le sorprese del mc Donald) e anche questo mi induce a pensare che non sono cresciuta, per questo ho questi pensieri : perché io mi rapporto meglio con i piccoli. (nella realtà, mio marito è 10 anni più grande di me e ama il mio essere "non noiosa", ho trascorso un infanzia tranquilla), lo psicologo cct mi dice che devo stare tranquilla, che non c'entra nulla... Ma è una sensazione incollata addosso. Scusate lo sfogo |
Le civiltà non praticavano vera pedofilia ma più che altro avevano rapporti con minorenni era in effetti una cosa che era accettata nella loro cultura come in certi posti islamici o dell'Africa, ma se capire queste dinamiche storiche non significa nulla, altrimenti gli storici sarebbero dei perversi e gli egittologi dei fan dell'incesto dato che parlano dei matrimoni incestuosi in uso fra i faraoni come se fossero cose "normale". Si tratta di semplice storicizzazione non di ammirarne i costumi.
Sono ruminazioni ossessive.
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sono nuova nel forum, ma una vecchia dockers... Ho quasi 40 anni e da 20 soffro di doc tra alti e bassi (i famosi cicli)... Tantissimi anni di terapia cognitivo - comportamentale che mi hanno aiutato tanto, ma come sappiamo, ogni tanto ritornano le paure, i dubbi....ho avuto un sacco di tipi di doc diversi, ovviamente quello pedofilo è devastante... Studio e leggo molto i meccanismi del doc, però ci sono pensieri che credo di avere solo io (lo so, lo so...) perché non li ritrovo mai negli altri utenti..avrei bisogno di un aiuto per capire: quando sento casi di pedofilia alla TV, tendo a trovare sollievo nel pensare che questi mostri possano essere curati, che non meritano necessariamente di morire.. E invece io vorrei non provare nessuna pietà (anche perché sono mamma)!!!!! Arrivo a giustificare questi mostri e a pensare che la pedofilia non è così grave!! Tutto questo mi devasta, addirittura metto in dubbio la gravità della cosa!!!! Ovviamente la spiegazione che mi sono data è che si tratta di una sorta di spirito di sopravvivenza, che il mio cervello mi fa pensare e sentire queste cose per auto-difesa, ma io non voglio!!!!!!!! Non desidero fare del male a nessuno, ma queste giustificazioni? Come se già mi sentissi parte della 'categoria' e volessi assolvermi... Non voglio....è sempre un gioco del doc? 