NuovoPsico · Il FORUM indipendente di mutuo-aiuto psicologico che vanta più tentativi di IMITAZIONE | Aiuto Cerca Utenti Calendario |
Benvenuto Visitatore ( Connettiti | Registrati ) | Rispedisci Email di convalida |
Pagine : (2) 1 [2] ( Vai al primo messaggio non letto ) |
Inviato il: Mercoledì, 15-Lug-2020, 00:49
|
|||||||
Nuovo iscritto Messaggi: 11 Utente Nr.: 19.883 Iscritto il: 30-Giu-2020 |
Cara Leggera, è normale che tu abbia cominciato a maturare certe esigenze e che il fatto di non poterle soddisfare generi in te un senso di frustrazione. Purtroppo quando si hanno problemi di un certo tipo si avverte spesso la sensazione di essere inadeguati e di ritrovarsi sempre indietro rispetto ad altre persone che invece non hanno intoppi che li ostacolino nella realizzazione dei propri progetti. Ma per quanto possa sembrarti astratto e di circostanza quello che ti dirò, è proprio vero che siamo tutti troppo diversi per poterci mettere a confronto e di conseguenza dovremmo cominciare ad accettare, e possibilmente apprezzare, le nostre esperienze di vita, per quanto bizzarre, dolorose, intricate, tortuose possano sembrarci. Lo dico a te e lo dico contemporaneamente anche a me stessa, perché ultimamente sono nel pieno di uno stato ansioso-depressivo che mi porta a rimuginare sempre sulle stesse considerazioni distruttive e che mi lascia totalmente in balia del senso di colpa per aver mollato e non aver resistito abbastanza (il ché non ha senso considerato che se mi sono fermata è stato a causa di difficoltà oggettive che mi impedivano di fare quello che dovevo e che, soprattutto, volevo fare). Come dice la mia psicologa, sarebbe meglio rispolverare un po' il concetto di "responsabilità" e sostituirlo a quello di "senso di colpa" che invece è soltanto sovrastruttura. Insomma Leggera, dobbiamo imparare ad essere più indulgenti con noi stessi: se ci troviamo in determinate condizioni è soltanto perché abbiamo tentato, per quanto maldestramente, di adottare delle strategie di risposta a sofferenze antiche che ci portiamo dentro da molto tempo. Anche per questo ti dico di non pensare troppo alla scelta dell'università: magari hai capito soltanto adesso che gli studi giuridici non sono proprio nelle tue corde ma giunta a questo punto autoflagellarsi non ha senso e l'unica cosa che puoi fare, secondo me, è darci dentro con la tcc e cercare di dare questi ultimi esami non appena sarai in grado di farlo. Il resto verrà da sé: non fasciarti la testa prima di rompertela (come si suol dire) e prova a non fare pensieri troppo ansiogeni sul futuro. Comunque, probabilmente la prossima settimana riprenderò a toccare i libri dal momento che a causa dell'ansia, delle ossessioni e di quel blocco fisico di cui parlavi anche tu li ho praticamente abbandonati. Ti aggiornerò se avrò novità (e se vuoi anche tu puoi fare lo stesso con me): spero di poter cominciare presto a ricostruire un rapporto più sano con lo studio perché anche per me è sempre stata una grande passione e non vorrei arrivare ad odiarlo completamente. Un bacio :* |
||||||
Inviato il: Mercoledì, 15-Lug-2020, 01:18
|
|||
Nuovo iscritto Messaggi: 11 Utente Nr.: 19.883 Iscritto il: 30-Giu-2020 |
Cara Leggera, rispondo ora anche a questo tuo ultimo commento benché, senza saperlo, in parte l'abbia fatto già con la mia risposta precedente. Tra me e te ci sono dieci anni di differenza ma a livello di stanchezza mentale siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Certo, io non ho ancora l'età né l'appoggio di un compagno per cominciare ad elaborare dei progetti di vita concreti, ma ciononostante sento comunque di doverti incitare a non mollare e a non abbandonare l'obbiettivo della laurea che è davvero più vicino di quanto tu possa pensare. Prendila come un'occasione per dare una risposta a te stessa e per riscattarti da tutta la sofferenza che hai provato fino ad adesso. Non hai motivo di credere che tu non abbia le capacità per riuscire in questo intento. Probabilmente devi lavorare ancora tanto per curare certe ferite e per ricostruire la tua autostima: parliamoci chiaramente, queste difficoltà che riscontriamo nello studio altro non sono che riflesso di una più generale condizione di sofferenza, ma ti assicuro (o meglio, la mia psicologa assicura ahahah) che non si tratta di un problema irreversibile e che verosimilmente potrebbe anche sparire se riuscissimo a trovare la serenità dentro di noi. Ricambio l'abbraccio e ti auguro ogni bene :* |
||
Inviato il: Mercoledì, 15-Lug-2020, 13:16
|
|
Membro Junior Messaggi: 77 Utente Nr.: 19.683 Iscritto il: 31-Gen-2020 |
Ciao io dopo 4 anni ieri ho dato il mio primo esame
E sono felice in quanto è stata una svolta Pian piano ti sbloccherai anche te Un abbraccio |
Inviato il: Mercoledì, 15-Lug-2020, 16:59
|
|||
Nuovo iscritto Messaggi: 11 Utente Nr.: 19.883 Iscritto il: 30-Giu-2020 |
Ciao Tris97, sono felicissima per te! Mi rincuora sentire un'altra testimonianza positiva. Hai adottato delle strategie in particolare per riuscire a sbloccarti? Se ti va fammi sapere :* |
||
Inviato il: Giovedì, 16-Lug-2020, 11:39
|
|||||||
Membro Junior Messaggi: 80 Utente Nr.: 19.772 Iscritto il: 22-Apr-2020 |
Ti sbagli anche io ero così , se leggevo una pagina non sapevo esprimerla a parole mie . Era una cosa assurda, io ti capisco perfettamente, dovevo dire esattamente le parole che avevo scritto sul quaderno oppure che erano presenti sul libro. Mia sorella mi diceva che io ero ignorante , che questo non era un modo di studiare che non si studiava così perché poi alla fine dopo l’esame non ricordi niente. Ma io volevo la perfezione e ripetevo ripetevo ossessivamente tutto parola per parola. Credimi il mio percorso universitario non è stato per nulla facile , sono uscita fuori corso perché ? Perché passavo anche 6 7 mesi a scrivere sul quaderno riassiunti riassiuntini approfondimenti e così via senza magari nemmeno impararli perché psicologicamente non c’è la facevo proprio a studiare con l illusione che quando sarebbe arrivato il momento dell esame che volevo preparare , avrei imparato tutto in un batti baleno ma non era così. Non imparavo velocemente , era una tragedia , cominciavano ad accavallarsi gli esami io che ci mettevo veramente 30 anni ad impararmi 10 pagine. Alla fine vuoi sapere quale è la cosa che mi ha fatto scattare ? Che non c’è la facevo più , che non potevo dire altre bugie a mio padre che stava per perdere la pazienza perché dicevo che c’era questo professore che mi bocciava sempre quando poi non era vero quindi o li facevo o li facevo per forza( altrimenti sarebbe andato dal rettore e non potevo far incolpare un professore per i miei problemi mentali ) ho cominciato a leggere articoli su internet su come si faceva a studiare, e morale della favola sottolineavo le cose più importanti , mi preparavo una lista di domande che trovavo in giro e mi facevo degli schemi che mi hanno permesso di non imparare tutto compulsivamente ma le cose più importanti come fanno tutti!! Adesso sono iscritta alla magistrale. Io ti capisco ma prova a fare le cose diversamente , non fare le cose allo stesso modo prova in modo diverso come ho fatto io ! |
||||||
Inviato il: Giovedì, 16-Lug-2020, 11:41
|
|||
Membro Junior Messaggi: 80 Utente Nr.: 19.772 Iscritto il: 22-Apr-2020 |
Anche io non studiavo mai con nessuno , ma ancora oggi non studio con nessuno perché sono modi di fare , c’è chi si trova e chi no . Il problema non è lo studiare insieme a qualcuno ma come si studia . Leggi la risposta che ho dato a lookingforpeace |
||
Inviato il: Giovedì, 16-Lug-2020, 21:07
|
|||||||||
Nuovo iscritto Messaggi: 11 Utente Nr.: 19.883 Iscritto il: 30-Giu-2020 |
Ecco, come avevo sospettato ho mal interpretato le tue parole. A maggior ragione adesso ti ammiro perché deve essere stato davvero poco semplice riuscire a liberarti da una situazione del genere. Proverò a fare come hai fatto tu... prima o poi dovrò uscirne anch'io. Comunque, come va adesso? La tua qualità di studio è migliorata dopo questa esperienza? Un abbraccio :* |
||||||||
Inviato il: Giovedì, 16-Lug-2020, 23:53
|
|
Membro Junior Messaggi: 77 Utente Nr.: 19.683 Iscritto il: 31-Gen-2020 |
No nessuna stategia
Mi sono sentita che era il momento di dare una piccola svolta |
Inviato il: Domenica, 19-Lug-2020, 23:30
|
|||
Nuovo iscritto Messaggi: 11 Utente Nr.: 19.883 Iscritto il: 30-Giu-2020 |
Ciao Miss Francine, sì, potrebbe essere. Per quello che so, ciò che hai detto costituisce una delle molteplici facce del DOC, che infatti ha in genere un forte impatto sul piano cognitivo e mnemonico: io e molte altre persone con una situazione simile riscontriamo proprio gli stessi problemi (ti basta leggere le altre risposte a questo forum per farti un’idea). Ad ogni modo, ti consiglio comunque di non affidarti ciecamente all’autoanalisi e a quello che leggi su internet... è sempre meglio ascoltare prima il parere di uno specialista. Un abbraccio |
||
Inviato il: Lunedì, 20-Lug-2020, 21:56
|
|||
Nuovo iscritto Messaggi: 11 Utente Nr.: 19.883 Iscritto il: 30-Giu-2020 |
Capisco perfettamente come ti senti, dico davvero. Tanto tempo fa amavo leggere e divoravo libri in tempi brevissimi, studiare (soprattutto le materie discorsive, come hai detto tu) non era un problema perché mi bastava guardare anche solo una volta un argomento e ne acquisivo piena padronanza. Ad un certo punto si conficcò nella mia mente il pensiero che il mio modo di studiare non fosse sufficiente per ottenere risultati eccellenti (cosa non vera perché i risultati eccellenti li avevo eccome). Così iniziò la mia ossessione con annessa compulsione (ripetere continuamente finché l’esposizione non fosse perfetta)... il tutto poi con il tempo si è automatizzato, e così oggi ho dei tempi di apprendimento lentissimi e studiare è ormai davvero un incubo. Grazie alla psicoterapia ho capito che questa ossessione, insieme alle altre “paranoie”, altro non era che una strategia maldestra adottata dal mio cervello per rispondere ad una sofferenza antica. La soluzione comunque non te la potrà fornire mai nessuno: lo specialista può soltanto fornirti degli strumenti per capire la genesi del tuo problema (cosa fondamentale perché se non si agisce sulla causa i sintomi si ripresenteranno anche quando penserai di averli placati) e per comportarti di conseguenza. I farmaci non li ho mai presi ma credo servano a creare le condizioni per affrontare il problema stesso, cosa spesso resa quasi impossibile dall’entità dei sintomi. Spero di essere stata più chiara con questa risposta e di averti aiutata anche solo in piccola parte. |
||
Pagine : (2) 1 [2] |