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PSICO > Disturbo ossessivo compulsivo DOC > Tecniche Cognitive


Inviato da: Becky il Venerdì, 26-Ott-2007, 17:48
Dialogo socratico
Il dialogo socratico è un metodo di conduzione del colloquio che consiste in una serie mirata di domande ed osservazioni volte a guidare il paziente alla scoperta delle sue convinzioni disfunzionali e a promuovere in lui un atteggiamento critico nei confronti di queste.

Scoperta guidata o tecnica della freccia discendente
La scoperta guidata è un metodo di conduzione del colloquio che consiste nel chiedere progressivamente al paziente il significato dei suoi pensieri, al fine di rilevare le convinzioni sottostati che egli ha su se stesso, sulle altre persone e sul mondo.

Tecnica dell'ABC o monitoraggio dei pensieri automatici
L'ABC è una tecnica con cui terapeuta e paziente possono identificare il contenuto dei pensieri automatici. Tale tecnica è applicata nel modo seguente: si chiede al paziente quali sono le emozioni principali coinvolte nella sua esperienza problematica, in quali situazioni insorgono e quali pensieri o immagini (pensieri automatici) le precedono, accompagnano e seguono; poiché le persone di solito hanno difficoltà ad identificare i propri pensieri automatici, il paziente viene, dapprima, allenato a riconoscerli in seduta e, in un secondo momento, viene invitato ad utilizzare questa tecnica di autosservazione durante la settimana.

Problem-solving
In aggiunta ai disturbi psicologici, a volte, i pazienti presentano una specifica difficoltà nel risolvere i problemi della vita quotidiana. Il problem-solving è una tecnica che viene insegnata al paziente per trovare soluzioni ai problemi della vita reale. Tale tecnica consiste nell'identificazione del problema pratico presentato dal paziente e nella promozione di un atteggiamento attivo rispetto alla soluzione di questo. Più in dettaglio si chiede al paziente di escogitare diverse soluzioni del problema, di sceglierne una tra queste, di metterla in atto e di valutarne l'efficacia. Inizialmente il terapeuta può assumere un atteggiamento propositivo e suggerire al paziente possibili soluzioni alternative, ma con il passare del tempo egli incoraggerà la persona ad utilizzare autonomamente la tecnica del problem-solving.

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