NuovoPsico · Il FORUM indipendente di mutuo-aiuto psicologico che vanta più tentativi di IMITAZIONE | Aiuto Cerca Utenti Calendario |
Benvenuto Visitatore ( Connettiti | Registrati ) | Rispedisci Email di convalida |
Inviato il: Lunedì, 08-Ott-2018, 14:41
|
|
Nuovo iscritto Messaggi: 9 Utente Nr.: 18.999 Iscritto il: 11-Giu-2018 |
Salve a tutti,
io ho un disturbo ossessivo compulsivo di personalità. La mia personalità è di tipo ossessivo, quindi troppo spesso mi ritrovo a pensare che non sia modificabile più di tanto e che devo accettarmi così come sono (almeno io!). Però, la cosa che mi appare come davvero triste e poco dignitosa è il fatto di non riuscire a distinguere tra una cosa che mi piace da matti e una manifestazione ossessiva. Esempio: Io mi entusiasmo fortemente per tutto ciò che mi piace...anche per piccole cose. E se qualcosa mi colpisce, è possibile che inizi a dedicarmi ad essa con...ossessione! Si, come quando ti innamori di qualcuno e non fai che pensare a quella persona! Attualmente, ad esempio, mi sto interessando alla religione pagana... Desidero sapere il più possibile e non faccio che pensarci, leggere articoli e soprattutto guardare video (adoro srare ad ascoltare gente che parla di ciò che mi piace! Inizio mentre faccio colazione e continuo in ogni minuto libero, fino ad addormentarmi addirittura con la voce della youtuber di turno che parla!). A qualcuno di voi succede questo? Come fate a capire se è una cosa che vi interessa davvero e alla quale volete dedicarvi con serietà e una motivazione forte, oppure è una delle tante meteore che attraversano il cielo di chi si ossessiona momentaneamente per poi passare ad altro? In questo specifico caso, a me dispiacerebbe veder scemare il mio interesse tra qualche mese o settimana, perché in questo caso si tratta di qualcosa che permea la vita intera di una persona, le sue abitudini, le sue credenze e visioni del mondo. Il fatto è che la visione del mondo e della Natura che sto ritrovando iniziando a interessarmi della Religione Antica, io la avevo già praticamente da sempre, fa parte di me...quindi in questo, che poi è stato il punto di partenza di questa nuova "ossessione", io riesco a vedere una autenticità che dovrebbe essere al sicuro dalla fugacità di un interesse ossessivo passeggero, eppure l'impulso continuo a dedicare quasi ogni pensiero e momento libero ad esso, fino ad averne anche la nausea a volte, mi intristisce preventivamente...mi fa sospettare e temere che presto anche questo fuoco si spegnerà e io passerò dalla grande gioia ed entisiasmo che provo adesso a sentirmi di nuovo sola e senza casa. Forse se riuscissi a rendere meno compulsivo il mio approccio a questo interesse, potrei renderlo più stabile e duraturo nel tempo (si tratta pur sempre della scelta di dedicarsi a un particolare culto, che senso avrebbe metterlo da parte tra qualche tempo?)? Oppure esso è destinato all'oblio, insieme a tutti gli altri, anche se dentro di me io so che si tratta di tematiche e pratiche che sento fortemente da sempre? Come faccio, appunto, a distinguere questi aspetti e gestire così meglio, anche dal punto di vista emotivo, l'instabilità che tutto ciò mi provoca ogni volta? Se, infatti, una cosa mi interessa a tal punto da farmi dedicare ad essa con tante energie e da non pensare ad altro, io mi sento compenetrata da questa cosa, mi immergo e mi identifico. Così accade che, quando l'interesse svanisce (e spero che stavolta non accada), è come se si sgretolasse un pochino, per l'ennesima volta, la mia identità. Mi chiedo: se quella grande passione, fortissima ed entusiasmante, che mi sembrava sarebbe durata per sempre, dopo qualche tempo piu o meno lungo, si estingue così, io chi sono? Di cosa sono fatta? Cosa c'è di stabile e permanente in me? Non so se sono stata capace di spiegarmi, ma mi piacerebbe sapere se qualcuno vive le stesse sensazioni e ha trovato un modo per conviverci senza perdere il senso della propria identità. Se anche a voi sembra di non sapere bene come considerare alcune nuove passioni che comportano anche cambiamenti notevoli nelle vostre abitudini e che, quindi, in teoria, "normalmente", non dovrebbero essere così passeggere (scegliere di dedicarsi a un culto religioso non è proprio uguale a iniziare a giocare a tennis!). Grazie a chiunque avrà letto tutto e vorrà o potrà rispondermi. |