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> Disturbo Schizoide Di Personalità, come lo vivete?
 
Rick91
Inviato il: Martedì, 07-Ott-2014, 01:25
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So che può sembrare un assurdo starne qui a parlare, e sinceramente faccio fatica a trovare le parole giuste anche solo per iniziare questo post, ma sono curioso di sapere se c'è qualche mio "simile" che bazzica in questo forum, e se si, magari scambiare qualche parola virtuale solo per confrontarsi a vicenda su come ce la passiamo;
so che non è facile per noi comunicare, anche se dentro abbiamo un universo parallelo fatto di pensieri più o meno profondi, e so quanto noi teniamo alla nostra privacy, ma in fondo mi sono reso conto che non c'è da temere quando non ci si mette la faccia e si può scrivere liberamente dietro un nick, ovvio che non mi sento nemmeno io di condividere tutto, ma limitarsi a leggere passivamente gli altri (come io stesso tendo a fare) aiuta fino ad un certo punto, cioè fino a dove troviamo le risposte che cercavamo. e se non troviamo risposte alle nostre domande spesso cerchiamo altrove anzichè porre direttamente la domanda, questo lo trovo abbastanza stressante..

Inizio io,
In cosa vi ritrovate o non vi ritrovate nelle varie descrizioni dello schizoide?
personalmente ho trovato molto accurate le descrizioni di Franco Gaspari(quella che mi rappresenta di più) e di Scardovelli(quella sul sito, anche se lui vede tutto abbastanza negativamente), anche se non condivido alcune cose, come la descrizione fisica(da come veniamo descritti sembriamo amebe paralitiche, quando, almeno io, sono perfettamente normale fisicamente), quella del trauma infantile(se mai c'è stato non me lo ricordo, e comunque ho sempre avuto un buon rapporto con la famiglia, anche se abbastanza formale) e quella relativa all'odio profondo(non credo di provare un odio maggiore di chiunque altro, semmai è il contrario, spesso ho difficoltà ad esternare la rabbia). Per quanto riguarda il dsm mi ritrovo in quasi tutti i punti ma solo se prendiamo alla lettera parola per parola quelle frasette, ad esempio se nella nr.7 non ci fosse la parola "dimostra", non mi ci riconoscerei, le emozioni le provo, solo che sono abbastanza "latenti" e in ogni caso sono in difficoltà ad esternarle(o forse non voglio esternarle)..
Non mi ritrovo nell'indifferenza alle critiche-elogi, e all'indifferenza verso il sesso, anche se non lo considero fondamentale.

ho fatto notte, vi saluto per oggi PSICO wink.png

se non vi va di scrivere pubblicamente qui, ci sono sempre i messaggi privati

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diamante351
Inviato il: Martedì, 07-Ott-2014, 16:49
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i-ciao,

non è assurdo per niente il tuo post Rick91...

capisco la fatica e apprezzo il coraggio! PSICO D.gif

Non ho letto i libri di cui parli, e ora non voglio più leggere libri sul mio carattere...

a volte mi irrita quello che dicono, mi sembra che anche gli psicologi ci fraintendano un po'. per carità, non è che noi agevoliamo il loro lavoro... sappiamo essere proprio ermetici, quando ci mettiamo... bisogna dire la verità! PSICO rolleyes.gif

Avevo letto Lowen, "Il tradimento del corpo", mi pare fosse il titolo, e descrive bene

certe cose ma non è lusinghiero a volte, pur essendo stato schizoide lui stesso ...

Soprattutto avevo letto un librino -opuscolo associato a un giornale, erano elencati i

tratti psicologici e fisici di vari "tipi caratteriali" e cavolo, nella descrizione schizoide c'ero quasi riga per riga!

Però io non mi ritrovo nell'arroganza, anzi sono insicura, e pure io non mi ritrovo assolutamente nell'indifferenza al

giudizio altrui, che forse avevo prima, ora invece sono vulnerabilissima.

invece...
Io sì, sono una specie di ameba fisicamente... PSICO wink.png Nel senso che ho le articolazioni ipermobili e questo mi sta dando un sacco di problemi come infiammazioni è un disastro totale. Inoltre tengo le spalle alzate e chiuse per difesa e mi sono presa una tendinite cronica, a volte mi fa male scrivere al computer per questo se a volte nn risponderò non far caso....

Io devo confermarti purtroppo, per me, sia il trauma che l'odio congelato...

il trauma non lo ricordavo, lo avevo rimosso. Poi un giorno un tipo che mi piaceva mi ha più o meno costretta a fare meditazione... io mi sentivo a disagio a stare con le sensazioni, e non con i pensieri e fantasticherie.... però proseguivo per il tipo... e un bel giorno... puff!!!

Scaturito da una lite con mio padre etc + meditazione seguente, è saltato su un trauma con fiocchi e contro-fiocchi.... cavolo, se c'era!!

Non ti voglio spaventare, eh, parlo per me... però, io non ricordavo niente di prima dei miei tre anni di età e purtoppo, lo saprai, il nostro carattere si forma in fase orale. Le parole non ci sono ancora molto in quell'età e anche per quello mi era difficile ricordare, noi stiamo più nella testa che nel corpo.

Questo metodo non so se consigliartelo, per me è stato un po' scioccante...meglio la psicoterapia, se vuoi... è più dolce.

Insieme al trauma è esplosa la rabbia. Ho iniziato un percorso di psicoterapia bioenergetica ora e, beh... una delle prime volte, pensavo che lo psicologo facesse finta solo di tenerci a me e non fosse vero (vedi alla voce diffidenza...). Così mi ha fatto fare un esercizio psico-fisico per scaricare la rabbia e ne ho sputata fuori un bel po'.

Che tu faccia fatica a esternare la rabbia, non vuol dire che tu non ce l'abbia, anch'io sono sempre gentile con tutti nella vita quotidiana, ma essenzialmente è perché ho paura che la mia rabbia non sia legittima, o che io poi sia rifiutata come persona in toto e di trovarmi ancor più sola, o anche di essere aggredita violentemente...

così entro in un corto-circuito, sospeso fra rabbia e paura, mi controllo, non so che fare, ho troppe emozioni contraddittorie, desiderio di vicinanza-lontananza, rabbia-affetto-paura-odio-amore, tutto mescolato insieme... quale esprimere? E alla fine ci passi pure da freddo glaciale!

Un aspetto poi che sto capendo ora, e che a me ostacola nell'esprimere le emozioni, è che noi in generale siamo intuitivi sulle persone... almeno io lo sono. Mi aspetto che gli altri mi capiscano OLTRE la mia chiusura, come io faccio, o credo di fare, con loro. Questo è un altro motivo, oltre alla paura, che mi porta a non esprimere le emozioni. Solo ora mi sto rendendo conto che molte persone niente, non ci arrivano proprio, non è mala fede o cattiveria... credo che a volte noi ci attendiamo un po' una comunicazione telepatica, tipo gatti....

Poi ci sono le cose che MI PIACCIONO di noi: la creatività, il saper "captare" gli altri, il pretendere la sincerità, la profondità... sono cose belle. A volte penso che non vorrei cambiare, se questo vuol dire perdere questi aspetti e diventare davvero più corazzati, insensibili, non recettivi. Noi sembriamo così, forse, ma entrambi sappiamo bene credo che abbiamo un ricco mondo interiore... invece ci sono persone che SEMBRANO calorose, ma girato l'angolo, di te se ne stra-fregano, oppure un colpo che per te sarebbe mortale lo percepiscono come una puntura di zanzara... io non voglio diventare così, sinceramente.

ora chiudo, collega! Ciao ciao! Spero di esserti stata utile PSICO smile.gif


--------------------
So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

(Friedrich Schiller)
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Rick91
Inviato il: Martedì, 07-Ott-2014, 19:11
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ciao diamante PSICO wink.png

ricambio l'apprezzamento, anche tu sei coraggiosa! PSICO smile.gif

QUOTE
a volte mi irrita quello che dicono, mi sembra che anche gli psicologi ci fraintendano un po'. per carità, non è che noi agevoliamo il loro lavoro... sappiamo essere proprio ermetici, quando ci mettiamo... bisogna dire la verità!


eh si, in effetti credo proprio che siamo degli ossi duri da interpretare PSICO D.gif

QUOTE
Avevo letto Lowen, "Il tradimento del corpo"


interessante, credo che approfondirò su questo libro che non conosco; quelli che citavo sono articoli trovati in internet, GAspari mi sembra tratti la bioenergetica, anche se non ne so molto a riguardo..

QUOTE
Però io non mi ritrovo nell'arroganza, anzi sono insicura, e pure io non mi ritrovo assolutamente nell'indifferenza al giudizio altrui, che forse avevo prima, ora invece sono vulnerabilissima.


Nemmeno io mi ritrovo nell'arroganza, al massimo mi considero testardo in qualche occasione, ma comunque mai nell'arroganza. Sono sempre stato molto insicuro anche io nella mia infanzia/adolescenza, vedevo sempre tutto grigio, non mi schieravo mai con nessuno, e anche adesso tendo ad essere sempre abbastanza "neutrale", però sto scoprendo nuovi punti di vista anche grazie alla filosofia e credo che mi aiuteranno a definirmi meglio..

Per quanto riguarda la critica la sento molto se mi viene fatta da persone a me vicine o persone che stimo, se invece me la fanno dei personaggi qualunque o antipatici allora non me la prendo più di tanto..
in ogni caso mi da stra fastidio se me la fanno in pubblico, proprio non lo sopporto di essere messo al centro dell'attenzione per qualsiasi motivo

QUOTE
Io sì, sono una specie di ameba fisicamente... Nel senso che ho le articolazioni ipermobili e questo mi sta dando un sacco di problemi come infiammazioni è un disastro totale.


mi dispiace, la sofferenza fisica è una fra le cose peggiori della vita. da piccolo ricordo che anche io riuscivo a fare cose impossibili con le articolazioni, adesso molto meno, ma per fortuna non mi hanno mai fatto soffrire.

QUOTE
Io devo confermarti purtroppo, per me, sia il trauma che l'odio congelato...


caspita, mi dispiace per te qualunque cosa ti sia capitata, e a questo punto non so se mi farebbe bene indagare oltre nel mio passato, se poi mi facesse soffrire credo sarebbe peggio..
La rabbia profonda la provo in pochi momenti per fortuna, ma la tengo sempre dentro, mi è impossibile esternarla non so come mai, forse perchè trovo inutile farlo, o perchè penso invece di reagire, boh.. di solito non me ne faccio un problema, tranne quando ho palesemente ragione e vengo sopraffatto dall'altro, in quel caso soffro come un cane per ovvi motivi...

QUOTE
così entro in un corto-circuito, sospeso fra rabbia e paura, mi controllo, non so che fare, ho troppe emozioni contraddittorie, desiderio di vicinanza-lontananza, rabbia-affetto-paura-odio-amore, tutto mescolato insieme... quale esprimere? E alla fine ci passi pure da freddo glaciale!


ti capisco, sopratutto per il conflitto vicinanza-lontananza, credo sia questo che mi inibisce nei rapporti di amicizia-amore; il fatto di essere amici e allo stesso tempo di reclamare i propri spazi, questo la gente non lo capisce, non può capirlo, se un amico non ti sente per qualche settimana pensa che sei morto o che gli sei antipatico, quando io trovo normale sentirsi anche moooolto meno spesso.

QUOTE
Un aspetto poi che sto capendo ora, e che a me ostacola nell'esprimere le emozioni, è che noi in generale siamo intuitivi sulle persone... almeno io lo sono. Mi aspetto che gli altri mi capiscano OLTRE la mia chiusura, come io faccio, o credo di fare, con loro. Questo è un altro motivo, oltre alla paura, che mi porta a non esprimere le emozioni. Solo ora mi sto rendendo conto che molte persone niente, non ci arrivano proprio, non è mala fede o cattiveria... credo che a volte noi ci attendiamo un po' una comunicazione telepatica, tipo gatti....


ci leggiamo nel pensiero PSICO D.gif è che non tutti sono sensibili come noi. sarebbe bello se le persone si capissero solo con uno sguardo o un abbraccio, le parole non dovrebbero servire..

QUOTE
Poi ci sono le cose che MI PIACCIONO di noi: la creatività, il saper "captare" gli altri, il pretendere la sincerità, la profondità... sono cose belle.


sono il nostro piatto forte! PSICO-green.gif io devo dire che non "capto" tutti bene allo stesso modo, alcune persone sembrano indecifrabili, però riconosco che le mie doti più grandi sono la creatività/ingegno, la sete di conoscenza, e la profondità, di questo sono fiero.

QUOTE
A volte penso che non vorrei cambiare, se questo vuol dire perdere questi aspetti e diventare davvero più corazzati, insensibili, non recettivi. Noi sembriamo così, forse, ma entrambi sappiamo bene credo che abbiamo un ricco mondo interiore... invece ci sono persone che SEMBRANO calorose, ma girato l'angolo, di te se ne stra-fregano, oppure un colpo che per te sarebbe mortale lo percepiscono come una puntura di zanzara... io non voglio diventare così, sinceramente.


condivido tutto, nemmeno io voglio diventare "normale", e sinceramente credo non sia necessario, basterebbe tentare di "limare" i nostri aspetti più invalidanti o che ci causano sofferenza, anche se a parole sono capaci tutti.. in ogni caso non è una cosa immediata, anche volendolo ci scontra sempre con la parte sensibile che tira il freno a mano..

Mi ha fatto molto piacere fare la tua conoscenza e condividere questi aspetti della nostra vita, non è facile "trovarsi" fra di noi ed avere una testimonianza diretta, anche perchè ovviamente non siamo tutti uguali come ci descrivono i "dottori" PSICO smile.gif

ciao ciao,
a presto, se lo vorrai PSICO wink.png




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diamante351
Inviato il: Mercoledì, 08-Ott-2014, 17:43
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Psico Amico
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Ciao Rick,

sono contenta anch'io di aver parlato, è la prima volta che parlo con un altro schizoide, sì, è difficile parlare anche fra noi... siamo troppo chiusi... e anche un po' fifoni eh, per dirla tutta! Almeno io...

Quando e se vuoi rispondere:

qual è la cosa che soffri di più e che quindi vorresti cambiare?

Io LA PAURA. Cioè ho sempre paura di tutto, ma non si puo' vivere a 'sto modo... anche perchè i giorni scivolano via e la vita ti scappa fra le mani... leggiti "Le notti bianche", se non l'hai letto... io nel protagonista mi sono ritrovata moltissimo!

A volte vado dalla gente convintissima di legare, quando qualcuno mi è simpatico lo guardo bene negli occhi, gli sorrido, gli stringo la mano (io cerco sempre di evitare di toccare le mani agli altri, non agli amici, dico, ma agli estranei, ad esempio quando compri qualcosa e ti danno il resto... ho sempre le mani fredde, il che è tipico, e mi mette a disagio che gli altri lo sentano e poi il contatto fisico con estranei... boh, mi mette a disagio)... insomma mi apro... allora succede che gli altri percepiscono che mi apro, e subito cominciano ad avvicinarsi in modo per me inverosimile!!!! e mi blocco all'improvviso, penso di non sapere più fermare la persona.... dico "oddio ora mi arriva addosso"... allora quella mi guarda male e se ne va, di solito.

QUOTE
il fatto di essere amici e allo stesso tempo di reclamare i propri spazi, questo la gente non lo capisce, non può capirlo, se un amico non ti sente per qualche settimana pensa che sei morto o che gli sei antipatico, quando io trovo normale sentirsi anche moooolto meno spesso.


In questo mi trovo meno, perché ho anche un trauma da abbandono essendo che non ho più visto mio papà da dopo i due anni (i miei sono divorziati), a volte mi prende il panico, io a volte ho pensato male pure io di alcuni amici che erano spariti... In realtà la maggioranza degli amici li tengo più lontani io, ma c'è un'amica, che è la mia migliore amica, ma che a volte mi fa arrabbiare, anche perché oltre alla distanza temporale, dice frasi del tipo "io poi quando troverò un ragazzo degli amici me ne fregherò" o simili... Io non credo che lei in realtà lo farebbe, ma insomma io mi metto sulla difensiva! e poi mi ha mollato in momenti in cui sapeva che stavo malissimo...

Anche con mia mamma, che credo sia un po' schizoide pure lei, a volte sento il gelo. Dipende da come uno si auto-regola in realtà....con altri schizoidi mi trovo benissimo... l'importante è la sincerità con se stessi.. ma lei RIFIUTA di stare a contatto con certe emozioni che non riesce a reggere, ma così a volte mi fa del male... in fondo è mia madre....e uno con un genitore vorrebbe più calore.... ricordo che da adolescente ho passato qualche pomeriggio a piangere attaccata a un termosifone, per sentire un po' di calore... pensavo "è come fossi orfana" e amenità simili... ora non voglio andare nel patetico, ma ecco è per dire che io non vorrei far star male la gente perché non riesco a reggere certe emozioni...

ma forse è inevitabile.... PSICO sad.gif

poi volevo chiederti, fra le varie cose: a te capita di sentire parti del corpo un po' dissociate?

Io sento la metà destra del corpo e quella sinistra come diverse e disunite.
Ora va meglio, con la terapia, ma la destra mi sembra ancora più piccola della sinistra... anzi un pochino lo è anche, non che io sia un mostro, eh, ma una volta un'omeopata mi ha fatto un esame dell'iride e me lo ha confermato...
Quand'ero molto piccola (avrò avuto sui quattro anni), se mi giravo su un lato del corpo per dormire, facevo sempre incubi da quel lato, dall'altro no... avevo imparato addirittura a "cambiare canale" nel sonno, come fosse una tv... cambiavo lato e cambiava il "film"... mah, sto messa bene...

Basta così, spero di non essere sembrata troppo

PSICO pazzo.gif

ora mi viene paura che mi sono messa troppo in gioco, ma basta, mi lancio e lascio il post!
blush.gif



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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

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Rick91
Inviato il: Giovedì, 09-Ott-2014, 00:41
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ciao diamante, disponibilissimo a rispondere, dopo tutto quello che hai detto mi sento in dovere (positivamente) di risponderti PSICO D.gif

QUOTE
qual è la cosa che soffri di più e che quindi vorresti cambiare?


Probabilmente la capacità di gestire le interazioni sociali informali, per dire un esempio, non ho nessun problema ad andare ad un colloquio di lavoro o fare compere in un negozio(formale), ma trovo difficile magari fare un complimento ad una persona o comunque dare una risposta "normale" ad una domanda che sottointende una risposta emotiva.. mi sono incasinato un pò con le parole, ma voglio dire che posso apparire goffo(quando provo a spiegarmi, e di lì nasce l'imbarazzo) o freddo (quando non do una risposta emotiva, cioè quasi sempre)..

non lo so, forse anche io sono vittima della paura, io preferisco chiamarlo IMBARAZZO, temere situazioni imbarazzanti, essere messo al centro dell'attenzione, essere "costretto" a dire cose di me che non voglio dire, tipico degli invadenti(che per non fare scena muta ti costringono a mentire e questo mi fa soffrire da matti, non mi va di passare per un falso!), temere di aprirsi troppo e mostrare i punti deboli,

temere di essere giudicato per le proprie opinioni, temere di apparire insensibile o cinico(quando invece sono le persone ad aver paura della verità e della sincerità).. queste sono situazioni che evito come la peste e che mi fanno soffrire se succedono, ma evitando il contatto sociale informale evito anche il problema.

Questo potrebbe sembrare più un comportamento da evitante, se non fosse che sento raramente il bisogno di relazionarmi con gli altri, e quindi soffro anche di meno;
ma è comunque una parte di me che considero da migliorare.

Grazie per il suggerimento del libro, ho letto la trama e già mi ha "preso" PSICO dribble.gif


QUOTE
poi volevo chiederti, fra le varie cose: a te capita di sentire parti del corpo un po' dissociate?


Questo devo dire di no, anzi credo di avere un controllo molto forte sul corpo, conosco i miei limiti e sono sempre più convinto che la mente e il corpo sono strettamente collegati, ad esempio ho scoperto che alcol e nicotina non hanno nessun effetto di dipendenza su di me, nemmeno a livello di stimolo (so che sembrerà strano ma è la verità), e devo dire che mi fa stare bene il fatto di sapere di essere superiore a queste cose così materiali.
Una cosa del mio corpo che invece non controllo (e mi da fastidio) è l'arrossire in certe situazioni, o sentire il nodo alla gola in altre; ecco queste cose mi piacerebbe veramente riuscire a frenarle.

Ho un forte controllo sulla volontà, so cosa posso ottenere o no, per questo è raro che mi faccia illusioni, so distinguere bene l'ideale dal reale, questo l'ho sviluppato in questi ultimi anni (la razionalità intendo), da adolescente ero più un sognatore ad occhi aperti e a volte rimpiango quei tempi..
il mio problema non è tanto sapere se riesco a fare una cosa, è più il sapere cosa voglio veramente..

ah per quanto riguarda i sogni anche io riesco più o meno a controllarli, o meglio riesco a sognare se voglio farlo, ma non sono in grado di decidere quale "canale" guardare, ne di cambiarlo..

Semmai la dissociazione che sento è più a livello del pensiero, è un pò come se per ogni informazione che la mia mente riceve ci fosse un assemblea generale nella mia testa, c'è chi la pensa in un modo, chi all'opposto, chi è impulsivo, chi è ragionevole, chi è individualista, chi è emotivo, e se alla fine questi "io" arrivano ad un'opinione condivisa allora mi sento sicuro dell'opinione che mi sono fatto, altrimenti resto nell'incertezza.. sarà per questo che non sono impulsivo e ci metto un pò di tempo per decidermi su qualsiasi argomento.. Doh!.gif


ho fatto notte anche sta sera PSICO D.gif
magari continuo domani

ciao!


sono ancora qua PSICO wink.png modifico da qui il messaggio per mantenere attaccato il discorso che facevo ieri sera.

Mi sono venuti in mente degli esempi che mi sono successi riguardo alla paura/ansia, che riassumono bene il mio modo di provarla in certe situazioni anche abbastanza paradossali.
Ad esempio non ho nessun problema ad affrontare una parete di una montagna(usando la corda), e non sono più di tanto intimorito, tuttavia quando arrivo in cima e trovo magari delle ragazze particolarmente espansive allora li mi preoccupo già di più..

oppure, altra situazione paradossale che mi è capitata quest'estate: parto per una dieci giorni di trekking in Norvegia in solitaria, tenda, sacco a pelo e poche altre cose, pernottamento sempre nei boschi e sempre da solo, a volte a qualche decina di chilometri dal paese più vicino, nessun problema di paura o solitudine, anzi mi è piaciuto tantissimo e lo rifarei anche domani.

unico problema il rientro: come ritorno in Italia sono già preoccupato di essere "invaso", tutti mi bombardano di domande, si complimentano, spargono la voce in giro.. e poi le classiche domande "da solo? come hai fatto? non era meglio se andavi con qualcuno? La prossima volta non andare da solo, è pericoloso".. ecco ste domande (perfettamente lecite) mi danno abbastanza fastidio, per il semplice fatto che non mi va di stare lì a spiegare perchè sono così "solitario" o perchè mi va di fare certe cose. Nessun problema a dire quello che ho visto, ma non chiedetemi quello che ho provato dentro di me, non mi và!
E comunque alla fine faccio sempre di testa mia PSICO-green.gif

ti volevo chiedere, quand'è il momento che senti più forti e libere, le emozioni dentro di te?

a me succede con la musica, il cinema o la lettura. anche con le persone a volte le sento forti, ma praticamente mai libere..


Spero di non averti annoiato con tutte ste storie PSICO D.gif
ciao PSICO smile.gif


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diamante351
Inviato il: Giovedì, 09-Ott-2014, 16:33
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No no non mi hai annoiato anzi è estremamente interessante quello che dici.... grazie della risposta e gentilezza! PSICO D.gif

QUOTE
quand'è il momento che senti più forti e libere, le emozioni dentro di te?


Difficile rispondere... a volte partono da sole... ci dev'essere un pulsante on-off dentro di me che fa quel che vuole... PSICO rolleyes.gif

ci sono momenti (rari) in cui sono "ispirata" e con le persone di fiducia riesco a parlare fluidamente di quello che ho dentro, sento il corpo più caldo e sciolto e mi apro, ma mi succede come ai fiori, che aprono i petali da soli, a un certo punto, mica lo decidono loro... ma io credo che a un qualche livello inconscio io "capti" particolari vibrazioni dall'altra persona, o che il momento è propizio... in genere capita se l'altro è mooolto calmo, se non è invadente, se non c'è fretta (è la cosa più difficile, con la fretta), se sento che è sincero, non manipolativo, pronto ad accogliere quel che esce da me DAVVERO, se mi nasce una qualche identificazione con lui per qualche motivo, e se io stessa sono "connessa" con me stessa, perché a volte sono proprio scollegata e completamente dimentica di avere un corpo e dei miei bisogni...

insomma un miliardo di "se" che fanno sì che una volta su mille io mi apra, ma a volte accade...

Da soli comunque è mooolto più facile, concordo... quando guardo i film, alla fine uno su due mi metto a piangere, pure in quelli scemissimi in cui c'è il finale strappalacrime apposta... il mio fidanzato inizia a fissarmi in 'ste situazioni allora io cerco di trattenere, annodo la gola, blocco il respiro perchè mi vergogno da morire, ma non c'è niente da fare... lui dice ti dice "guardo perchè mi piace che piangi" e io figurati, mi vergogno ancora di più.... IMBARAZZO MORTALE...M-O-R-T-A-L-E.... non parliamo di qualche volta che mi è capitato al cinema!

Ora che ci penso, una cosa molto caratteristica è che le sento forti e libere nei miei mondi paralleli inesistenti, durante qualunque attività creativa.... a volte (spesso) immagino altre persone, dialoghi, luoghi... o provo a scrivere un racconto o poesia... o altro....e lì sono fortissime e la gente dice che sembrano scritte da un'altra persona, non da me. In realtà è come ci fosse un serbatoio energetico a cui io non ho libero accesso, ma se ne sta lì in un angolo... con l'immaginazione si sblocca molto, oltre quello che io stessa sarei capace di fare... forse perché se a parlare sono "altri" che in teoria non sono "io", anche se poi lo sono, mi sento più libera....

Anche con la musica mi capita di piangere, sentire la pelle d'oca...

QUOTE
posso apparire goffo(quando provo a spiegarmi, e di lì nasce l'imbarazzo) o freddo (quando non do una risposta emotiva, cioè quasi sempre)..


strano, mi suona familiare.....

QUOTE
non lo so, forse anche io sono vittima della paura, io preferisco chiamarlo IMBARAZZO, temere situazioni imbarazzanti, essere messo al centro dell'attenzione, essere "costretto" a dire cose di me che non voglio dire, tipico degli invadenti(che per non fare scena muta ti costringono a mentire e questo mi fa soffrire da matti, non mi va di passare per un falso!), temere di aprirsi troppo e mostrare i punti deboli,

temere di essere giudicato per le proprie opinioni, temere di apparire insensibile o cinico(quando invece sono le persone ad aver paura della verità e della sincerità).. queste sono situazioni che evito come la peste e che mi fanno soffrire se succedono, ma evitando il contatto sociale informale evito anche il problema.

Questo potrebbe sembrare più un comportamento da evitante, se non fosse che sento raramente il bisogno di relazionarmi con gli altri, e quindi soffro anche di meno


Sottoscrivo parola per parola, sostituendo al tuo imbarazzo la mia paura "PAURA" e "temere di essere giudicato per le proprie opinioni" con "temere di essere giudicato per le proprie EMOZIONI".

Io sulla parte logica mi sento forte, il casino è su quella emotiva... anch'io avevo il dubbio di essere evitante, però sento meno del normale il bisogno di compagnia, anche perché spesso sono così presa dai miei mondi interiori che mi dimentico il fuori... una volta, da ragazzina, a una cena mi hanno detto che parlavo a monosillabi... il fatto è che le loro conversazioni mi annoiavano un po' e mi sono resa conto che per quasi tutto il tempo avevo proseguito con le mie fantasticherie immaginarie...

però secondo me ci vogliono anche un po' troppo tutti uguali, se non fossero esistiti schizoidi l'umanità a mio modesto parere non avrebbe visto nascere un solo romanzo, un solo pezzo di musica... perché ti pare che tipi con i piedi per terra, presi nelle relazioni sociali e senza sensibilità né introspezione, passano anni a scrivere musica o letteratura?

e gli schizofrenici, allora? Ci hanno lasciato i quadri di Van Gogh e di Gauguin... le poesie di Holderlin... i drammi di Ibsen, i romanzi di Lovecraft... le musiche di Schumann e di Mussorgskij... e come dicevo il mio musicista preferito di oggi ha un disturbo schizo-affettivo...

E che cavolo! Un po' più di gratitudine, "normodotati"!!! PSICO lingua.gif

Scusate lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole...

ho un sacco di altre cose da dire (ad esempio, anch'io non ho alcuna tendenza a dipendere da sostanze)... ce le diremo a poco a poco... se no non finisco più...


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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

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Rick91
Inviato il: Venerdì, 10-Ott-2014, 10:55
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eccomi PSICO smile.gif

QUOTE
ci dev'essere un pulsante on-off dentro di me che fa quel che vuole...


conosco il meccanismo, ma nemmeno io riesco a controllarlo, sarebbe una gran cosa poterlo fare PSICO rolleyes.gif

QUOTE
quando guardo i film, alla fine uno su due mi metto a piangere, pure in quelli scemissimi in cui c'è il finale strappalacrime apposta... il mio fidanzato inizia a fissarmi in 'ste situazioni allora io cerco di trattenere, annodo la gola, blocco il respiro perchè mi vergogno da morire, ma non c'è niente da fare... lui dice ti dice "guardo perchè mi piace che piangi" e io figurati, mi vergogno ancora di più.... IMBARAZZO MORTALE...M-O-R-T-A-L-E.... non parliamo di qualche volta che mi è capitato al cinema!


capisco la situazione, tante volte capita anche a me di essere sul punto di piangere e riesco a trattenermi proprio in extermis.. se poi avessi vicino una persona cara credo proprio che sarebbe come hai detto te: imbarazzo mortale. anche se credo sarebbe molto più imbarazzante con un parente o un amico piuttosto che con una fidanzata..
va beh, ho detto un pò troppi "se" PSICO sleep.gif

QUOTE
Ora che ci penso, una cosa molto caratteristica è che le sento forti e libere nei miei mondi paralleli inesistenti, durante qualunque attività creativa


Questo mi succedeva costantemente durante l'adolescenza, dove in pratica mi facevo dei veri e propri "film/trip mentali" nei quali potevo essere e fare tutto quello che volevo, e dove ovviamente ero spigliatissimo a parole con tutti PSICO-asd.gif
devo dire che in questo la scuola è stata molto utile, non so se sarebbe stato lo stesso se non fossi stato obbligato a stare seduto 6 ore al giorno.. PSICO-asd.gif
oggi mi capita meno spesso, è più facile che mi immedesimo in una situazione già esistente o che ho letto, piuttosto che inventarla tutta di sana pianta, comunque il risultato è sempre lo stesso: emozione pura.

QUOTE
forse perché se a parlare sono "altri" che in teoria non sono "io", anche se poi lo sono, mi sento più libera....


Questa frase mi fa molto Pessoa o Pirandello PSICO D.gif

QUOTE
una volta, da ragazzina, a una cena mi hanno detto che parlavo a monosillabi


capitava spesso anche a me.. una cosa che mi succede ancora adesso è quella di sorridere o proprio anche di ridere da solo per qualcosa che penso.. ci credo che poi la gente pensa male PSICO ahah.gif anche se cerco sempre di non farmi vedere

QUOTE
perché ti pare che tipi con i piedi per terra, presi nelle relazioni sociali e senza sensibilità né introspezione, passano anni a scrivere musica o letteratura?


penso che TUTTI gli artisti abbiano avuto perlomeno una parte fortemente introspettiva, se non schizoide, e le opere sono state il mezzo con il quale esternare queste emozioni che volevano esprimere..
spesso quando leggo riesco a immedesimarmi veramente bene con l'autore, sento quasi un'affinità mentale, non so come dire.. credo sia anche questo uno scopo che vuole raggiungere l'artista, mettersi nei suoi panni e vedere il mondo dal suo punto di vista.


scappo che ho un pò di lavori da fare
ciao

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Rick91
Inviato il: Lunedì, 13-Ott-2014, 19:07
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Ho finito adesso di leggere le notti bianche..

Lo sapevo, che certi romanzi sono troppo intensi per me.. PSICO cry.gif

Mi è sembrato di vedermi realmente allo specchio, in una delle mie fantasie più intense e terrificanti:
l'innamoramento e l'abbandono.

Ti ringrazio di cuore per avermelo suggerito, non lo dimenticherò facilmente

ciao PSICO smile.gif
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diamante351
Inviato il: Lunedì, 13-Ott-2014, 20:25
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Ciao, piacere di rileggerti! PSICO D.gif

...Cioè, il libro ti ha depresso o ti è piaciuto o tutte e due?

Beh, ti capisco, Dosto riesce sempre a mettere il dito nella piaga... Io, quando l'ho letto, ho preso coscienza di quanto mi faccio scappare della vita per stare nelle fantasie... Per un po', qualche settimana, forse due mesi, sono diventata più "sociale", o almeno ci ho provato, con grande gioia dello psi...

Sì, ma mi ha aiutato più Dosto di tutti i suoi discorsi!!!

Poi mi è venuta l'infiammazione ai piedi e ciao socialità!... PSICO rolleyes.gif

Dopo "Le notti bianche" ho avuto il colpo di grazia con "Il sosia", ecco lì ho capito che sono proprio

PSICO pazzo.gif PSICO pazzo.gif

... Cioè, io che il protagonista fosse pazzo non l'avevo proprio capito... l'avevano capito tutti tranne me... andiamo bene...

Ancora due punti:

- L'assemblea di persone nella testa ce l'ho pure io e metterle d'accordo è impossibile o quasi, infatti quando devo prendere una decisione qualunque vado in paranoia...

- Giusto per farti anch'io una domanda "invadente" sul tuo viaggio in Norvegia... PSICO-green.gif
No no, io capisco la bellezza di un viaggio da soli in mezzo alla natura, figurati se non lo capisco... PSICO wink.png

...ma... non avevi freddo a dormire nei boschi in Norvegia? blink.gif

Ok, se vuoi ti puoi avvalere della facoltà di non rispondere...

Ciao!


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So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.

Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

(Eugenio Montale)


In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno.

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Rick91
Inviato il: Lunedì, 13-Ott-2014, 23:23
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QUOTE
...Cioè, il libro ti ha depresso o ti è piaciuto o tutte e due?


tutte e due, è quella sensazione inspiegabile che Leopardi aveva colto bene con il suo "dolce naufragar"...
lo so che sono fatto così, e puntualmente ad ogni film-romanzo- che sia, mi avvicino quasi facendo finta di niente, poi lo vedo-leggo e rimango sospeso fra il sogno e la realtà, mi sento triste e allo stesso tempo VIVO come poche volte mi capita nella quotidianità.. è il momento dove mi sento più emotivamente coinvolto blush.gif


QUOTE
Io, quando l'ho letto, ho preso coscienza di quanto mi faccio scappare della vita per stare nelle fantasie...


è da qui che deriva la mia tristezza, da una semplice presa di coscienza di quella che è la mia realtà sociale..


QUOTE
Sì, ma mi ha aiutato più Dosto di tutti i suoi discorsi!!!


Ti capisco, succede costantemente anche me con svariati personaggi storici.. il più strano forse è pirandello, che nei suoi psicodrammi mi ha incasinato parecchio PSICO-asd.gif però mi è servito eccome per capirmi..


QUOTE
Dopo "Le notti bianche" ho avuto il colpo di grazia con "Il sosia"


Adesso mi hai messo la curiosità mi sa che dovrò rivedere la mia lista delle priorità di lettura PSICO D.gif

Hai mai letto Hesse? o Pessoa?

QUOTE
- Giusto per farti anch'io una domanda "invadente" sul tuo viaggio in Norvegia...  PSICO-green.gif
No no, io capisco la bellezza di un viaggio da soli in mezzo alla natura, figurati se non lo capisco...  PSICO wink.png

...ma... non avevi freddo a dormire nei boschi in Norvegia? blink.gif



non preoccuparti, solo chi non mi capisce minimamente di solito è invadente PSICO wink.png

fa più freddo sulle nostre montagne!
non ho avuto freddo perchè mi sono pianificato (quasi) tutto in anticipo, ho scelto il periodo più "caldo" si fa per dire e sopratutto asciutto, che li da loro cade verso fine maggio. di notte la minima era +15°C quindi vivibilissima se hai le attrezzature giuste.. e ho preso la pioggia solo un giorno, meglio di così non poteva andare, anche perchè ho scoperto (settimane dopo) che la tenda aveva qualche falla PSICO D.gif

una cosa che mi ha colpito positivamente (a differenza di qualsiasi italiano medio PSICO-asd.gif ) è il carattere della gente, sono riservati, di poche parole, rispettosi, (oserei dire schizoidi per certi aspetti PSICO-asd.gif ) però di una grande ospitalità e gentilezza che non ti aspetteresti..
a volte penso di essere nato nel posto sbagliato PSICO rolleyes.gif

la cosa strana e spettacolare allo stesso tempo è stato il ciclo del sole, che tramontava verso le 11 e sorgeva alle 4, praticamente non c'era mai il buio totale..
mi fa ripensare alle notti bianche di Dostoevskij, credo che il titolo si riferisca a questo fenomeno...


ciao ciao PSICO ciao.gif

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diamante351
Inviato il: Lunedì, 13-Ott-2014, 23:43
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Ciao Rick!

Ti becco in diretta, ma stavo andando a nanna...

Hesse mi piace molto, ho letto tanti libri, di Pessoa invece niente... qualcosa all'università forse... ricordo che mi era piaciuto, ma non molto altro...

Il Sosia te l'ho già sputtanato scusa... è che a volte questo scrittore ti fa toccare con mano quanto i tuoi pensieri siano SOLO pensieri, anche se creano tutto un loro mondo virtuale che sembra completamente vero... invece la realtà è al di là... dove, poi? Dove?

Vabbe', non andiamo sul metafisico...

rimaniamo concreti, giusto per "vaccinare" un po' la nostra natura schizoide.... che poi natura non è, perché è un adattamento...

C'è una vita CONCRETA che puo' essere molto bella, o almeno molto arricchente là fuori, ad avere solo il coraggio di gettarcisi... o a riuscire a stare nel presente...
io non ci riesco quasi mai, sono sempre nei pensieri, ma qualche volta che riesco vengo invasa da una tale gioia... di essere qui... mi viene il senso della vita, che è qualcosa che non sento spesso...

Però hai ragione anche fra noi schizo siamo diversi, tu sei messo meglio di me per certe cose, esempio i colloqui di lavoro (a me fanno paura) o la resistenza fisica... bene per te! Io forse mi sento un po' più a mio agio in certe situazioni sentimentali (se ho già confidenza), ma forse è anche tendenza di genere maschile e femminile...

ora vado a nanna, ciao! Piacere della chiacchierata (chiedevo della norvegia perché io sono molto freddolosa e dovrebbe essere un nostro tratto tipico!)

PSICO ciao.gif PSICO ciao.gif


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Rick91
Inviato il: Martedì, 14-Ott-2014, 16:08
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ciao diamante PSICO smile.gif

QUOTE
C'è una vita CONCRETA che puo' essere molto bella, o almeno molto arricchente là fuori, ad avere solo il coraggio di gettarcisi... o a riuscire a stare nel presente...
io non ci riesco quasi mai, sono sempre nei pensieri, ma qualche volta che riesco vengo invasa da una tale gioia... di essere qui... mi viene il senso della vita, che è qualcosa che non sento spesso...


succede anche a me, solo che è una sensazione che dura poco, il tempo di realizzare che è tutto un illusione e poi sono daccapo.. infatti è un pò che mi chiedo se valga la pena vivere nella verità e nella consapevolezza, perchè a volte è veramente pesante da sopportare..
però alla fine resto sempre della mia idea, non potrei mai tornare indietro (neanche volendolo), si può solo andare avanti e cercare di superare certi concetti..

cos'è in fondo la felicità se non una gigantesca illusione? questo è l'unico vantaggio di chi non si pone troppe domande, illudersi inconsapevolmente e sperare che nella vita gli vada sempre bene.. per poi inevitabilmente soffrire quando qualcosa va storto (vedi la crisi economica, gli amori che finiscono, le calamità naturali, ecc..)

da questo punto di vista, la mia personalità è allo stesso tempo la mia virtù e la mia condanna: virtù perchè riesco ad avere una visione oggettiva del mondo, e se non mi piace riesco sempre a rifugiarmi nella fantasia(pur rimanendo pienamente cosciente della realtà); condanna perchè faccio fatica a partecipare alla grande illusione collettiva(sia nel bene che nel male) che è la vita attuale..

va beh, adesso sto scendendo troppo nel filosofico...


QUOTE
Però hai ragione anche fra noi schizo siamo diversi, tu sei messo meglio di me per certe cose, esempio i colloqui di lavoro (a me fanno paura) o la resistenza fisica... bene per te! Io forse mi sento un po' più a mio agio in certe situazioni sentimentali (se ho già confidenza), ma forse è anche tendenza di genere maschile e femminile...


penso di si, probabilmente per una donna è più pesante questa situazione perchè è più vulnerabile in tutti i sensi. mentre per un ragazzo potrebbe essere difficile più che altro la parte emotivo-relazionale, ma forse sto generalizzando troppo unsure.gif

ah per il freddo mi sembra di essere abbastanza normale, strano PSICO-asd.gif
però la sensazione impagabile è stare davanti al camino in inverno, magari dopo essere stati all'aperto.. è più piacevole dell'aria condizionata in estate..


ciao PSICO smile.gif
PSICO ciao.gif

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diamante351
Inviato il: Sabato, 18-Ott-2014, 14:48
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Ciao Rick,

eccomi! PSICO D.gif

Ho letto come ci descrive il dsm, a me non piace tanto, come non mi piacciono alcune descrizioni del carattere schizofrenico, pure se non è il nostro, che avevo letto sul sito di alcuni psichiatri.
Quello che dicono è rispondente al vero per un osservatore esterno, ma si percepisce chiaramente che non c'è stato alcuno sforzo per vedere la persona dall'interno.
Forse è difficile per caratteri molto chiusi, come credo siano tutti gli "schizo-qualcosa", però credo anche che alla base ci sia la paura di identificarsi, immedesimarsi... Per capire qualcuno dall'interno, qualunque carattere egli abbia, devi lasciar stare le barriere e "diventare" quel qualcuno, almeno per qualche minuto, sentire quasi fisicamente quello che prova e osservare l'ingranaggio dei suoi pensieri...
Quando avverto che questo non viene fatto, tanto più da psicologi/psichiatri, mi dà immensamente fastidio. Ma forse è solo questione di spazio, in un sunto così breve è difficile.
I libri di psicologia che ho letto, comunque, a onor del vero compivano tutti questo sforzo, anche quel librino/opuscolo che ti dicevo.

Però, per la verità devo dirti che credo che caratteri come i nostri non riscuotano un gran successo sociale, e ciò mi fa soffrire (perché il giudizio degli altri non mi è indifferente... PSICO wink.png).
I caratteri dominanti, manipolatori, narcisisti o psicopatici sono quasi glorificati, invece noi... bah, il mondo è ben bizzarro...

Non sono d'accordo con te (scusa...) sulla felicità. Se è vero che è effimera, allora anche il dolore lo è. PSICO smile.gif La vita è un'alternanza di prendere e lasciare, perdere e ottenere...
Forse (scusa la franchezza) pensi questo perché hai paura di lasciarti andare alla gioia, per poi essere ferito in seguito PSICO smile.gif ...Anch'io ero un po' così... poi ho capito che quando ci si chiude alla felicità, non s'impedisce l'arrivo del dolore.
Arriva lo stesso, eccome se arriva!
Cioè, non vivere la vita appieno non impedirà che arrivi la morte, e che ne avremo un gran terrore e dolore, anzi, forse anche di più. Qui sono un po' d'accordo con Terra-Terra, per vivere del tutto bisogna avere il coraggio di "morire"... cioè di rischiare, lasciarsi andare... Può essere doloroso, non lo nego, ma credo che per quel che uno si sente, ne valga la pena...

Cambiando tema, mi hai fatto venir voglia di andare in Norvegia, caro "collega"! PSICO D.gif

Ciao ciao

PS

L'altro ieri, dopo 2 ANNI 2 di terapia, ho trovato il coraggio di abbracciare il mio psicologo in un momento di particolare intensità emotiva da parte mia, mentre lui era molto empatico... Non è che sia un gesto straordinario, perché in bioenergetica si usa anche il corpo, per esprimersi.
Però io, sebbene anche molte altre volte ne avessi avvertito l'esigenza, ovviamente avevo sempre fatto prevalere il modello "ghiacciolo" (all'esterno).
Il pover'uomo quasi faceva i saltelli di gioia per il momentaneo disgelo dell'iceberg adamantino...

Eeh, che carattere il nostro! PSICO rolleyes.gif


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Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace.

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Rick91
Inviato il: Domenica, 19-Ott-2014, 00:12
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ciao diamante

è bello risentirti! PSICO D.gif


si, in effetti il dsm è molto "scientifico", ma in fondo è un manuale che deve servire come base per effettuare diagnosi, ovvio che uno psicologo non può limitarsi a vederci così come siamo descritti, sarebbe mooolto più freddo di noi PSICO-asd.gif
Ho letto-visto anche io a riguardo della schizofrenia, e devo dire che mi fa una strana sensazione pensarci, da un lato mi spaventa perchè vorrebbe dire perdere il contatto con la coscienza e con la realtà, dall'altro mi incuriosisce perchè la mia realtà diventa LA REALTA'.. è una cosa strana.. ultimamente ho visto al cinema un ragazzo d'oro, dove il protagonista, tormentato dalla figura di suo padre, scrive un libro capolavoro e perde contemporaneamente la ragione, cosa che lo porta fuori dalla realtà ma anche dal dolore...
questa cosa mi ha colpito molto, mi sono sentito come se quella cosa dovesse succedere nel mio futuro, una cosa inquietante e tangibile allo stesso tempo..

QUOTE
Però, per la verità devo dirti che credo che caratteri come i nostri non riscuotano un gran successo sociale, e ciò mi fa soffrire (perché il giudizio degli altri non mi è indifferente...  PSICO wink.png).
I caratteri dominanti, manipolatori, narcisisti o psicopatici sono quasi glorificati, invece noi... bah, il mondo è ben bizzarro...


purtroppo è vero, ma questo è ciò a cui la società (più o meno)inconsciamente aspira PSICO sad.gif

io sto imparando a dare sempre meno peso al giudizio che gli altri hanno di me, non per tutti gli aspetti della vita, ma almeno per quelli che riguardano la mia persona, il mio pensiero..

sono del parere che noi non siamo tagliati per questa società (che secondo me non è malata, è proprio la sua natura!), dove il successo e la superficialità sono elevati a valori universali, tutto questo mi disgusta e allo stesso tempo mi spinge a cercare nuovi punti di vista, nuovi concetti da scoprire per poi superarli..
in certi momenti mi sento veramente "oltre", ma purtroppo anche questi sono decisamente effimeri..

QUOTE
Non sono d'accordo con te (scusa...) sulla felicità. Se è vero che è effimera, allora anche il dolore lo è. PSICO smile.gif La vita è un'alternanza di prendere e lasciare, perdere e ottenere...


non serve che ti scusi, è sacrosanto avere opinioni diverse PSICO wink.png

si, anche il dolore va e viene come la felicità e come la noia, però anche se non ci si pensa è costantemente presente, è REALE, almeno in me, parlo del dolore esistenziale, cioè della percezione del nulla, del non-senso apparente che è la vita e dell'impossibilità di darsi risposte certe..
finora sono riuscito a sopportare questo peso distraendomi, ma non è questa la soluzione, credo che dovrò approfondire ancora la questione filosofica..

QUOTE
Forse (scusa la franchezza) pensi questo perché hai paura di lasciarti andare alla gioia, per poi essere ferito in seguito


questo è sicuramente vero, almeno nelle situazioni sociali, direi proprio di si.

ma questo conferma quello che penso, cioè che il dolore è reale, mentre la felicità è quasi sempre (splendidamente) illusoria. Perchè si soffre quando si viene feriti? perchè ci si rende consapevoli di quanto stupidi (o inconsapevolmente illusi) siamo stati a cadere in quella situazione..

ma è anche altrettanto ovvio che vivendo si deve accettare il "pacchetto completo" gioie e dolori.. questo almeno in una persona normale..

riguardo alla morte se ne potrebbe parlare per giorni e giorni PSICO D.gif
personalmente non la temo, forse perchè attualmente non ho molto da perdere, e comunque è una cosa a cui non ci si può tirare indietro PSICO-asd.gif tuttavia non è che mi auguro di morire presto, ci mancherebbe PSICO-asd.gif
la mia paura della morte è limitata all'istinto di sopravvivenza..

QUOTE
Cambiando tema, mi hai fatto venir voglia di andare in Norvegia, caro "collega"!


PSICO-green.gif è bellissima, credo che prima o poi ci tornerò..
ah, non ti ho detto l'unica parte negativa: il costo della vita, lì costa TUTTO circa il triplo che da noi... per fortuna che mi piace dormire in tenda!

QUOTE
L'altro ieri, dopo 2 ANNI 2 di terapia, ho trovato il coraggio di abbracciare il mio psicologo in un momento di particolare intensità emotiva da parte mia, mentre lui era molto empatico... Non è che sia un gesto straordinario, perché in bioenergetica si usa anche il corpo, per esprimersi.
Però io, sebbene anche molte altre volte ne avessi avvertito l'esigenza, ovviamente avevo sempre fatto prevalere il modello "ghiacciolo" (all'esterno).
Il pover'uomo quasi faceva i saltelli di gioia per il momentaneo disgelo dell'iceberg adamantino...


Congratulazioni!! PSICO D.gif deve essere stata una grande liberazione!
a volte capita anche a me (nelle mie fantasie) di provare la vicinanza ma anche l'affetto o addirittura l'amore con un abbraccio, e spesso mi sorprendo di quanto profonde e intense siano le emozioni che provo..


ciao!
PSICO ciao.gif

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Donquijote
Inviato il: Martedì, 21-Ott-2014, 17:24
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Salve sono un nuovo iscritto, mi sono registrato proprio perché ho letto questo topic e vedendo che è attivo ho voluto cogliere l' occasione, anche se non so bene cosa chiedervi o dove voglio andare a parare, proverò a vuotare il sacco, chiedo scusa se sarà molto confuso.
Ieri mi sono imbatutto sul disturbo schizoide di personalità e leggendone quanto più potevo ho cominciato seriamente a pensare che io abbia questo disturbo.
Mi ritrovo nella maggior parte dei punti focali che si trovano su wikipedia o negli articoli.
Per esempio, citando i parametri del Dsm IV che prendo da wikipedia:

QUOTE

    1) Il soggetto non prova desiderio o piacere ad avere relazioni strette con altre   persone, inclusa la famiglia
    2) Predilige quasi sempre attività solitarie o che implicano relazioni del tutto superficiali.
    3) Ha poco o nessun interesse in relazioni ed esperienze sessuali reali.
    4) Non prova vero piacere in nessuna o quasi nessuna attività.
    5) Manca di amicizie strette o confidenti oltre ai parenti di primo grado.
    6) Appare emotivamente indifferente a critiche o elogi.
    7) Dimostra “freddezza” emozionale, distacco oppure appiattimento emotivo.


1) Sono io. Con genitori e parenti non ho un buon rapporto, se posso cerco sempre di evitarli. Una relazione stabile e duratura mi piacerebbe averla, solo ipoteticamente però, nella realtà mi rendo conto di come non riuscirei mai a gestire una presenza così intima e vicina, la troverei ingombrante. Quelle poche relazioni che ho avuto erano tutte instabili. Per quanto riguarda gli amici invece, fino a qualche anno fa li ho avuti, poi piano piano sono scappato o sono scappati loro, da me.
2) Mi rispecchio anche qui, molto spesso mi dà noia fare qualcosa con attorno persone con cui ho confidenza o terze persone che ho in comune con qualcuno. Magari però è solo un lieve disturbo evitante.
3) Questo no, devo dire però che è capitato anche avessi le occasioni e invece me ne sono andato. Perché? Non lo so. Ho sempre trovato lì per lì delle scuse ma non ci ho mai riflettuto davvero, anche perché mi vergogno con me stesso di questa cosa.
4) E' un grande forse. Da una parte è vero, dall' altra, se guardo il passato ricordo delle attività che ho fatto con piacere. Ad oggi conduco una non-vita, quindi è anche difficile rispondere alle mancanze di piacere che vivo.
5) Una volta avevo delle amicizie strette, poi come ho detto sopra ho allontanato un po' tutti. Ad oggi non vedo più nessuno come vero amico.
6)Più o meno ho sempre considerato gli elogi come un mettermi pressione per questo li evito o comunque tendo a non apprezzarli mai veramente. Stessa cosa per le critiche, anche se me ne sono state fatte sempre poche quindi dipende dai singoli casi.
7) Questo è uno dei miei problemi principali. Io non mi vedo..Non mi sono descrivere e non so quale atteggiamento recepiscono gli altri. Comincio a sospettare che nonostante io pensi di aprirmi in realtà non lo faccio affatto. E questo rovina i miei rapporti con le persone per tutta una serie di motivi che ora non spiego, ma per questo ci soffro e mi sento frustrato.


Di frasi lette su internet in cui mi sono rispecchiato molto ce ne sono tantissime, senza citarle una per una penso alla resistenza al dolore fisico, la difficoltà al rispondere agli eventi importanti della vita (li ho ciccati quasi tutti), o la difficoltà nell' esprimere rabbia (eppure ne ho tanta, mi è stata diagnosticata tanta rabbia repressa).

Non so cosa pensare, mi ci ritrovo tantissimo e penso che alcune possano spiegare tanti miei modi di fare, però non riesco a vedermici completamente. Mi piacerebbe un vostro parere da chi ha questo disturbo perché è sicuramente più informato di me e per vedere se trova qualche affinità con me o no.
Grazie a tutti


P.s: dimenticavo forse la parte più importante. Vivo perennemente in un mondo di miei fantasie da cui traggo le gratificazioni che nella realtà non ricevo cosicché poi io non abbia grossi stimoli nella vita reale perché tutto sommato ho avuto quello che volevo "là".
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