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> Una Vita Di Doc Raccontata...., (Soprattutto relazione)
 
anonimo25
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 14:22
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Ciao ragazzi....non so se vi ricordate di me e della mia storia, è da tanto che non entrò nel forum anche se a volte ho dato una sbirciatina al forum, molti di quelli che scrivevano quando scrivevo io non ci sono più, e devo dire che uscire dal forum è un ottima scelta, perché alla fine spesso e volentieri ne usciamo più impauriti e dubbiosi di prima....in ogni modo oggi sono qui anche io e per spiegarvi il perché forse è necessario raccontare nuovamente in breve la mia storia, dallesordio del doc ad oggi....lo so forse vedendo la lunghezza del messaggio vi ha già fatto chiudere o leggere distrattamente ma forse ci sono alcune cose da cui potrete trarre insegnamento, quindi indipendentemente che rispondiate o meno vi invito a leggere tutto fino in fondo....

Mi sono fidanzato con la mia ragazza (la chiamerò Loa per motivi di privacy) il 25 giugno 2008 all’età di 15 anni (lei 14), soffro di alopecia e da quando ne avevo 8 sono senza neanche un pelo su tutto il corpo, oggi ne scherzo ed esco da casa senza alcun timore o pensiero riguardo al mio “endicap” ma prima di conoscere la mia ragazza L alopecia mi faceva sentire insicuro, fragile, imperfetto....infatti già a 10 anni mi sono trovato a costruire un look da rapper americano, bandana e cappello, carenino, insomma dovevo nascondermi ma allo stesso tempo apparire interessante per le ragazze...funzionava, infatti ebbi sempre molte fidanzate prima di Loa, anche se queste ragazze le dovevo conquistare con gesti romantici e ribelli, non potevo basare la conquista sulla bellezza avrei perso, allora eccomi pronto a fare striscioni davanti scuola e a fare altri pazzi gesti romantici re adrenalinici che mi davano quelle belle sensazioni adrenaliniche e di incertezza del cacciatore che va a caccia di gnocca insomma....e una volta che le conquistavo? Beh L adrenalina e la gioia di esser iuscito a conquistarle c’era ma c’era anche la paura che potessero scappare e lasciarmi come alla fine accadeva sempre, non ho mai lasciato nessuno prima di Loa, mi lasciavano le ragazze o mi tradivano...a volte mi trovavo a pregare dio affinché mi dasse una ragazza capace di amarmi per sempre come volevo io e come facevo io quando mi invaghivo della bellezza di una. Ma come ho detto nell’estate del 2008 cambiò la mia vita, una ragazza di nome Loa mi scrive (avevamo una amica in comune) e mi dice di avermi visto in foto e di volermi conoscere. Inizialmente io la rifiutai, e si ero invaghito (per me era amore) di Gaia che leggendo il messaggio mi definiva di sua proprietà, ma lo stesso giorno la trovai la sera a baciarsi con un altro....allora li non ci pensai due volte e anche per ripicca a Gaia accettai di conoscere Loa. Lei abitava in un paesino distante dal mio ed essendo estate io tra vacanze al mare e a Milano non ho potuto vederla prima di tre mesi dal primo messaggio, nel frattempo per messaggi ci eravamo fidanzati, lo avevo scelto io, lei era solo intenzionata a divertirsi, era interessata da me da come ero pazzo e divertente, di certo non poteva amarmi visto il fatto che ci sentivamo solo tutto il giorno per telefono e ci eravamo solo visti per foto....fatto sta che io gli dissi non solo ti amo, ma addirittura ti voglio sposare dopo neanche un mese di chiacchierare per cell....lei mi aveva subito dato la certezza che voleva stare con me e soprattutto quello che mi fece muovere verso di lei era il fatto che voleva fare sesso con me (io non avevo mai fatto sesso con nessuna, era la mia prima volta) e poi quando gli dissi che ero senza un pelo addosso mi spiazzò: “non mi importa nulla se non hai capelli e peli addosso” disse. Allora li io gli dissi ti amo, ti voglio sposare....ricordo che ero felice perché avrei fatto sesso e poi lei non considerava L alopecia....ma non davo importanza alla sua bellezza fisica, come neanche lei....in tre mesi prima di vederci abbiamo parlato di tutto, abbiamo confessato ed esposto ogni nostro pregio e difetto, insomma eravamo in sintonia era come se ci conoscessimo da una vita.....arrivò il giorno in cui ci dovevamo vedere, ricordo che ero agitato e gli dicevo di aver paura, paura che lei mi vedesse brutto dal vivo e che quindi non mi amava....io non avevo fatto nulla per conquistarla, non c’è stata la caccia e la conquista e tutte quelle sensazioni che io consideravo amore (e forse ancora oggi) ma al momento non mi toccava questassenza di emozioni forti. Purtroppo il giorno prima di vederci per la prima volta feci un grande errore, uscendo con amici una ragazza che in passato mi piaceva mi dice di voler avere un avventura estiva con me (cavolo tutto inaspettato questo interesse) allora ci baciamo e io sento il cuore a mille, nei Paesi Bassi c’era un chiaro segno che quel bacio mi piaceva (scusate i particolari ma credo che siano importanti), insomma tanta chimica a baciarla....comunque la mattina dopo deciso di incontrare Loa.... quando la vidi era come se la conoscessi da una vita.... la prima cosa che feci molto ingenuamente la baciai, così un bacino al posto di un ciao, come se stessimo insieme già da tanto...invece era un primo appuntamento....poi ci mettemmo in disparte e senza neanche parlare ci siamo baciati per 20 minuti....e lì nacque già qualcosa che faceva presagire un doc da relazione.....”Non sento nulla, niente farfalle nello stomaco, niente lì sotto si muove, nulla di quello che ho provato con quella ragazza ieri...e poi che sapore schifoso è questo?” Insomma ragazzi non mi sentivo preso da quei baci, forse per la mancanza di adrenalina, forse perché con lei sapevo che potevo arrivare subito in seconda base e i baci (che per me erano il massimo che potevo fare con una) erano privi di aspettative, forse perché lei era appena stata dal dentista con sostanze strane e puzzolenti in bocca....io non senti nulla, e la conclusione con il paragone della sera prima con L altra ragazza fu semplice e diretto....Non amo Loa....non ne so no innamorato.....la sera deciso di lasciarla e frequentare la ragazza della sera prima ma Loa piangeva si sentiva tradita e io un mostro allora...deciso di provare a stare con lei, “forse i prossimi baci saranno migliori i e poi con lei posso fare sesso” mi dico....allora mando a cacare L altra ragazza e mi dedico solo a Loa....non mi pesò dire addio alla ragazza che la sera prima mi aveva fatto sentire il cuore a mille anche perché lei voleva solo avere un’avventura estiva e comunque ancora oggi non mi sento di aver detto addio alla donna della mia vita quindi non fu una sofferenza dirgli che volevo solo pensare alla mia fidanzata....
Il tempo passo, passarono sei mesi circa, in cui io non sentivo ancora nulla baciandola e questo mi turbava ma non al punto da lasciarla o far scaturire il doc...in questi sei mesi ci vedevamo poco...poche ore il sabato passate soprattutto a casa (genitori suoi iperprotettivi) sua e a fare sesso, ma parlavamo sempre....io ero fuso al telefono, mattina e sera, parlavamo di tutto non c’erano tabù....questo ci ha reso uno certo dell amore dell altro e uniti....non la sentivo solo quando dormivo e quando mi allenavo a rugby...a scuola ero costantemente in videochiamata o a scrivergli lettere in cui gli raccontavo che ero finalmente felice di aver trovato una ragazza che mi amava davvero, in cui la scongiuravo di non lasciarmi mai... in ogni modo ancora non avevo perso la mia socialità, ero ancora L animatore delle feste....ma ora non ci provavo con le altre perch ero fidanzato....dopo sei mesi però il doc da relazione, che forse si stava già costruendo dal primo bacio dato, si materializzò.....”secondo me non vi lasciate più” disse la mamma di Loa alla figlia con me al telefono che sentivo tutto.....quella frase non lo so mi rimase in testa, forse perché mi mise responsabilità addosso, forse perché ero stressato per la scuola dove andavo male e se avessi preso brutti voti i miei genitori (molto severi e interessati al rendimento) non mi avrebbero permesso di vedere loa, insomma non lo so ma la sera arriva il primo pensiero intrusivo (almeno credo fosse intrusivo ancora oggi non capisco bene): “Oddio io non la amo in realtà, la mamma dice che non ci lasceremo mai ma io in realtà non la amo, vedi non sento nulla quando la bacio non credo di amarla” ero in panico, agitato, angosciato infatti chiamai Loa piangendo e confessai tutto....tutte le mie paure da quel momento erano conosciute anche da Loa....Loa da subito imparò a tranquillizzarmi, credo a darmi rassicurazioni, che ovviamente avevano un effetto temporaneo....arrivai a lasciarla in preda alla confusione e a quel pensiero....dopo due giorni in cui non riuscivo a piangere per averla lasciata, non mi mancava, decisi comunque di ritornare da lei, non so neanche io perché ma ritornai....”voglio provare a stare con te, a vivere giorno per giorno come se fosse L ultimo” insomma ci provammo e ci riuscimmo anche....passarono gli anni e stavamo insieme, scherzavamo, facevamo L amore, sopportavo la sua famiglia che odiavo perché non mi permettevano di uscire con lei e di avere intimità, facevamo progetti sulla vita, sui figli su tutto, arrivammo all’ università a Pisa a studiare insieme scienze agrarie e a convivere con naturalezza e mai nessun e nessun problema di noia di oppressione o di convivenza....eravamo una coppia unità, marito e moglie, complici in tutto anche nello studio, ogni esame preparato insieme con ottimi voti....bello vero???? Beh non proprio....pensate che il doc da relazione, L ansia, L angoscia e la paura erano spariti via negli anni? No ....propio no....anzi, ormai era diventato parte di noi....un mese avevo il doc da relazione (paura di innamorarmi di un altra, paura di capire che la voglio lasciare, paura di non amarla...il tutto basato sul fatto che non sentivo nulla baciandola, che non ero geloso che non mi mancava e che non sentivo la gioia a stare con lei come con le mie ex), un mese di relativo benessere, un mese doc omosessuale (se non sento niente per lei è perché sono gay),un mese relativo benessere, un mese doc aggressivo, un mese relativo benessere, un mese doc relazione e così si riparte.....
Insomma il doc non mi ha mai abbandonato, e forse ha sempre dipinto di nero i momenti belli e i ricordi e i momenti passati con lei, tanto è vero che se mi chiedete ora io sono convinto di non averla mai amata e che stavo con lei solo per paura di lasciarla.....il doc mi ha portato via il rugby (complice anche rottura del crociato) e gli amici....mi sono isolato in Loa per evitare di innamorarmi di altre o di scoprire di essere gay....da premettere che non conoscevo L esistenza del doc, pensavo fossi L unico.....ma nel 2015 il doc omosessuale si fa pesante ed insuperabile....il ciclo di ossessioni si era fossilizzato nel tema omo....Loa stanca di questa vita di sofferenze cerca su internet e scopre il sito di Lucio odisei e il forum.....vi leggo, e scopro migliaia di persone con i miei stessi comportamenti (addirittura tutti i rituali contro la sfortuna che facevo erano spiegati con il disturbo)....insomma avevo capito cosa avevo, avevo capito di essere malato....”mi curerò e staremo bene per tutta la vita insieme” mi ricordo di aver esclamato con eccitazione e grande sollievo....
Decidi dunque di trovare una psicologa adatta ma prima di trovarla passai per alcune pessime, fatto sta che nel 2016 circa trovai una psicologa che non so ebbe un grosso impatto su di me....alla prima seduta già ero convinto di non essere assolutamente gay e da allora il mio doc omo è solo una grassa barzelletta per me....ma proprio dalla prima seduta in cui mi diagnostico il doc, tutta la mia testa e con essa tutta la terapia si concentrò sulla relazione e sul doc da relazione che ormai era rimasto il mio ultimo ostacolo da superare....infatti con questa psicologa (Daniela) sono riuscito a polverizzare ogni compulsioni e ossessione, tranne il doc da relazione, addirittura sono ritornato a giocare a rugby e vedere membri senza avere minima paura di essere gay (ora ho lasciato il rugby per tempo e condizione fisica non favorevoli)....
Insomma ho fatto passi avanti con Daniela, ma anche passi indietro, forse perché mi fidavo molto di lei, forse perché ha impostato la terapia sul soggetto (la relazione) invece che sul meccanismo (il doc), io mi sono ritrovato a peggiorare e a dire: “stavo meglio quando stavo peggio, si, stavo meglio prima di andare da Daniela”
Si infatti amici miei, da Daniela imparai a superare compulsioni e altri doc con cui comunque convivevo e in cui sapevo ritagliarmi attimi di tranquillità, infatti programmavo ancora il futuro con Loa, lottavo per stare meglio con lei....dopo Daniela tutto cambiò, la fiducia riposta nelle sue parole e la mia distorsione delle sue parole probabilmente mi fecero arrivare a non dubitare più ma a credere....i miei pensieri non erano più intrusivi, o almeno non li vedevo così, non vedevo più tutta quest’ansia e paura....inizia a dare spiegazioni valide e ragionevoli al fatto che dovevo lasciare Loa “forse sono insoddisfatto della relazione, vedi con lei non provo nulla e se vedo una bella ragazza vorrei farmela” .....insomma ragazzi sono passato dal lottare per un futuro felice con lei a pensare veramente e credere e avere davvero intenzione di lasciarla....nel frattempo mi sono laureato con lei e ora sono a Torino per la specialistica con lei.....dopo 10 anni di fidanzamento e convivenza mi ritrovo ad essere convinto più che mai, ad essere più che mai certo che voglio lasciarla....non ho ansia, ne paura....certo ho pianto ma non ho intenzione di cambiare idea.....ma ancora non lHo lasciata.....anzi L ho fatto in modo convinto (anche se non come ora) circa un anno fa.....dopo aver visto belle ragazze, ed in un periodo di stress assurdo, in preda a confusione L ho lasciata....lei è tornata a Torino e io a casa ho lottato per non dimenticarla e poi al pensiero di vederla piccola ed indifesa a casa nostra sola ho preso un treno e L ho raggiunta.....quando L ho vista lei non voleva farmi entrare ma poi L ho abbracciata e sapete cosa ho fatto???? “Finalmente aria, finalmente aria” ho esclamato più volte piangendo e stringendola a me....quelle parole sono spuntate fuori da sole quasi in modo liberatorio.....mi diedero tanta carica e anche un po’ di speranza, infatti decisi di andare in cura psichiatrica, ma sono passati mesi e la sensazione anzi la voglia di lasciarla non mi ha mai abbandonato.....oggi sono qui, dopo due mesi in cui ridevo e scherzavo con lei fino a perdere il fiato, dopo due mesi che la abbracciavo e come lei mi dice sempre, gli dimostravo il mio amore, mi ritrovo ad essere più sicuro e convinto di prima di lasciarla....e ripeto ormai L ansia e la paura tipiche del doc non ci sono più da almeno un anno.....e sapete come sono arrivato ad ora???? Beh il pensiero e la voglio e L idea che voglio lasciarla c’è sempre ma È spiccata in modo prepotente perché ho dovuto rifare il contratto di casa con Loa, mi sono dovuto impegnare in un qualcosa di duraturo e questo mi ha spiazzato (credo).....insomma sono arrivato qui oggi che non riesco a studiare e a non preparare le valigie per andare via.......si sono deciso ad andare via....voi cosa mi direste che sto sbagliando tutto???? È così chiaro per voi???? Beh per Loa, una guerriera, una ragazza che mi ha visto cadere sempre in momenti di stress e stare meglio in altri momenti, è tutto stramaledettamente chiaro.....sapete cosa pensa lei di tutto? Di questa vita insieme e di doc? Beh se avete voglia di scoprirlo leggete la lettera che lei mi ha scritto quando L ho lasciata un anno fa circa, lettera che mi ha detto di leggere anche oggi perché per lei non è cambiato nulla, per lei ora io sono più convinto e deciso a lasciarla che mai è solo perché “ogni tua ricaduta amore mio è più grave, perché perdi la forza e la speranza, perché chi vuole lottare per sempre....ma non è la decisione che ti deve importare, ma a come sei arrivato a questa è importante capire” .....
Eccovi la lettera ragazzi, leggetela perché forse a voi vi aiuterà più che a me....alla fine dovrebbe essere la nostra situazione vista con gli occhi di chi vive con noi:



Ciao amore.
Ti scrivo questa lettera perché penso sia importante per avere la possibilità di dire in modo chiaro la mia idea su di noi. Volevo, prima di parlare della nostra attuale situazione, parlarti di noi, della nostra storia, dei momenti passati insieme, delle cose che secondo me ci hanno tenuto uniti e che ci hanno permesso di costruire la nostra vita insieme.
Era il 12/06/2008, in questo giorno io alle prese con la mia testa in cui praticamente volevo solo divertirmi, forse anche un po' troppo, decido di scriverti perché parlando con Gabriella nella mia stanza mi parla di te e di come sei pazzo e simpatico, io decisa e volenterosa di fare pazzie perché anche io in fondo sono così, ti contatto. Ti scrivo, presentandomi, dicendo due cazzate sul mio conto, nessuno potrebbe mai scrivere tutto di sé in un singolo messaggio. Come risposta ricevo un no. Di lì a poco la mia vita continuava ma la sera stessa (o forse la sera dopo non ricordo) mi scrivi. Tutte e due sappiamo cosa è successo Gaia ti ha tradito e tu allora hai detto perché non sentirla. Ragionamento che non fa una piega. Ora ti dirò una cosa che non ti ho mai detto, il giorno stesso in cui io ti ho contattato ancora mi vedevo con un coglione di Acri che però poi ho deciso di non sentire più, non era una persona interessante…per nulla.
Da quella sera iniziamo a sentirci a chiederci a vicenda della nostre vite a descrivere i nostri interessi. Subito ci troviamo d’accordo tanto è vero che nasce molto in fretta la volontà di vederci, spinti più dalla curiosità di fare sesso, dato che il sesso era poi uno degli argomenti di cui ci piaceva di più parlare. Si… la nostra storia all’inizio era una storia di sesso come tante altre, contemporaneamente infatti non a caso vedevi un'altra, ma come biasimarti non c’eravamo mai visti, chi investirebbe tutte le sue risorse in qualcuno che non hai mai visto. Nonostante tutto continuiamo a scriverci con una facilità e una libertà mai incontrata prima e il 25/06/2008 ci mettiamo insieme, non ricordo chi lo ha detto a chi conoscendoci credo lo abbiamo deciso insieme! Da quel giorno in poi per un altro mese messaggiamo, parliamo, ci conosciamo sempre di più e poi arriva il fatidico giorno 21/07/2008 in cui ci vediamo.
Questo giorno è stato forse uno dei giorni più strani della mia vita ricordo ancora i miei pensieri in cui non sapevo come comportarmi, l’imbarazzo nel vedere qualcuno che già è come se conosci ma in realtà non ha mai visto davvero. Tutta questa stranezza infatti ha portato quel giorno a far accadere qualcosa che ci segnerà per sempre…ci baciamo, era imbarazzante, come si può baciare qualcuno mai incontrato prima, la parola giusta era semplicemente strano. Bene qui arriva una delle questioni di cui riparlerò in seguito. La stranezza di quel momento è stata vissuta in due modi…io lascio scorrere e dico vedrò come va perché avendoti parlato due mesi mi sembravi da un lato una persona interessante e dall’altro una persona con cui fare esperienza…tu invece stranito dall’effetto del bacio non soddisfacente in pieno decidi la sera stessa di dirmi che non ne valeva la pena, in fondo la sera prima hai baciato un'altra ragazza conosciuta come le solite altre tue ragazze e quindi filava tutto liscio secondo i tuoi “canonici schemi”. Nonostante questo, il giorno dopo mi riscrivi e mi dai una chance, in fondo anche tu volevi fare esperienza e anche tu mi reputavi una persona interessante.
Da quel giorno dunque continua la nostra storia insieme, fatta di incontri fugaci, in cui si cerca di fare sesso in ogni angolo vogliosi di provare di tutto, ricordo i giorni in cui ci siamo incontrati:
Il 01/08/2008 a casa mia in cui eravamo imbarazzatissimi (giustamente) e cercavamo di metterci le mani, tu sai dove…
Il 02/08/2008 ad Acri con i tuoi al concerto di Massimo Ranieri e tu e io in giro per le vie di Acri cercando di appartarci vivendo tante prime esperienze poco piacevoli perché è così che sono le prime esperienza ma che ci hanno fatto conoscere sempre di più. Quella sera ricordo ancora il tuo gesto mi prendi per mano mentre scendevamo verso il centro di Acri dopo aver fatto i nostri fattacci e che poi mi prendi in braccio perché io avendo scarpe con i tacchi non riuscivo più a camminare.
Dopo quella sera ancora molte altre ad Agosto in cui ci siamo visti e appartati di qui e di là, compreso a Carolei sotto quel salice, vivendo delle esperienze in cui volevamo fare chissà che cosa ma tra imprecisioni e preservativi sbagliati andavano un po' per il verso che volevano, nonostante questo però avevamo bei ricordi di quei giorni per molto tempo infatti li abbiamo tenuti nella nostra testa ricordandoli come bei momenti.
Da qui in poi ci sarebbero mille cose da dire ma credo che devo andare per tappe sarebbe troppo lungo parlare di più di mille giorni passati insieme (solo considerando la convivenza di 6 anni siamo stati insieme 365x6=2190 giorni più i 4 anni di non convivenza…insomma tanto tempo!).
Da Agosto a Gennaio ci siamo visti circa 1 volta a settimana e fino all’ 11 Ottobre in cui finalmente siamo riusciti a fare sesso completo, il nostro obbiettivo è stato sempre quello di appartarci. Si…è così…durante le settimane però ci sentivamo sempre, ci univamo sempre di più come persone, potevamo parlare di tutto e nulla ci faceva paura insieme, tu ti mostravi a me per quello che eri e io pure, per la prima volta ci siamo sentiti liberi di parlare perché era come parlare a noi stessi…sapevamo di essere ascoltati e capiti e questo piano piano ha portato a far crescere il nostro amore… si parlo di amore, perché l’amore volevo dirti che nasce così, nasce dalle cose che piacciono l’uno dell’altro, dalla sintonia, dalla complicità, dal divertimento nello stare insieme, dalle cose condivise (brutte e belle) dal sentirsi capito ascoltato. Per la prima volta infatti potevamo dire di essere felici. Si, amore, felici, me lo ripetevi ogni giorno, eri felice di avermi, eri felice di essere amato e mi amavi, anche se allora era un amore frivolo ancora non consolidato…non potrei forse ancora definirlo amore…quello che è stato di noi in quei mesi era infatti un innamoramento lento diverso ma pur sempre un innamoramento (fatto di voglia di vedersi, di sentirsi in continuazione, di voler scopare in continuazione e di attaccamento continuo, di gelosia…si esatto ci siamo innamorati, si hai capito bene noi ci siamo innamorati, come ti è successo con chiunque altra ma in modo più profondo più maturo e più costruito e diverso). Per non parlare poi delle mille lettere che mi hai scritto, di tutte le volte in cui dicevi anche piangendo che per la prima volta ti sentivi veramente felice. Tutte quelle lettere le hai scritte con il cuore (tu che hai messo anche in dubbio se lo facevi costretto, ma come può costringersi una persona mille volte, lo avresti fatto 1, 2, 3 volte massimo, non spesso oltre al fatto che tutte le sere mi dicevi che eri troppo felice di stare con me come è documentato nel diario che io ogni giorno scrivevo con i tuoi messaggi della buonanotte).
Tutto questo però un giorno, il 22/01/2009 viene interrotto dalla paura...E SE non ti amo? qui inizia il lato negativo della nostra storia…una sorta di pensiero parallelo che in modo più o meno costante accompagnava la nostra vita. Questo giorno preso dalla paura di avere una relazione in cui non mi amavi davvero ti ha portato ad una disfunzione (ovviamente ancora eravamo innamorati era tutto così leggero da non poter parlare di amore, ma allo stesso tempo eri innamorato di me lo hai fatto vedere e dimostrato e detto), la paura è nata perché come oggi sappiamo ti sei trascinato quell’idea delle emozioni forti delle farfalle nello stomaco al primo bacio, cosa che non abbiamo vissuto allo stesso modo ma che non ci ha comunque impedito di continuare la nostra storia insieme, di continuare a conoscerci, di volerci sentire sempre e vedere sempre… tu ora mi dirai ma a me sembra che ti volevo vedere sempre solo per scopare…e io ti dico bello si volevamo sempre scopare… ma se non ti eri innamorato di me mi vedevi solo quando volevi scopare e non ci sentivamo mai non parlavamo mai e non ci confidavamo mai…ecco la differenza.
Quel giorno in ogni caso io ti lascio libero di fare ciò che credi dopo aver cercato in ogni caso di dirti non avere paura, la paura non serve fino ad oggi siamo stati bene vediamo come va… ma li spaventato sei andato via. È passato solo un giorno prima che tornassi e mi dicessi, riproviamo, vediamo come va, se stiamo bene staremo insieme altrimenti ci lasceremo. Indovina un po' da quel giorno senza dirci ti amo, senza dirci ti voglio bene, senza dirci nulla, continuiamo a sentirci, poi a vederci, poi ricominci tu (ma stavolta per davvero) a dirmi ti voglio bene, poi a dirmi ti amo. E sai perché lo hai fatto…perché in quel periodo noi ci siamo davvero uniti e il nostro innamoramento frivolo si è trasformato in amore.
In quel periodo infatti solo due volte sei stato male, a san valentino pensavi di essere gay ma è bastato venire da me e fare sesso insieme senza averlo neanche programmato che subito ti è passato, e poi un'altra volta ancora in cui hai avuto paura che guardando altre ragazze solo perché le vedevi belle potessi innamorarti ma poi è filato tutto liscio…sai per quanto tempo forse non lo ricordi nemmeno più o i tuoi ricordi sono ormai confusi ma è stato più di un anno. In questo periodo infatti, partendo dal mese di aprile 2009 in cui abbiamo scoperto la collinetta siamo stati beatamente, ci sentivamo, volevamo vederci sempre, eravamo uniti più che mai, tanto che il giorno del nostro primo anniversario mi hai regalato l’anello con il quale hai promesso davanti a Dio di voler stare sempre con me, di proteggermi sempre e con il quale mi hai detto che mi amavi… si amore all’epoca riuscivi a dirmi ti amo, e lo dicevi perché mi amavi per tutte quelle ragioni che ti ho elencato già in questa lettera, mi amavi per quello che ero, mi amavi perché ti faccio sorridere, ti faccio sentire bene, ti senti amato e capito, mi amavi perché avevi piena fiducia in me, mi amavi perché potevi condividere tutto senza paura di essere tradito, abbandonato e non amato.
Ricordo bene quei giorni, in quei giorni infatti, come ti facevo notare anche parlando per l’ultima volta nel momento in cui abbiamo ripercorso tutta la nostra storia, tu mi volevi costantemente, facevamo sempre l’amore, volevi vedermi ti piacevo mi vedevi bella me lo ripetevi e nonostante le difficoltà che noi avevamo per vederci uscire e stare un po' da soli tu volevi a tutti i costi stare solo con me fare l’amore con me…cos’ è questo se non amore….e ancora oggi dici forse 10 anni mi sono preso in giro mahh.
Da quel giorno tutto è proseguito tranquillo, l’estate trascorsa insieme è stata stupenda...a Luglio abbiamo fatto qualche giornata di mare insieme e volevamo di continuo saltarci addosso, mi vedevi e mi dicevi sei bellissima, ti voglio...non sono parole inventate, sono sensazioni vere, emozioni provate e genuine che hanno caratterizzato la nostra storia. Ricordo abbiamo fatto l’amore ovunque, sulla spiaggia di notte, sulla spiaggia di giorno (davanti a tutti mettendo due sdraio di lato, te lo ricordi bene), in acqua e in ogni luogo anche per strada in un vicolo in pieno giorno. Abbiamo passato giornate stupende e finito luglio ad Agosto sei andato a Milano, ricordo ancora che sei partito il 25/07/2009 e che non volevi partire avresti voluto rimanere con me, ricordo ancora la voglia che ti saliva di sera sentendomi e che spesso ti portava a fare tu hai capito cosa…ti mancavo e me lo dicevi ogni giorno…e anche quello, amore, era vero….
Tornato da Milano ci siamo visti siamo andati alla collinetta e abbiamo fatto l’amore non 1, non 2 ma 3 volte, ti piaceva dedicarmi a me più di quanto ti piaceva scopare.
I giorni passavano e andava tutto liscio, ricominciata la scuola e il rugby (ahhh dimenticavo tu giocavi a rugby in tutto questo periodo e questo anno passato, cioè il 2009, tu continuavi ad uscire a volte anche se il sabato preferivi venire da me e mai ti è pesato) il 2010 è stato un pochino più complicato infatti ti sei rotto il crociato, sei stato male perché perdevi il rugby, la seconda cosa a cui tenevi di più al mondo oltre me. Ti sei operato e dopo due tre mesi di sofferenza sei tornato a stare un pochino meglio anche se la mancanza del rugby si faceva sentire, hai infatti cercato anche dopo di tornare a rugby ma il non poter dare il massimo e il fatto che un giorno ti si è presentata la paura di essere gay ha fatto sì che allontanassi il rugby dalla tua vita. Infatti non riuscivi per un periodo a vedere video porno pensando che mi tradivi in questo modo perché ti piacevano le ragazze dei video (giustamente) e per te era inaccettabile, quindi vedevi video con gay a quanto mi dicevi e quindi andando a rugby sei stato male perché avevi paura di stare nello spogliatoio…ma anche questo poi è passato nel giro di molto poco ma ti sei allontanato dal rugby per evitamento.
Nonostante questo, mi ricordo il nostro secondo anniversario quando mi hai regalato la coroncina e la fascia di miss universo con uno scettro dicendomi che ero bellissima. Ecco tu che dici di non averlo mai detto, di non averlo mai pensato. Tu lo hai fatto e lo hai fatto senza che nessuno ti puntasse una pistola alla tempia, quelle cose le hai costruite tu con le tue mani, con amore.
Tutto continuava e a pensarci bene per tutto il periodo che siamo stati giù prima dell’università è andato tutto avanti bene a parte le volte in cui non accettavi di vedere il culo di una ragazza oppure avevi paura di innamorarti perché per te era inaccettabile vedere una ragazza bella mentre stavi con me…(ecco il problema disfunzionale della non accettazione delle ambivalenze che risalta fuori ma che nulla ha a che vedere con noi). Nonostante questo a volte (parlo di una volta ogni tanto) ti facesse stare giù bastava dire amore sono pensierini lasciali stare e noi stavamo bene, anche tu li chiamavi pensierini ed effettivamente considerando il disturbo ossessivo compulsivo erano davvero pensieri intrusivi. Nonostante tutto infatti passavamo belle giornate, ricordo anche qui da me ad Acri fuori a divertirci, a giocare, a fare gli stupidi e sempre con la convinzione che appena possibile volevamo scappare ad Acri per fare l’amore….ricordo dal 2010 al 2012 le difficoltà per uscire che insieme al tuo problema disfunzionale era l’altro motivo per cui stavamo male, anzi direi che quando litigavamo lo facevamo per questo e quando avevamo da discutere era solo per questo era un problema molto più grave di quanto non fosse avere quei pensierini per te ogni tanto. Nonostante tutte le difficoltà (create da un problema che mamma parallelamente aveva) tu lottavi per vedermi, lottavamo per stare insieme, lottavamo perché volevamo fare l’amore, facevamo progetti insieme, volevamo fare una casa insieme (prima volevamo vivere alla mansarda qui da me), volevamo comprare una macchina, volevamo fare di tutto, compreso sposarci. Non avevi paura di avere dei figli con me perché mi amavi e nulla ti turbava. E io lo stesso. Ricordo infatti il periodo in cui dovevo fare 18 anni, avevo un ritardo del ciclo di 8 giorni, e siamo andati insieme da Cariati, ma tu non eri preoccupato se avessimo avuto un figlio anche se giovanissimi per te non era un problema.
Arriva poi l’estate del 2012, esami, scelta dell’università, partenza sofferta perché il sogno di vivere insieme era contrastato dalle paure dei nostri genitori (principalmente i miei) e da Sergio anche lui molto poco convinto anzi zero. Nonostante quello noi troviamo il modo di stare sempre insieme perché era quello che volevamo.
Arriviamo a Pisa, iniziamo i corsi, la pesantezza dello studio e la lontananza da casa si fa sentire e ci fa stare male per un po' tanto è che balena nella nostra mente l’idea di tornare a casa per iscriverci a Biologia a Cosenza. Ma resistiamo, non vogliamo deludere i nostri genitori e studiamo, studiamo, studiamo tanto. In questo primo periodo dal punto di vista pensieri tutto corre liscio, non ricordo nessun episodio di malessere psicologico particolare in questi termini, a parte le compulsioni sulla sfortuna.
Lì a Pisa iniziamo la convivenza in un modo del tutto naturale, sempre vicini, volenterosi di progetti futuri ancora convinti di volerci sposare, tanto è vero che mi ricordo ogni volta che mamma mi diceva siete piccoli forse la convivenza vi separa e noi invece sapendo di convivere e di stare bene insieme contrastavo sempre ciò che diceva, e tu mi dicevi addirittura che noi tanto vogliamo stare insieme e mi dicevi digli che ci vogliamo sposare e che vogliamo poi vivere alla mansarda da te aprendo un’azienda.
Tutto prosegue bene, iniziamo ad imparare come gestire la casa, mi insegni a cucinare e io divento sempre più brava, passiamo le serate insieme stanchi dopo aver studiato fino alle due di notte per Denti ma contenti per quello che stavamo facendo. Passano le giornate fino all’esame, il primo esame, sappiamo come è andata, ma è stato l’esame che ci ha insegnato l’impegno per lo studio e la dedizione che ci ha sempre caratterizzato. Dopo l’esame a Febbraio torniamo a casa, ti operi di varicocele e come ricorderai bene neanche 8 giorni e appena tornati a Pisa volevi fare l’amore con me…ed è stato esattamente quello che abbiamo fatto. Qui voglio sottolineare come io invece ti volevo costringere a non fare nulla perché c’era il rischio (e così è stato) di vanificare l’operazione, ma tu non ne volevi sapere (dopo 5 anni che stiamo insieme tu VUOI e mi costringi perché lo vuoi tanto, a fare l’amore con te).
Da lì a poco ricordo ho smesso di prendere la pillola, che avevo iniziato a prendere dopo che per il mio 18 anni abbiamo rischiato di avere un figlio, ed è iniziato il mio problema intimo che ha portato degli scombussolamenti a livello sessuale purtroppo non ancora del tutto risolti a causa del fatto che prima non credevo ci fosse un problema, dato che era ancora molto lieve, poi ne ho provate mille ma forse sto giungendo a concludere anche questo capitolo. Nonostante questo continuiamo a studiare, a divertirci tra una cosa e l’altra eravamo lì, nel nostro mondo e per il primo anno di università a parte le tue compulsioni, a livello di pensieri solo 2-3 volte massimo hai pensato di avere paura di vedere una ragazza bella perché avevi paura di innamorarti ma distinguevi bene la forma della paura e nulla ti faceva pensare che noi avessimo un problema infatti sempre dicevi desidero non avere più pensieri per stare bene e stare felice con te per sempre e capivi bene l’importanza del nostro rapporto la nostra intimità e il nostro divertirci e stare bene insieme.
Tutto è più o meno stabile fino a quando nel 2015 dopo una ricaduta più pesante del solito (ricordati il periodo stavamo facendo patologia vegetale era finito il 3 anno eravamo indietro con gli esami e dovevamo trovare il modo di recuperare tutto) in cui hai pensato E SE sono gay? Allora qui preso da questa paura più del solito e io avendo scoperto che tutto quello che hai vissuto si chiama DOC decido di trovare qualcuno che poteva aiutarti.
Provi due psicologhe senza risultati, anzi. Poi trovi Daniela, ma prima di arrivare da lei sono passati 8 mesi con la paura di essere gay.
Da Daniela elimini la paura di essere gay e poi inizi a descrivere la tua vita, le descrivi le paure che hai avuto negli anni, le compulsioni, inizi a curare le compulsioni, cioè man mano le elimini del tutto. Poi gli descrivi i diversi pensieri che avevi un pochino ruotanti intorno a me. A furia di parlare della nostra relazione, le paure si sono fuse con la nostra vita, il tutto portando più confusione.
Dopo mille discorsi nasce una nuova paura E SE voglio lasciarti? E quindi inizi a discutere con la psicologa ancora più di noi fino ad arrivare al giorno in cui nasce la storia dell’insoddisfazione questa magica parola che lì per lì rispondeva e giustificava quelle che erano e sono solo paure, quindi hai iniziato ad avere paura di essere insoddisfatto di me facendo forza su un evento lontano e privo di significato cioè la “mancanza di emozioni forti” senza considerare che si siamo nati come coppia in modo diverso abbiamo avuto anche noi delle emozioni, oserei dire molto più vere di come possano essere le farfalle nello stomaco che si potrebbero avere con chiunque all’età di 15 anni (aggiungo questa specificazione dell’età perché confrontandomi con tutti, Jacopo, Lucrezia, Rita, Manuel, Antonio, mamma e papà, nessuno sente le farfalline e le emozioni forti di cui tu tanto parli e che sono tanto sconosciute nonostante tu continui a basare le tue affermazioni sul fatto che per te queste emozioni forti sono importanti, ma senza considerare l’idealizzazione che tu hai fatto di queste. Pensa che parlavo con Rita e Manuel e mi hanno detto, come anche mamma e papà, a me Manuel all’inizio faceva schifo anche tu lo sai, e Manuel uguale e non si vedono sempre bellissimi a vicenda e nessuno mi parla di emozioni forti, nessuno...sono idealizzazioni che ti stai portando dietro e su cui ti consiglio di riflettere per capire davvero l’importanza delle cose, o meglio le cose che sono davvero importanti, anche loro infatti mi hanno detto che uno con il tempo capisce che sta bene insieme, se si hanno cose in comune, se si condividono le stesse idee e tutto il resto).
Tutta questa paura accompagnata allo stress dello studio è rimasta viva a momenti alterni. Ricordiamo però come nonostante tutto questo ancora ci divertivamo ancora vivevamo momenti di passione (tutti i natali, anche quando è morto tuo nonno pensa un po', le estati e via dicendo, ricordo chiaramente quando sulla spiaggia io e Rita ci siamo fatte un tatuaggio sul fondo schiena e tu ti arrabbiasti con me perché non volevi perché così ponevo l’attenzione sul mio culo e mi dicesti perché non me lo hai chiesto? parlandone anche con Rita lei si ricorda chiaramente che ti sei incazzato perché il tizio che mi ha fatto il tatuaggio per farmelo mi doveva aver toccato il culo) e vivevamo una vita normale, abbiamo conosciuto anche degli amici che ci hanno riempito le giornate, abbiamo fatto esperienze divertenti, sono passati mesi in cui mi vedevi bellissima (ricordati chiaramente quando ci siamo iscritti a Pisa in palestra al body center, ogni giorno che uscivamo dalla palestra mi dicevi sei bellissima e mi baciavi sulla via verso casa), momenti in cui mi dicevi ti amo, neanche un giorno in cui non mi coccolavi, non mi tenevi stretta a te, non mi cercavi con la mano di notte con la sicurezza che io sono lì accanto a te.
Arriva poi il periodo in cui studiavamo per l’esame di entomologia, prima ricaduta pesante in cui sentivi di lasciarmi, dopo che per un mese avevamo organizzato la nostra vita insieme (per tua scelta, prima ancora che mia, e per tua volontà)per andare a studiare a Wageningen e avevamo già prenotato il viaggio per andare all’open-day, passiamo due settimane infernali (siamo a marzo 2017, ti faccio notare anche i periodi dell’anno coincidenti, riferendomi al fatto che quando inizia le primavera fisiologicamente l’essere umano è rincitrullito) e lì perdo le staffe ti voglio lasciare ma poi decidiamo di fare terapia di coppia per vedere se la nostra coppia ha un problema effettivo, anche dietro consiglio dei tuoi genitori. Andiamo da Francesca, nel frattempo andiamo anche a Wageningen ad Aprile e hai un attacco di panico che ci porta a decidere di abbandonare una volta per tutte l’idea di Wageningen. Nel mentre dopo che ti sei sentito meglio in seguito all’attacco di panico anche se c’è voluto un po', Francesca ci fa notare come il tuo comportamento dice espressamente di voler stare con me ma le tue paure e soprattutto il modo in cui tu dai peso alle tue paure giustamente ti porta lontano da me… è come una bilancia, da un lato noi, la nostra genuinità, complicità, sintonia, passione e vita insieme e dall’altro le paure, i dubbi, le costruzioni mentali fatte per dare sempre più peso ai dubbi. Ti faccio notare, amore, come già il fatto di intraprendere questo percorso con Francesca abbia forse spostato l’attenzione sulla nostra relazione da un lato, ma dall’altra ti abbia mostrato come non avevamo un problema effettivo di coppia, ma che il problema erano i tuoi pensieri che dovevi fare scorrere e basarti sul tuo comportamento perché è ciò che di più naturale e spontaneo tu abbia mai fatto.
La terapia con Francesca è andata poi di pari passo al periodo della laurea il nostro grande giorno in cui entrambi raggiungiamo finalmente l’obbiettivo per cui tanto abbiamo combattuto insieme. Prima della laurea, neanche una settimana prima, concludiamo le sedute con Francesca giungendo alla conclusione che andava meglio e che avevi capito che avevi sempre scelto e lottato per stare con me perché stare con me è ciò che volevi.
Con queste convinzioni positive decidiamo la laurea magistrale, decidiamo di andare a Torino, giriamo molto volentieri a Torino per le case dopo la laurea, andiamo a Milano e stiamo con la piccola Aila, insomma tutto è tranquillo.
Finito di fare queste cose, scendiamo giù e ancora tutto bene fino a quando vedi delle belle ragazze e di nuovo ti prende la paura di lasciarmi (non accetti di vedere altre ragazze belle e invece a me non sempre mi vedi bella ed in più credi che noi non abbiamo vissuto emozioni forti e dunque non mi hai amato ma non capisci che l’amore non è quello nonostante tu dici che ora ne sei consapevole). Passano 1-2 settimane e questa cosa poi scompare grazie al fatto che guardi le mie foto in cui mi vedi bella e provocante. Grazie alla passione che abbiamo vissuto subito dopo questo evento viviamo gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre felicissimi. Il 27 agosto andiamo a Schiavonea e volevi a tutti i costi andare e stare lì con me e ci divertiamo molto passiamo una bella giornata anche se da bravo piccolo che ha il DOC la sera ti prende un pochino di sconforto che però è stato subito superato.
Partiamo il 3 settembre alla volta di Pisa per prendere le nostre cose, salutare i nostri amici con molto dolore e pochi giorni prima della partenza stai male hai un attacco di panico durante una notte con un temporale, attacco di panico con la paura di morire che ti ha fatto vivere male e lasciare con un brutto ricordo Pisa. Attacco di panico dovuto allo stress del trasferimento, allo stress nel lasciare un università e un ambiente in cui siamo stati bene e che nell’ultimo periodo come dimostra anche la conclusione giunta con Francesca, avevamo raggiunto un equilibrio.
Arriviamo a Torino, la casa ci piace siamo contenti del divano, delle comodità e passiamo giornate abbastanza tranquille anche se poi inizia a prendere piede lo stress del viaggio in Bulgaria che poi aumenta con lo stress dell’università alla fine parti non volentieri la vivi male, ti stressi ancora di più, torniamo, continua lo stress con lo studio ma la situazione si stabilizza, ricordo ancora che iniziamo a fare il progetto per Genre l’articolo ed eravamo tutti gasati, siamo riusciti anche ad organizzare di fare due esami per bene (Lanfranco e Genre) ma poi sfiga vuole che i primi di novembre, il giorno dopo questa cosa muore tua nonna, disperati scendiamo con la consapevolezza che il nostro studio ne avrebbe risentito e lì i giorno stesso del funerale di tua nonna inizi a stare di nuovo male (complice lo stress e non un nostro problema altrimenti stavi male partendo da una situazione reale tra noi, invece non sei mai stato male e ti sono venuti dubbi perché ti facevo arrabbiare, o perché non condividevi le mie idee, o perché ti davo fastidio, o chi più ne ha più ne metta, ma sei stati male sempre e solo a causa di avvenimenti di stress e paure. Quel giorno hai infatti iniziato a dire sento che voglio lasciarti, lì per lì dico è lo stress non pensarci ma essendo lì a casa tua, solo, e non vedendoci stai comunque male. Fortuna vuole che stiamo giù solo 5 giorni di cui 4 ti nasce questa volontà che svanisce poi quando appena partiti io ti faccio notare l’assurdità della cosa e stai subito meglio, ma lo stress dell’università rimane, ormai abbiamo la consapevolezza che in un intero semestre faremo solo un esame e questo ci rattristisce ma continuiamo ad andare avanti.
Poi a fine novembre il giorno prima del mio compleanno arriva Karim e sta con noi per molto tempo fino al 10 dicembre intervallato da 5 giorni in cui è andato a Milano. In quei giorni stavamo bene eravamo anche in compagnia, tutto andava bene anche se lo stress dello studio era molto alto. Ad un certo punto il 15 dicembre dobbiamo andare a Pisa perché il giorno dopo ritiriamo la laurea. Arrivati a Pisa è tutto strano ovviamente tornare è un misto di nostalgia e brutti ricordi dati dall’episodio dell’attacco di panico con cui abbiamo lasciato questa città. Ci vediamo con Jacopo e Lucrezia e il giorno dopo ci prepariamo e andiamo alla premiazione. Lì l’atmosfera è pesante, strana, vediamo che altri come noi si sono già laureati con lauree magistrali e tutto questo ci fa molto strano. A te ancora più di me. Andiamo via da lì con tutto lo stress accumulato e andiamo da Rita a Praticelli dove ci mostra il campus e lì un’idea giunge nella tua testa (come anche nella mia testa…come sarebbe stato bello divertirsi e vivere lì…da qui in poi con lo stress dello studio questo pensiero è andato ad accrescere il tuo senso di insoddisfazione che ti ha portato a Natale a non volere stare più con me perché volevi fare quella vita divertente spinto sempre dall’idealizzazione delle emozioni forti che con me per forza di cose non hai sentito ma che non ha impedito te di volermi, di volermi vedere, di costruire una vita insieme a me e di amarmi. Lì per lì io seccata non riesco a darti retta anzi voglio lasciarti. Nonostante tutto però poi non ce la sentiamo di lasciarci per così futili motivi che tu stesso notavi e ci siamo sentiti, visti e ricordo ancora chiaramente come volevi anche vedermi ad un certo punto (ricordo a Capodanno).
Il 7 gennaio poi partiamo di nuovo, lì lo stress per lo studio non ha permesso di fare andare via quella brutta sensazione vissuta a Natale e un giorno sei scoppiato. Abbiamo passato una settimana in cui non riuscivamo più a studiare e tutto questo, di cui tu ne parlavi con la nuova psicologa, che giustamente non conoscendo bene nel dettaglio tutta la tua storia si è soffermata sul senso di insoddisfazione, e tutto ha assunto molta importanza nel momento stesso in cui abbiamo dato molto peso alla questione, credendola realmente qualcosa di plausibile, di vero. È inutile dire che dopo l’esame stavamo iniziando a stare meglio stava perdendo importanza mi coccolavi di nuovo, mi baciavi di nuovo, facevamo l’amore di nuovo, mi cantavi ogni giorno le canzoncine, facevamo di nuovo programmi, andavamo in palestra insieme (ricordo quando nell’ekom a fare la spesa mi dicesti, sto stando meglio effettivamente è troppo stress anche l’allenamento sta facendo bene…nonostante questo pochi giorni dopo altri stress hanno bussato alla nostra porta ed ecco che tutto è ripiombato facendo sì che siamo partiti da Torino per mia nonna tristi, stressati e facendo sì che in quei giorni senza più il mio appoggio tu facessi nuovamente ripiombare questa volontà più forte di prima nella tua testa. Lì per lì nonostante la situazione di nonna non ci siamo sentiti e ci siamo visti per il funerale poi ci sentiamo con il pretesto dell’affitto, e lì ti chiedo il beneficio del dubbio. Grazie a questo dopo una settimana decidiamo di vederci stiamo bene dopo un momento inziale di stranezza (normale dopo quello che era successo) ma poi sfruttando la filosofia del qui e ora vivi e lascia scorrere stavamo di nuovo bene, spontaneamente mi abbracciavi, mi baciavi, mi sorridevi, facevamo l’amore…tenendo la volontà di lasciarmi lì sotto lontano, anche ovviamente ancora era lì presente, perché una volontà anche se dettata dalla tua testa che ha risolto il tuo problema psicologico dicendo bene faccio così e starò bene quando invece non capisci che il problema è stato e sarà sempre il DOC anche se or l’ansia non c’è più ma ci sono altre forme di compulsioni di pensiero che costantemente ti mette alla prova e che costantemente ti spinge a dare spiegazioni ad un qualcosa che altrimenti non poggiandosi sulla realtà non potrebbe stare in piedi pur sembrandoti così vero.
Dopo 9 giorni di cui 7 ci siamo visti parli con Hussein, tua zia, vedi i compagni di Antonio, mi vedi brutta e non lo accetti ed ecco che risale l’incubo. Incubo che a Pasquetta è stato nuovamente in parte risotterrato. Ma che giorno 4 e 5 aprile a furia di parlarne è ripiombato su di noi decidendo il nostro destino.
Bene siamo ad oggi.
Io sono qui a ripercorrere la nostra vita rendendomi conto di un piccolo particolare tutto è nato da dubbi e paure evolute e modificate e che hanno portato a quella che tu oggi chiami volontà. Mi ripassano in mente i tuoi sguardi, i tuoi modi di fare in cui leggo amore e poi le tue parole che invece ultimamente parlano di insoddisfazione, parlano di una volontà che per me non ti rispecchia. Nonostante tutto però so che tu non ti renderai conto facilmente di quello che ti ho mostrato finora e so anche che il tutto è reso difficile dai modi in cui tu vedi le emozioni, dal modo in cui tu le giudichi e dal modo in cui tu giustifichi il tuo comportamento che come ripeto cerchi di sminuire per dare peso a quel qualcosa che tu ora chiami realtà ma che realtà non è. Una persona totalmente normale alla vista di cose come piangere, stare male, annusarmi, baciare la maglia che ti ho lasciato, guardare le mie foto, avrebbe detto è chiaro voglio stare con lei in fondo. Una persona come te che ha vissuto le paure che tu hai alle spalle invece giudica giustifica cerca in tutti i modi di far quadrare la scelta presa non considerando un fatto semplice. La volontà è quella che si esprime con i gesti spontanei è quella che ti ha tenuto sempre con me ogni giorno della tua vita, che ti ha fatto lottare che ti ha fatto fare progetti con me, che ti ha fatto pensare sempre in due e non quella che ti ha portato oggi a stravolgere tutti gli altri aspetti della tua vita rimuovendo me. La volontà è quella che ora nonostante la piena decisione ti porta la sensazione che ti blocca perché in fondo in fondo sai che stai sbagliando ma non vuoi tornare indietro perché tornare indietro sarebbe ammettere di nuovo di avere il DOC in un certo senso e quindi sapere che ancora si ha un problema. I modi per risolvere questo problema ci sono e sono semplici. Lo chiamo problema perché non voglio dargli un nome, non voglio dare il nome di DOC per la questione della mancanza d’ansia anche se il resto dei meccanismi sono praticamente gli stessi, ma che voglio chiamare semplicemente problema anche perché tu ti sei basato su questa convinzione e ti sei convinto perché ti è mancata la rassicurazione dell’ansia ma semplicemente manifesti il tuo problema in un altro modo, essendo contraddittorio costringendoti con mille ragionamenti a tenere in piedi queste cose che tu ti sei predetto per il tuo futuro convinto che il problema siamo noi, ma che non starebbero in piedi se facessi riferimento semplicemente alla realtà dei fatti, quelli veri e spontanei di cui hai l’esempio anche di pochi giorni fa. Come ti ripeto si può risolvere questo problema i modi ci sono, ho parlato con Bertolino che mi ha detto come l’approccio psicologico è normale ti abbia peggiorato ed è scioccato del fatto che stai male da molti anni mi ha detto fallo venire il problema è di facile risoluzione.
Ecco… credo che tu sai già come la penso. Aggiungere altre parole non servirà a nulla. Sto cercando di fare ordine nelle mie idee prima ancora di fare ordine nelle tue. Quindi nulla con questa lettera io non ti chiedo disperatamente di stare con me, perché sai come la penso in merito penso che noi ci amiamo e penso che il nostro rapporto sia sincero e stupendo e unico. Ti chiedo di vivere, di stare bene. Tutto è nato da una disfunzione che si è poggiata sulla cosa più bella e più importante di tutte…il nostro amore, semplicemente perché era la cosa più importante che avevi e avevi paura di perderla.
Ho parlato tanto, troppo. Parlare non serve, serve agire. Io ti lascio libero per la tua strada con la consapevolezza che un giorno forse non ti potrò più avere. Ma ricorda nonostante i dubbi e le paure (prima molto marginali nella tua e nella nostra vita) tu mi hai amato e anche tanto, non mettere mai in dubbio una cosa del genere, sotto gli occhi di tutti e soprattutto sotto i miei e i tuoi occhi.
L’unica cosa che ti chiedo è vivi, non giudicare, non domandarti, pensa a ciò che hai vissuto e a ciò che vivi fuori dalla tua testa e non nella tua testa.
Ricorderò sempre le volte in cui ti facevo i grattini sulla pancia o in qualunque altro posto e bastava questo per avere la tua attenzione e per sentirmi dire tata sono qui, non avere paura proprio nei momenti in cui avevo molta paura.
Non dimenticherò mai i tuoi occhietti, mi ricordo quando ti dicevo puoi anche non avere più nessun pezzo del corpo, puoi anche essere in un bicchierino sciolto basta che rimangono i tuoi occhietti. I nostri occhi sono infatti la cosa che più amiamo l’uno dell’altra, gli occhi sono infatti lo specchio della nostra anima.
Ora vado via, con il rimpianto di non aver fatto con te quelle cose che avrei voluto fare per dimostrarti come noi esistiamo ancora, che noi possiamo ritrovare energia per un motivo molto semplice noi come dici ci vogliamo un bene dell’anima e facciamo tutto per il bene dell’altro, noi in poche parole ci amiamo, è solo il problema che è diventato grande al punto che ora deve essere risolto. Ma per stare insieme come anche tu dici bisogna volerlo e se ora tu sei offuscato da tutto questo non posso volerlo neanche io. Ricorda ogni ricaduta è sempre più vera ma rimane sempre e pur sempre una ricaduta.

Ciao…amore...forse addio.

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moonlight92
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 15:44
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Cavolo, ho letto tutto.
È stato devastante, mi scendono le lacrime.
Non sono arrivata al vostro punto; convivenza, partire insieme e insomma progetti grandi di vita. Però rivedo la stessa semplice cosa ; lo stare bene con una persona, dimostrare con i gesti, gli sguardi, la naturalezza, divertirsi, desiderio di aversi e stare insieme. Due persone che in un modo o nell'altro si vogliono bene e vogliono stare insieme perché è la cosa più naturale da fare.
Eppure da più di sei anni mi fisso se penso sia brutto, se vedo altri ragazzi, se penso " ma altri provano emozioni piu forti" " ma forse qui ma forse li. Quando ci vediamo sono tesa perché so che devo lottare nella mia testa per una cosa o per un altra... poi mi guarda, mi bacia e sto bene sorrido dentro e fuori. Ricerco in modo ossessivo i momenti di tranquillità e piacere a volte anche usando il sesso, che anche se sto male finisco sempre fra le sue braccia, a coccolarlo, in un modo o nell'altro e non sembra propriamente il comportamento di una che non ama eppure continuano sempre i dubbi e le ansie.
Sono in terapia e come è successo a te la psicologa ha usato la parola " insoddisfazzione" facendomi sembrare ancora piu sensato e giusto il mio bisogno di capire e analizzare. Andando penso a peggiorare invece che migliorare perché mettendo in discussione tutti gli aspetti della relazione.
E una relazione non esiste perfetta alla fine e probabilemte la mia è ancora imamtura per certi versi ma questo non cambia il fattore " genuino" che la caratterizza da quando è nata.
Io penso che dovresti veramente trovare qualcuno di bravo per il doc perché leggo tanto amore nella vostra storia sia da parte tua che sua nella lettera. Non leggo amore da film ma amore vero, fatto di cose concrete.
Un amore reale perché semplicemente state tanto bene insieme e questo piacere si solidifica nel tempo portando a voler continuare insieme un percorso di vita. Dopo 10 anni ancora avete quella passione da far l'amore ovunque e questo secondo te non è una cosa speciale ? Vi sentite voi stessi l'uno con l'altro e ridete come scemi insieme. Cosa vuoi di più ? La luna ? PSICO smile.gif
Amate l'una gli occhi dell'altro, site migliori amici ma anche amanti.
Questo a casa mia si chiama amore maturo.
Poi magari devi indagare sul perché ti possa spaventare vivere un sentimento del genere. Potrebbe centrare la tua infanzia e come sei stato amato o no. Qualcosa in tutto questo ti mette ansia e bisogno di scappare ma fa a botte con la cosa stessa perché stai bene con questa persona.
Sei on conflitto fra testa ( paura ) e pancia( sentimento ).

È vero potresti provare emozioni più forti con una nuova donna, sai la seduzione, l'adrenalina... ma poi non è che in tutte le donne trovi un amore così.
E sicuramente vale più una storia insieme di cose concrete, progetti di vita e passione che delle emozioni fugaci.
Quindi pensaci bene, trova un aiuto serio per la tua ansia.

Fallo per te e per questa bellissima e reale storia.



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Io.e me
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 16:27
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Psico Amico
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Ho letto tutto.
Non ho parola, la lettera della tua ragazza è bellissima. Per come scrive, per cosa scrive, io la ammiro moltissimo. Ha una forza impressionante.
Sono sinceramente e profondamente dispiaciuta per te, ma nonostante questo nutro speranza.
Il Doc è tremendo.
Ma io, non voglio "finire" così. Ti ringrazio molto di aver condiviso questa storia, questa lettera.
Ti ringrazio perché si, mi hai riempito di paure, ma allo stesso tempo mi hai fatto capire che devo farcela.
Io devo farcela perché è tutto dentro la mia testa.
Nonostante ora io sia tartassata di dubbi "ma lui non ti manca, ma tu senza di lui stai meglio, ma tu in realtà da single saresti più felice, ma tu vuoi avere esperienze con altri, tu sei insoddisfatta, tu non lo ami ti stai solo forzando ecc.....", Io voglio farcela perché io VOGLIO amarlo.
Anche se ho il dubbio, anche se ho paura, se mi sento soffocare dal senso di responsabilità, io voglio amarlo.

Leggerti è stato come guardare una possibile strada futura, una strada che non voglio intraprendere.
Mi ha dato fiducia il fatto che aveste iniziato a stare insieme dall'età di 15 anni (io e il mio ragazzo ne avevamo 15/16), ma allo stesso tempo mi sono spaventata a morte perché poi vi siete lasciati.
Io spero di farcela.
Grazie davvero, mi hai fatto riflettere.



--------------------
"Nessun sistema può dimostrare se stesso a partire da se stesso"

"Tremano le gambe mentre ride il cuore"

Ascoltando solo il mio corpo...
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anonimo25
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 16:38
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Hope, purtroppo io ora non posso dire di essere in preda al doc, certo la mia decisione di lasciarla viene da un periodo in cui con lei ridevo e scherzavo ma poi per uno stress dato dalla responsabilità (come impegnarsi in un contratto di affitto) ma alla fine L idea di volerla lasciare perché non sono felice con lei mi accompagna sempre ed in questi momenti semplicemente non riesco a sotterrarla e a sforzarmi di essere spontaneo con lei....io non mi sento felice con lei capisci e non sento più paura ed ansia all idea di doverla lasciare....ogni volta sono più deciso e chiaro nel lasciarla....il 23 andrò da una nuova psichiatra ma non ti nascondo che non ne vedo il motivo visto la tranquillità e lucidità con penso e ho deciso di lasciarla, anche se effettivamente ancora non L ho fatto.....io non so se questa decisione questa conclusione, se oggi è il frutto di ieri, ovvero se tutto è il frutto di un disturbo cronicizzatosi nel tempo e mal curato che è diventato invadente e poi convincente.....la mia ragazza pensa sia così....pensa che io ho preso questa decisione alla luce di anni di sofferenza non dovuta alla relazione ma dovuta al doc che ha rovinato ogni momento di questa senza mai farmi apprezzare e vedere quello che questa è
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anonimo25
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 16:44
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Io e me....attenzione io sono ancora qui con lei....speravo che qualcuno di voi mi aiutasse a capire che c’è davvero speranza è sto sbagliando tutto come dice la mia ragazza....non mi aspettavo che come te la gente possa pensare che la mia è una storia finita....speravo di avere appunto uno spunto per capire se appunto devo lottare per questa perché sto sbagliando....ma in fondo non è colpa tua....è bastato poco per capire come il forum è solo una rovina...vabbè errore mio
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anonimo25
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 16:45
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In ogni modo io concetto di lottare è giusto....ma fatelo nel modo giusto....andate da gente competente perché andare da persone incompetenti è più nocivo di non andare da nessuno
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moonlight92
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 16:52
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Infatti non è ancora finita.
Non hai ancora detto addio perché tu sai che se la perdi perdi un rapporto importantissimo e vero. Un amore. Come cavolo altro bisogna chiamarlo ?non mi viene un' altra parola che descriva meglio questa storia per come l'hai raccontata e anzi l'avete raccontata. Sì non è stato idilliaco l'inizio ma guarda dove siete arrivati insieme.
Ora sei triste più che in ansia perché sei forse stanco ? E 10 anni di questo peso sulla testa e il cuore non sono pochi per niente.

Devi capire in terapia cosa ti fa così tanta paura e bisogno di fuga.


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anonimo25
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 17:02
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Certo hope sembra un amore vero, ma se ti dicessi che è un rapporto con continua tristezza di fondo come lo giudichi? Ok mettiamo caso che la tristezza è data dal doc e non dalla relazione, ma ieri ho avuto proprio un illuminazione: “siamo stati 10 anni insieme perché tu mi rassicuravi e io non ho avuto mai il coraggio di lasciarti”.....alla fine se ci pensi esistono relazioni malate fatte di dipendenza o di meccanismo malati che tengono unite due persone
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moonlight92
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 17:11
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Eh guarda che per me è uguale... 6 anni sempre sempre con i dubbi e l'ansia.
Quindi sfondi una porta aperta.
I tuoi dubbi li ho anche io.
So che ho il doc perché non solo su questo tema mi prende da sempre.
Lo so di essere ossessiva ma non so se la sofferenza e le ossessioni sono per insoddisfazione della la storia o motivi esterni. Per me tutto può essere e più passano gli anni più è difficile capire.

Io dico solo che oggettivamente ci vedo amore reale nella tua storia poi tu decidi in ogni caso.
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moonlight92
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 17:25
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Quando baci e abbracci la tua ragazza in modo sereno cosa provi ?
Ok non ti batte il cuore a mille, niente farfalle, niente vertigini.
Ma qualcosa provi di bello e piacevole di sicuro perché 10 anni con una persona che non ti fa sentire nulla non si passano.
Non si passano in questo modo tormentato perché quando uno lo sa di dice " non provo nulla ok non la amo lo so e non mi interessa" non è che sta li a uccidersi mentalmente. Perché sa che sta con quella persona per altri motivi ma non l'amore ed è serena con se stessa abbastanza.
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anonimo25
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QUOTE (Hopespring1 @ Sabato, 16-Feb-2019, 16:25)
Quando baci e abbracci la tua ragazza in modo sereno cosa provi ?
Ok non ti batte il cuore a mille, niente farfalle, niente vertigini.
Ma qualcosa provi di bello e piacevole di sicuro perché 10 anni con una persona che non ti fa sentire nulla non si passano.
Non si passano in questo modo tormentato perché quando uno lo sa di dice " non provo nulla ok non la amo lo so e non mi interessa" non è che sta li a uccidersi mentalmente. Perché sa che sta con quella persona per altri motivi ma non l'amore ed è serena con se stessa abbastanza.

Ecco io penso proprio questo ora hope, non provo nulla e sono abbastanza sereno a dire che non la amo.....io ripeto non ho più dubbi e paure come te o come tutto qui....io non sento più di muovermi lontano da lei a causa del doc ma a causa di una normale decisione.....L unico dubbio che non è una normale decisione sono le parole della mia ragazza che vede ancora un comportamento insensato in me..... PSICO sad.gif
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Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 18:08
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QUOTE (anonimo25 @ Sabato, 16-Feb-2019, 15:44)
Io e me....attenzione io sono ancora qui con lei....speravo che qualcuno di voi mi aiutasse a capire che c’è davvero speranza è sto sbagliando tutto come dice la mia ragazza....non mi aspettavo che come te la gente possa pensare che la mia è una storia finita....speravo di avere appunto uno spunto per capire se appunto devo lottare per questa perché sto sbagliando....ma in fondo non è colpa tua....è bastato poco per capire come il forum è solo una rovina...vabbè errore mio

Scusa avevo capito che vi foste lasciati!
Comunque penso che forse devi fare ciò che vuoi davvero, non sperare che sia la gente a dirti ciò che vuoi sentirti dire.
Io ho sbagliato a leggere, ok. Di certo non significa che ti ho rovinato la relazione, visto che tanta altra gente ha detto il contrario.
Se avessi capito che state ancora insieme avrei scritto diversamente, come ho fatto con tutti qui dentro.

Scusa ancora per aver sbagliato, devo essermi persa qualche passaggio tra i vari tira e molla. PSICO giveup.gif


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moonlight92
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Se vuoi stare con lei ancora nonostante questo non sentire che può essere passeggero e dovuto a depressione combatti e fatti seguire.
L'amore è volontà alla fine.

Se no se hai deciso e sei davvero sereno e certo lasciala andare.
Dipende tutto da cosa davvero vuoi fare.

Tu cosa vuoi fare ?
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anonimo25
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 18:19
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Quando leggo le mie parole: “se hai deciso e sei certo allora lasciala andare” sento una leggera sensazione strana al cuore come se avessi paura o forse non voglio.....sono qui a studiare per un esame con lei io....non so che dire e che rispondere
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moonlight92
Inviato il: Sabato, 16-Feb-2019, 18:28
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Quella sensazione si chiama ; ANSIA
fa male a tutti lasciare e pensare di lasciare.
Ma alla fine si fa sempre cio che si vuole. Contano i fatti e tu stai studiando con lei, sei lì con lei.

Finché vuoi stare con lei fregatene dei pensieri, della paura ecc.

Cerca chi fa tcc, combatti l'ansia.
Provaci perché hai ancora la volontà che ti fa agire e stare insieme a lei. Non è che ci passi 10 anni per capriccio con una persona. 10 anni poi tormentati. Ma secondo te ? Uno fa prima a lasciare che soffrire così.
Eppure non si molla perché una parte sana dev'esserci ancora.
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