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> Come Comportarsi Con Un Depresso, di giulia
 
darknaiz
Inviato il: Venerdì, 26-Nov-2010, 12:54
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luna1
Inviato il: Venerdì, 26-Nov-2010, 20:18
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E' molto difficile stare vicini ad una persona a cui si vuole bene che soffre di depressione cronica... parlo di una depressione che è ben curata con farmaci da anni e che non si vede nel senso che la persona conduce una vita del tutto normale. E' difficile per i cambi d'umore, per il passato che continua a venire fuori, per le ossessioni, per l'appiattimento dell'affettività, per il non interessamento...
E' anche frustrante perchè magari tu provi dei sentimenti che non sai se vengono ricambiati dalla persona depressa. Certo la situazione in sè potrebbe naturalmente indurre la persona depressa a non imbarcarsi in storie d'amore... però ascoltare tale persona e non poter fare nulla di concreto è veramente triste.... non poterle dare amore e conforto è terribile perchè sembra non sentire nulla...
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MorteLenta
Inviato il: Mercoledì, 15-Giu-2011, 12:40
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QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 23-Lug-2009, 13:28)
1-Non fare prediche: è come rimproverare uno che si è rotto il braccio. Ormai è rotto: guarire, punto.

Scusate se riesumo un topic così vecchio, spero ci sarà ancora qualcuno disposto a leggere e rispondermi.

Ho spesso a che fare con i "depressi". Amici che hanno le loro "crisi". Ho quotato la frase "non fare prediche" perché anch'io penso sia la cosa più sbagliata da fare.
Ma ammetto, dall'altra parte della barricata, cioè ricoprendo il ruolo di non-depresso che fa da costante sostegno morale agli amici depressi, che quando li vedi in preda alla crisi più nera, con un'atteggiamento da prossimo al suicidio, e quando chiedi loro cosa li ha fatti sprofondare in cotal abisso e ti rispondono il motivo più assurdo che potrebbe fare arrabbiare, rattristare, non deprimere, non ridurre in quello stato!... Beh, è difficile non far notare che il motivo della loro terribile depressione è veramente UNA CAVOLATA e che è assurdo ridursi così per così poco.
Evito comunque sempre le "prediche", o di arrabbiarmi. Il mio ruolo di amico del cuore lo svolgo sempre egregiamente. Ma dentro mi ribolle l'anima...
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giovannalapazza
Inviato il: Mercoledì, 15-Giu-2011, 13:29
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QUOTE (MorteLenta @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 11:40)
QUOTE (giovannalapazza @ Giovedì, 23-Lug-2009, 13:28)
1-Non fare prediche: è come rimproverare uno che si è rotto il braccio. Ormai è rotto: guarire, punto.

Scusate se riesumo un topic così vecchio, spero ci sarà ancora qualcuno disposto a leggere e rispondermi.

Ho spesso a che fare con i "depressi". Amici che hanno le loro "crisi". Ho quotato la frase "non fare prediche" perché anch'io penso sia la cosa più sbagliata da fare.
Ma ammetto, dall'altra parte della barricata, cioè ricoprendo il ruolo di non-depresso che fa da costante sostegno morale agli amici depressi, che quando li vedi in preda alla crisi più nera, con un'atteggiamento da prossimo al suicidio, e quando chiedi loro cosa li ha fatti sprofondare in cotal abisso e ti rispondono il motivo più assurdo che potrebbe fare arrabbiare, rattristare, non deprimere, non ridurre in quello stato!... Beh, è difficile non far notare che il motivo della loro terribile depressione è veramente UNA CAVOLATA e che è assurdo ridursi così per così poco.
Evito comunque sempre le "prediche", o di arrabbiarmi. Il mio ruolo di amico del cuore lo svolgo sempre egregiamente. Ma dentro mi ribolle l'anima...

purtroppo è una malattia riconscere l'irrazinalità di certi pensieri è importante ma il depresso deve arrivarci da solo, con un percorso terapeutico, tu potresti farglielo notare nel momento sbagliato


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MorteLenta
Inviato il: Mercoledì, 15-Giu-2011, 15:03
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QUOTE (giovannalapazza @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 12:29)
purtroppo è una malattia riconscere l'irrazinalità di certi pensieri è importante ma il depresso deve arrivarci da solo, con un percorso terapeutico, tu potresti farglielo notare nel momento sbagliato

Sì, infatti.
Ma a volte è "faticoso" consolare qualcuno che sembra stia per sprofondare nel più nero abisso a causa di una stupidata, pensando a quanta sofferenza ho passato io, infinitamente peggiore del suo "problema", e che non mi ha ridotto nel suo stato.
E' difficile tacere.
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GIULIA
Inviato il: Mercoledì, 15-Giu-2011, 17:15
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Sì, fa rabbia, anche. Anche per me che ci sono passata e ogni tanto mi ci rifaccio un giretto all'inferno, a volte è pesante ascoltare e sostenere sospendendo ogni giudizio.

Però facci caso: per esempio tu dici "pensando a quanta sofferenza ho passato io". E' la cosa più sbagliata che si possa pensare, quando si parla di malattia. Non sono capricci. E qualcuno potrebbe dire di te la stessa cosa che tu dici a riguardo. Non esiste una classifica assoluta di gravità delle situazioni, ci piaccia o no.

E sai una cosa? A volte chi sta male lo percepisce perfettamente certo giudizio, a dispetto dei comportamenti corretti che si mantengono.

(Di contro, vero è che ci stanno tanti che si nascondono nel patologico e ricattano tutti tacitamente con il loro atteggiamento.)


Comunque concludo con una cosa: consolare e rimproverare (in qualsiasi forma, come quella del tacito giudizio percepibile) appartengono a due campi perfettamente opposti.


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‎"Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.”
(Alberto Moravia, Gli indifferenti)
DICONO DI LEI:
"Lei ha sempre una 'parola buona' per tutti" " L'uomo disintegrato
"scostumata che non sei altro"
Anonimo Campano
"AHHHH vade retro satana.
(dove cazzo ho messo il crocifisso? )" Gionni

IPSE DIXIT:
"Più li vedo egocentrici e più mi vien voglia di pizzicare quell'ego banale" TerraTerra

"RAGà MA CI AVETE FATTO CASO CHE DA QUANDO ESISTE FACEB. LA GENTE MUORE?" Carlo Maria Rogito
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MorteLenta
Inviato il: Mercoledì, 15-Giu-2011, 20:36
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QUOTE (GIULIA @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 16:15)
Sì, fa rabbia, anche. Anche per me che ci sono passata e ogni tanto mi ci rifaccio un giretto all'inferno, a volte è pesante ascoltare e sostenere sospendendo ogni giudizio.

Però facci caso: per esempio tu dici "pensando a quanta sofferenza ho passato io". E' la cosa più sbagliata che si possa pensare, quando si parla di malattia. Non sono capricci. E qualcuno potrebbe dire di te la stessa cosa che tu dici a riguardo. Non esiste una classifica assoluta di gravità delle situazioni, ci piaccia o no.

E sai una cosa? A volte chi sta male lo percepisce perfettamente certo giudizio, a dispetto dei comportamenti corretti che si mantengono.

(Di contro, vero è che ci stanno tanti che si nascondono nel patologico e ricattano tutti tacitamente con il loro atteggiamento.)


Comunque concludo con una cosa: consolare e rimproverare (in qualsiasi forma, come quella del tacito giudizio percepibile) appartengono a due campi perfettamente opposti.

Sono perfettamente d'accordo.

Qualcuno, sopravvissuto a guerra e tormenti, potrebbe "rimproverarmi" per la disperazione che mi ha provocato un recente lutto, tenendo conto che, rispetto a questo ipotetico scampato alla guerra, io comunque sto bene, vivo nell'agio, ho ancora molti altri cari attorno...
Ma penso che ci sia differenza tra lutto grave in famiglia e playstation3 che si guasta.
E ma vabbé. Mando giù e consolo gli amici PSICO smile.gif . PSICO hug.gif
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Scarlet
Inviato il: Mercoledì, 15-Giu-2011, 22:57
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QUOTE (MorteLenta @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 19:36)

Ma penso che ci sia differenza tra lutto grave in famiglia e playstation3 che si guasta.

Eh, ma bisogna distinguere fra depressione e scazzo-che-qualcuno-chiama depressione.

Se uno tenta il suicidio perchè gli si è rotta la playstation, ha un problema SERIO e non dipende certro da quel singolo evento.
Ho estremizzato, ma spero si capisca cosa voglio dire.
A volte persone realmente depresse, che si chiudono in casa per settimane, che sono visibilmente sofferenti, a domanda su cosa li ha fatti precipitare danno risposte che possono far ridere (o incazzarsi)


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GIULIA
Inviato il: Giovedì, 16-Giu-2011, 09:14
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QUOTE (Scarlet @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 21:57)
QUOTE (MorteLenta @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 19:36)

Ma penso che ci sia differenza tra lutto grave in famiglia e playstation3 che si guasta.

Eh, ma bisogna distinguere fra depressione e scazzo-che-qualcuno-chiama depressione.


Parole sacre.


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MorteLenta
Inviato il: Giovedì, 16-Giu-2011, 13:04
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QUOTE (Scarlet @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 21:57)
QUOTE (MorteLenta @ Mercoledì, 15-Giu-2011, 19:36)

Ma penso che ci sia differenza tra lutto grave in famiglia e playstation3 che si guasta.

Eh, ma bisogna distinguere fra depressione e scazzo-che-qualcuno-chiama depressione.

Se uno tenta il suicidio perchè gli si è rotta la playstation, ha un problema SERIO e non dipende certro da quel singolo evento.
Ho estremizzato, ma spero si capisca cosa voglio dire.
A volte persone realmente depresse, che si chiudono in casa per settimane, che sono visibilmente sofferenti, a domanda su cosa li ha fatti precipitare danno risposte che possono far ridere (o incazzarsi)

Rispondo anch'io "parole sacre".

Ma a me sembra difficile riuscire a far distinguere agli amici la vera depressione dalla depressione-scazzo, perché le reazioni estreme sono le stesse.
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Scarlet
Inviato il: Giovedì, 16-Giu-2011, 20:24
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QUOTE (MorteLenta @ Giovedì, 16-Giu-2011, 12:04)


Ma a me sembra difficile riuscire a far distinguere agli amici la vera depressione dalla depressione-scazzo, perché le reazioni estreme sono le stesse.

Beh...no.
Gli scazzati che conosco dopo lo sfogo sulla propria terribile depressione e magari qualche frase ad effetto, escono, ridono, progettano.
Che poi la volta dopo dicano di nuovo di essere spaventosamente depressi, è un altro conto.
Spesso, se gli descrivi la depressione in termini clinici, dicono pure Ma dai, che esagerazione, quella è gente pazza PSICO giveup.gif


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MorteLenta
Inviato il: Venerdì, 17-Giu-2011, 19:46
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QUOTE (Scarlet @ Giovedì, 16-Giu-2011, 19:24)
QUOTE (MorteLenta @ Giovedì, 16-Giu-2011, 12:04)


Ma a me sembra difficile riuscire a far distinguere agli amici la vera depressione dalla depressione-scazzo, perché le reazioni estreme sono le stesse.

Beh...no.
Gli scazzati che conosco dopo lo sfogo sulla propria terribile depressione e magari qualche frase ad effetto, escono, ridono, progettano.
Che poi la volta dopo dicano di nuovo di essere spaventosamente depressi, è un altro conto.
Spesso, se gli descrivi la depressione in termini clinici, dicono pure Ma dai, che esagerazione, quella è gente pazza PSICO giveup.gif

No no, rispondono di essere depressi.
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Scarlet
Inviato il: Venerdì, 17-Giu-2011, 20:27
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QUOTE (MorteLenta @ Venerdì, 17-Giu-2011, 18:46)

No no, rispondono di essere depressi.

Non sempre, intendevo...poi magari lo sono davvero, magari non in forma grave, solo che le loro motivazioni sembrano ridicole.


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fuffy88
Inviato il: Giovedì, 27-Ott-2011, 12:58
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QUOTE (liberadisognare @ Giovedì, 14-Gen-2010, 11:14)
quale è il limite fra la depressione e la scusa?
come lo riconosciamo?
nel senso...io ero/sono depressa(è presto per dire di esserne uscita)ma la depressione ha giocato anche come scusa per non reagire...
se non avessi avuto chi mi ha schiaffeggiato,di progressi non ne avrei mai fatti...
quando è giusto assecondare e dunque in un certo senso compatire un depresso,e quando è giusto schiaffeggiarlo?
io raramente riesco a dire ad una persona"poverino" perchè lo trovo sterile,privo di utilità...
ma non so se trovo sempre le parole giuste per aiutare...
quali sono le pa4role giuste?

io so soltanto che se non ci fossero stati la mia amica e il mio ragazzo che mi rimproveravano di continuo non ne sarei uscita...IO dalla depressione davvero NE SONO USCITA..se poi mi tornerà non lo so...però sta di fatto volontà o no..malattia o no..autostima sotto i piedi o no...quelli che ci stanno accanto non devono assolutamente accontentarci..se lo avessero fatto..sarei ancora bloccata nel letto!


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C'è sempre il timore che riconoscendo le nostre paure queste possono sopraffarci e dirigere la nostra vita. Ma immergendoci in esse, in realtà, accresciamo il nostro potere e costruiamo un maggiore rispetto per noi stessi
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mattia.90
Inviato il: Sabato, 05-Nov-2011, 21:55
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Ciao a tutti...

Volevo esporre la mia situazione e magari qualche suggerimento se possibile.. Anche io "convivo" quotidianamente con queste problematiche, anche se non in prima persona (nel senso che non soffro io di depressione, ma la mia ragazza purtroppo si) ...


Viviamo attualmente in 2 città diverse e quindi l'aiuto e il supporto che potrei darle è minore ed è ancora più difficoltoso... Non è depressa "gravemente" (non so come definire appunto la gravità della malattia), ma nell'ultimo mese si sono presentati parecchi imprevisti (a causa di eventi subiti parecchi anni fa mai superati..) che l'hanno fatta mano a mano entrare in questo vortice di depressione...

Ho letto tutto questo topic per cercare dei suggerimenti, ma leggendo che ogni caso è differente ho deciso di postare...


Premetto che io non conosco quasi nulla di questa malattia perché non l'ho mai dovuta affrontare... Mi sto cominciando ad informare proprio in questi giorni, potreste darmi qualche suggerimento?

Se volete altre informazioni sono a disposizione ovviamente.. Grazie mille a tutti
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