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> Doc E Ansia
 
AMD75
Inviato il: Mercoledì, 26-Feb-2020, 17:54
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Buongiorno a tutti, ho 44 anni ed è quasi una vita che soffro di problemi psicologici (non mi ricordo bene quando sono iniziati..). Premetto che ho avuto una infanzia difficile in quanto all'età di sei anni i miei genitori si sono separati ed io sono rimasto a casa con mia mamma e mio fratello ammalato di tumore al cervelletto, deceduto poi quando avevo compiuto i sette anni. Mia mamma non mi ha mai spinto a vedere mio padre, in quanto lo reputava pericoloso per me; io andavo il fine settimana da lui e mi ricordo benissimo di non essere a mio agio, sicuramente perchè a mia madre non faceva piacere, oltretutto subivo immancabilmente un interrogatorio sia da una parte che dall'altra, come si può immaginare la mia adolescenza era un susseguirsi di sentirsi sempre sul banco dei testimoni. Nonostante tutto sono andato avanti con gli studi e senza grosse fatiche mi sono specializzato in meccanica riscuotendo anche dei buonissimi voti; ora ho una attività in proprio di quello che ho appunto studiato. In quegli anni di studio e di inizio attività lavorativa come dipendente, sono sempre scappato dal vedere mio padre, perchè reputavo ingiusto il modo in cui ci ha trattato a me e mia madre; forse era anche un modo per non ferire mia madre. All'età di 23 anni il primo fidanzamento, durato due anni e mezzo, finito poi con il lasciare da parte mia questa relazione. Da lì sono cominciati dei seri problemi: sono caduto in depressione per quello che avevo fatto e solo un paio di anni dopo ho deciso di ricorrere ad una cura farmacologica. La cura andava bene e mi sentivo molto in forma, infatti mi sono di nuovo fidanzato a ventinove anni con una ragazza con la quale abbiamo deciso un anno dopo di rilevare una attività produttiva insieme. Le cose andavano bene, siamo rimasti assieme per 13 anni di cui 10 di convivenza; si lavorava assieme e poi si rientrava a casa. Io avevo il mio hobby calcistico che mi portava ad essere impegnato 4 giorni su 7. Piano piano però, il nostro rapporto era solo esclusivamente incentrato sull'azienda, a casa non si parlava mai. Ad un certo punto lei mi dice che non era più felice con me e ha deciso di frequentare un mio amico che a sua detta la rendeva felice. Quel giorno che mi ha comunicato questo sono sprofondato nella più completa devastazione: ansia, depressione e soventi attacchi di panico. Da subito ho deciso con grandissima fatica di rimanere soci in azienda (e l'azienda è composta da me e da lei senza dipendenti...), tra un attacco di panico e l'altro. Sono ricorso nuovamente ai farmaci (comunque non avevo mai smesso...) e a farmi seguire da una psicoterapeuta, ma le cose non sono migliorate di molto in questo periodo. Nel frattempo conosco una nuova persona, siamo andati a convivere quasi da subito, e dopo un anno è rimasta incinta; era quello che volevo con una persona che ho gradito sin da subito. A oggi mi ritrovo con attacchi d'ansia e depressione anche se siamo in dolce attesa, continuo ad avere pensieri negativi e sono giù di morale; continuo a chiedermi se è la persona giusta, paragono sempre la mia relazione e lei ad altre persone/coppie che vedo in giro. Oltretutto sono ingabbiato su quello che sono e quello che dovrei o vorrei essere, non ci capisco più niente. La mia psicoterapeuta dice che ho sempre portato una maschera fin da bambino, per far contenti sia papà che mamma, e questa me la sto portando dietro ancora oggi. Io non chiedo tanto, solo serenità e consapevolezza dei miei pensieri, tornare come prima a essere me stesso senza ma e senza se.
Scusatemi se mi sono dilungato, ma era necessario per poter illustrare la mia situazione.
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AMD75
Inviato il: Giovedì, 27-Feb-2020, 15:42
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Buongiorno a tutti! La sensazione di essere confuso galoppa di giorno in giorno...voi non vi siete mai trovati in una situazione che qualsiasi pensiero facciate vedete solo il lato negativo? Tutto quello che ho non lo apprezzo e ogni cosa che vedo degli altri, in qualsiasi settore, è sempre meglio della mia situazione?
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