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Inviato il: Venerdì, 03-Gen-2020, 16:20
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Psico Padrino Messaggi: 1.211 Utente Nr.: 17.837 Iscritto il: 15-Gen-2017 |
Lo stimolo a farsi del male, senza volersi suicidare, o a voler essere dei disabili?
cos'è, una sindrome di munchausen indotta dal voler attenzione per il proprio disagio? aggiungo che mio nonno nei suoi ultimi anni aveva una sorta di dipendenza ospedaliera, anche lui tendenza a sbalzi d'umore come mio padre bipolare, e un po' come me, io in più doc, anche lui tendenza a bere molti alcolici... anche lui disturbi d'ansia... anche a me piace fare analisi e avere molti documenti ospedalieri come fossero medaglie, come lui ostentava i suoi fogli di ricovero e gli piaceva sottoporsi a esami di ogni tipo. è una cosa famigliare? (anche se io ho paura delle operazioni chirurgiche, in realtà ho paura delle anestesie) -------------------- E guardo il mondo da un oblò
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Pharmacologist |
Inviato il: Venerdì, 03-Gen-2020, 21:02
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Unregistered |
Anche a me piace avere una documentazione medica il più completa possibile, ma forse è una sorta di ossessione di controllo.
Idem per quanto riguarda l'invalidità. Non penso si tratti di Münchhausen, altrimenti ricercheresti spesso l'attenzione di un medico, arrivando anche ad atti di autolesionismo molto gravi. In ogni caso è meglio non ricevere mai una diagnosi di questa sindrome perché perderesti automaticamente qualsiasi credibilità, anche quando stai veramente male. |
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Inviato il: Venerdì, 03-Gen-2020, 23:25
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Psico Padrino Messaggi: 1.211 Utente Nr.: 17.837 Iscritto il: 15-Gen-2017 |
Infatti mio nonno lo curavano male finché è morto proprio per la sua tendenza a fingere.
Ma nel caso del vero autolesionismo i medici sono obbligati a curare perché i danni fisici autoinflitti ci sono. -------------------- E guardo il mondo da un oblò
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Pharmacologist |
Inviato il: Sabato, 04-Gen-2020, 20:57
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Unregistered |
Certo, questo senza dubbio. Però se hai una diagnosi di Münchhausen i medici ci vanno cauti prima di fare/prescrivere qualsiasi cosa; il trattamento del paziente è comunque obbligatorio nei casi di emergenza-urgenza/condizioni inevitabilmente da curare. L'esempio di tuo nonno è uno dei frequenti risvolti della patologia. |
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Inviato il: Martedì, 21-Gen-2020, 18:11
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Nuovo iscritto Messaggi: 14 Utente Nr.: 19.613 Iscritto il: 04-Dic-2019 |
Mi ricordo di quel pensiero. Volevo che le cose andassero anche peggio di come andavano. Pareva che non mi bastasse la tristezza, la delusione, la solitudine: desideravo che qualcosa di più grave accadesse. Non la definirei mai come "desiderio di attirare l'attenzione", ma proprio di punire l'altro, nel mio caso i miei genitori e in particolar modo mia madre. Io stesso ero l'unico oggetto da colpire per punirla, per farla soffrire. Immagino fosse questa l'origine di quei pensieri. Poi ognuno dà sfogo a quella pulsione con ciò che gli capita a tiro. Una ragazza smette di mangiare, un altro ragazzo si droga più che può... non dico che sempre e comunque sia quella la soluzione del rebus (ossia il punire il o i genitori), dico solo che molti ci cascano e quella è la cosa più ovvia che mi viene in mente. La cosa che complica tutto è che molti dei nostri sentimenti peggiori (l'odio per un genitore) spesso sono invisibili pure alla nostra coscienza, alla nostra consapevolezza. Odiamo senza essere consapevoli di odiare, perché l'odio è un sentimento proibito. |
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