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> Doc Da Relazione, Qualche Consiglio
 
Dubbioso96
Inviato il: Lunedì, 05-Feb-2018, 20:17
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Salve a tutti, vorrei condividere con voi la mia esperienza legata a questo simpaticissimo disturbo. Penso possa essere utile anche per chi soffre di altre tipologie di doc, perché il meccanismo è identico, cambia l’oggetto.
Partiamo da me.
Circa quattro anni fa iniziai la mia prima relazione seria. Dopo due mesi perfetti, nel primo momento di “tensione” parte un pensiero:”È finita la magia, non la ami più”. Inutile che vi dica che sono andato letteralmente nel panico. La cosa ha continuato per due anni, fra alti e bassi (bassissimi direi). A un certo punto ho voluto lasciarla, senza alcune rimorso. Pensavo fosse finita, ma in realtà il doc è riemerso nel tempo ogni qualvolta si palesasse anche la minima possibilità di una relazione. Essendo che il karma mi odia profondamente, sono stato desiderato da tre ragazze nell’ultimo anno. Ho detto a tutte e tre di no. Sapevo di non potere, di non essere pronto per una relazione seria. La mia mente non lo era. Quindi ho iniziato TCC. E penso di uscirne nei prossimi mesi.
Quel che voglio fare qui e ora però è dare a tutti dei consigli, magari peccando di presunzione, ma poco importa. Ciò che abbiamo passato lo possiamo capire solo noi, gli altri non posso neanche immaginare cosa significhi sentirsi ostaggi della propria mente.
Ma bando alle ciance. Innanzitutto penso sia importante capire cosa sia il doc, acronimo di disturbo ossessivo compulsivo. Esso nasce nel momento in cui nella mente si presenta un pensiero ansioso e la nostra stessa mente (noi) inizia a temere questo pensiero. Questo è un aspetto fondamentale, perché spesso si parla del significato del dubbio. Ebbene, il dubbio è un campanello d’allarme, niente di innaturale. Tuttavia questa considerazione, per quanto esatta, non ha molto senso nel doc, perché il tipo di dubbio del doc è tutto meno che naturale. Patologico è la giusta definizione. Ma perché diventa così? La questione è molto semplice. Normalmente quando ci viene un dubbio noi veniamo travolti da esso e lo superiamo semplicemente andando oltre. È una situazione temporanea, da vivere come qualunque altra emozione. Nel doc succede però una cosa che non dovrebbe succedere. La mente si spaventa per il pensiero che ha prodotto, quindi richiede che il contenuto di tale pensiero venga smentito. Il problema è che viene richiesto un riscontro razionale che dia una certezza assoluta. La certezza assoluta però non esiste. Questo fa sì che si permanga in una situazione di permanente dubbio. Ecco perché non si sa mai quando si ha il doc se si ama una persona. Una persona normale può avere un dubbio una volta tanto e quando vive questa situazione non sa se ama o meno. Nel doc succede che, per via di questo meccanismo ossessivo compulsivo (botta e risposta) il campanello di allarme si generi in continuazione. Questo fa sì che non si sappia effettivamente cosa si provi. È una sensazione reale, voi veramente non sapete cosa provate. Avete un dubbio, come potete avere risposte? È un meccanismo tuttavia difficile da arginare, perché anche qualora controllaste la vostra tentazione di compulsare, la mente lo farebbe in automatico. Come? Essa si focalizza automaticamente su una serie di aspetti relativi al partner o potenziale tale, quali l’aspetto fisico, carattere, dettagli, situazione familiare, ecc. Queste cose sono compulsioni automatiche, impossibili da bloccare. L’input parte dal pensiero che la vostra mente non riesce a concepire, perché la mente richiede una risposta, quindi tende automaticamente a ricercarla, senza però capire che non la troverà mai e rimarrà sempre nel dubbio. Per risolvere la situazione è strettamente necessaria la terapia, preferibilmente TCC.
È importante che io aggiunga una cosa, che però va ben interpretata: ciò che provate non è rilevante. In effetti, non ha alcun significato. Il doc impedisce di interfacciarsi con certe emozioni e sentimenti. Riprendiamo la persona “normale” che ha un dubbio. Secondo voi mentre ha il dubbio percepisce lo stesso entusiasmo in merito alla relazione? Ovviamente no, tuttavia dopo un po’ “passa”. Abbiamo detto che il doc induce a vivere in modo permanente questo stato (per permanente intendo “indefinito”, non che lo vivrete per sempre). Bene, vi siete risposti da soli. Che amiate o meno, il doc non vi consentirà di accedere alle vostre emozioni. La mente è bloccata in se stessa, l’amore è qualcosa di inaccessibile. Se amate o meno lo potrete sapere solo dopo aver superato il doc. Se siete fidanzati, a meno di situazioni particolari, il mio consiglio è di rimanere con il partner e nel contempo di fare terapia. Il pensiero ansioso è naturale, ciò che non lo è la risposta della nostra mente. Essa va riprogrammata a tutti gli effetti. E questo non lo fanno certamente i farmaci. Serve qualcuno che vi guidi.
Personalmente, spero di aver dato un aiuto a chi sta male, posto che comunque quanto setto vale per tutti i doc. Buona serata a tutti e buona fortuna!
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aletriste
Inviato il: Lunedì, 05-Feb-2018, 20:23
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QUOTE (Dubbioso96 @ Lunedì, 05-Feb-2018, 19:17)
Salve a tutti, vorrei condividere con voi la mia esperienza legata a questo simpaticissimo disturbo. Penso possa essere utile anche per chi soffre di altre tipologie di doc, perché il meccanismo è identico, cambia l’oggetto.
Partiamo da me.
Circa quattro anni fa iniziai la mia prima relazione seria. Dopo due mesi perfetti, nel primo momento di “tensione” parte un pensiero:”È finita la magia, non la ami più”. Inutile che vi dica che sono andato letteralmente nel panico. La cosa ha continuato per due anni, fra alti e bassi (bassissimi direi). A un certo punto ho voluto lasciarla, senza alcune rimorso. Pensavo fosse finita, ma in realtà il doc è riemerso nel tempo ogni qualvolta si palesasse anche la minima possibilità di una relazione. Essendo che il karma mi odia profondamente, sono stato desiderato da tre ragazze nell’ultimo anno. Ho detto a tutte e tre di no. Sapevo di non potere, di non essere pronto per una relazione seria. La mia mente non lo era. Quindi ho iniziato TCC. E penso di uscirne nei prossimi mesi.
Quel che voglio fare qui e ora però è dare a tutti dei consigli, magari peccando di presunzione, ma poco importa. Ciò che abbiamo passato lo possiamo capire solo noi, gli altri non posso neanche immaginare cosa significhi sentirsi ostaggi della propria mente.
Ma bando alle ciance. Innanzitutto penso sia importante capire cosa sia il doc, acronimo di disturbo ossessivo compulsivo. Esso nasce nel momento in cui nella mente si presenta un pensiero ansioso e la nostra stessa mente (noi) inizia a temere questo pensiero. Questo è un aspetto fondamentale, perché spesso si parla del significato del dubbio. Ebbene, il dubbio è un campanello d’allarme, niente di innaturale. Tuttavia questa considerazione, per quanto esatta, non ha molto senso nel doc, perché il tipo di dubbio del doc è tutto meno che naturale. Patologico è la giusta definizione. Ma perché diventa così? La questione è molto semplice. Normalmente quando ci viene un dubbio noi veniamo travolti da esso e lo superiamo semplicemente andando oltre. È una situazione temporanea, da vivere come qualunque altra emozione. Nel doc succede però una cosa che non dovrebbe succedere. La mente si spaventa per il pensiero che ha prodotto, quindi richiede che il contenuto di tale pensiero venga smentito. Il problema è che viene richiesto un riscontro razionale che dia una certezza assoluta. La certezza assoluta però non esiste. Questo fa sì che si permanga in una situazione di permanente dubbio. Ecco perché non si sa mai quando si ha il doc se si ama una persona. Una persona normale può avere un dubbio una volta tanto e quando vive questa situazione non sa se ama o meno. Nel doc succede che, per via di questo meccanismo ossessivo compulsivo (botta e risposta) il campanello di allarme si generi in continuazione. Questo fa sì che non si sappia effettivamente cosa si provi. È una sensazione reale, voi veramente non sapete cosa provate. Avete un dubbio, come potete avere risposte? È un meccanismo tuttavia difficile da arginare, perché anche qualora controllaste la vostra tentazione di compulsare, la mente lo farebbe in automatico. Come? Essa si focalizza automaticamente su una serie di aspetti relativi al partner o potenziale tale, quali l’aspetto fisico, carattere, dettagli, situazione familiare, ecc. Queste cose sono compulsioni automatiche, impossibili da bloccare. L’input parte dal pensiero che la vostra mente non riesce a concepire, perché la mente richiede una risposta, quindi tende automaticamente a ricercarla, senza però capire che non la troverà mai e rimarrà sempre nel dubbio. Per risolvere la situazione è strettamente necessaria la terapia, preferibilmente TCC.
È importante che io aggiunga una cosa, che però va ben interpretata: ciò che provate non è rilevante. In effetti, non ha alcun significato. Il doc impedisce di interfacciarsi con certe emozioni e sentimenti. Riprendiamo la persona “normale” che ha un dubbio. Secondo voi mentre ha il dubbio percepisce lo stesso entusiasmo in merito alla relazione? Ovviamente no, tuttavia dopo un po’ “passa”. Abbiamo detto che il doc induce a vivere in modo permanente questo stato (per permanente intendo “indefinito”, non che lo vivrete per sempre). Bene, vi siete risposti da soli. Che amiate o meno, il doc non vi consentirà di accedere alle vostre emozioni. La mente è bloccata in se stessa, l’amore è qualcosa di inaccessibile. Se amate o meno lo potrete sapere solo dopo aver superato il doc. Se siete fidanzati, a meno di situazioni particolari, il mio consiglio è di rimanere con il partner e nel contempo di fare terapia. Il pensiero ansioso è naturale, ciò che non lo è la risposta della nostra mente. Essa va riprogrammata a tutti gli effetti. E questo non lo fanno certamente i farmaci. Serve qualcuno che vi guidi.
Personalmente, spero di aver dato un aiuto a chi sta male, posto che comunque quanto setto vale per tutti i doc. Buona serata a tutti e buona fortuna!

Bel post! Io ho iniziato la tcc da poco meno di un mese, ed effettivamente mi sono utili gli esercizi in cui analizzi la situazione che ti fa andare in ansia e poi "smonti" l'ansia rispondendo a delle domande, realizzando che in effetti quest'ansia è poco giustificata (nel senso che la maggior parte delle volte quello che temiamo poi non si realizza).
Hai altri consigli da dare? Penso che per tutti ogni ogni consiglio possa far bene. Oppure hai degli esercizi simili a questi che servono per smontare le paranoie? Scusami per tutte le domande, ma credo che tu capisca come mi sento e quanto odi questa situazione.
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Dubbioso96
Inviato il: Lunedì, 05-Feb-2018, 20:36
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QUOTE (aletriste @ Lunedì, 05-Feb-2018, 19:23)
QUOTE (Dubbioso96 @ Lunedì, 05-Feb-2018, 19:17)
Salve a tutti, vorrei condividere con voi la mia esperienza legata a questo simpaticissimo disturbo. Penso possa essere utile anche per chi soffre di altre tipologie di doc, perché il meccanismo è identico, cambia l’oggetto.
Partiamo da me.
Circa quattro anni fa iniziai la mia prima relazione seria. Dopo due mesi perfetti, nel primo momento di “tensione” parte un pensiero:”È finita la magia, non la ami più”. Inutile che vi dica che sono andato letteralmente nel panico. La cosa ha continuato per due anni, fra alti e bassi (bassissimi direi). A un certo punto ho voluto lasciarla, senza alcune rimorso. Pensavo fosse finita, ma in realtà il doc è riemerso nel tempo ogni qualvolta si palesasse anche la minima possibilità di una relazione. Essendo che il karma mi odia profondamente, sono stato desiderato da tre ragazze nell’ultimo anno. Ho detto a tutte e tre di no. Sapevo di non potere, di non essere pronto per una relazione seria. La mia mente non lo era. Quindi ho iniziato TCC. E penso di uscirne nei prossimi mesi.
Quel che voglio fare qui e ora però è dare a tutti dei consigli, magari peccando di presunzione, ma poco importa. Ciò che abbiamo passato lo possiamo capire solo noi, gli altri non posso neanche immaginare cosa significhi sentirsi ostaggi della propria mente.
Ma bando alle ciance. Innanzitutto penso sia importante capire cosa sia il doc, acronimo di disturbo ossessivo compulsivo. Esso nasce nel momento in cui nella mente si presenta un pensiero ansioso e la nostra stessa mente (noi) inizia a temere questo pensiero. Questo è un aspetto fondamentale, perché spesso si parla del significato del dubbio. Ebbene, il dubbio è un campanello d’allarme, niente di innaturale. Tuttavia questa considerazione, per quanto esatta, non ha molto senso nel doc, perché il tipo di dubbio del doc è tutto meno che naturale. Patologico è la giusta definizione. Ma perché diventa così? La questione è molto semplice. Normalmente quando ci viene un dubbio noi veniamo travolti da esso e lo superiamo semplicemente andando oltre. È una situazione temporanea, da vivere come qualunque altra emozione. Nel doc succede però una cosa che non dovrebbe succedere. La mente si spaventa per il pensiero che ha prodotto, quindi richiede che il contenuto di tale pensiero venga smentito. Il problema è che viene richiesto un riscontro razionale che dia una certezza assoluta. La certezza assoluta però non esiste. Questo fa sì che si permanga in una situazione di permanente dubbio. Ecco perché non si sa mai quando si ha il doc se si ama una persona. Una persona normale può avere un dubbio una volta tanto e quando vive questa situazione non sa se ama o meno. Nel doc succede che, per via di questo meccanismo ossessivo compulsivo (botta e risposta) il campanello di allarme si generi in continuazione. Questo fa sì che non si sappia effettivamente cosa si provi. È una sensazione reale, voi veramente non sapete cosa provate. Avete un dubbio, come potete avere risposte? È un meccanismo tuttavia difficile da arginare, perché anche qualora controllaste la vostra tentazione di compulsare, la mente lo farebbe in automatico. Come? Essa si focalizza automaticamente su una serie di aspetti relativi al partner o potenziale tale, quali l’aspetto fisico, carattere, dettagli, situazione familiare, ecc. Queste cose sono compulsioni automatiche, impossibili da bloccare. L’input parte dal pensiero che la vostra mente non riesce a concepire, perché la mente richiede una risposta, quindi tende automaticamente a ricercarla, senza però capire che non la troverà mai e rimarrà sempre nel dubbio. Per risolvere la situazione è strettamente necessaria la terapia, preferibilmente TCC.
È importante che io aggiunga una cosa, che però va ben interpretata: ciò che provate non è rilevante. In effetti, non ha alcun significato. Il doc impedisce di interfacciarsi con certe emozioni e sentimenti. Riprendiamo la persona “normale” che ha un dubbio. Secondo voi mentre ha il dubbio percepisce lo stesso entusiasmo in merito alla relazione? Ovviamente no, tuttavia dopo un po’ “passa”. Abbiamo detto che il doc induce a vivere in modo permanente questo stato (per permanente intendo “indefinito”, non che lo vivrete per sempre). Bene, vi siete risposti da soli. Che amiate o meno, il doc non vi consentirà di accedere alle vostre emozioni. La mente è bloccata in se stessa, l’amore è qualcosa di inaccessibile. Se amate o meno lo potrete sapere solo dopo aver superato il doc. Se siete fidanzati, a meno di situazioni particolari, il mio consiglio è di rimanere con il partner e nel contempo di fare terapia. Il pensiero ansioso è naturale, ciò che non lo è la risposta della nostra mente. Essa va riprogrammata a tutti gli effetti. E questo non lo fanno certamente i farmaci. Serve qualcuno che vi guidi.
Personalmente, spero di aver dato un aiuto a chi sta male, posto che comunque quanto setto vale per tutti i doc. Buona serata a tutti e buona fortuna!

Bel post! Io ho iniziato la tcc da poco meno di un mese, ed effettivamente mi sono utili gli esercizi in cui analizzi la situazione che ti fa andare in ansia e poi "smonti" l'ansia rispondendo a delle domande, realizzando che in effetti quest'ansia è poco giustificata (nel senso che la maggior parte delle volte quello che temiamo poi non si realizza).
Hai altri consigli da dare? Penso che per tutti ogni ogni consiglio possa far bene. Oppure hai degli esercizi simili a questi che servono per smontare le paranoie? Scusami per tutte le domande, ma credo che tu capisca come mi sento e quanto odi questa situazione.

Sì purtroppo so ciò che provi! Guarda, la TCC l’ho iniziata da veramente molto poco tempo.
Altri consigli? È importante capire che il doc è nato per un motivo. C’è tutto un mare intorno a questo disturbo. Penso sia importante porsi una domanda, poste le premesse di cui sopra: perché quel pensiero mi ha fatto paura? Questa è la domanda FONDAMENTALE. E d’altronde la terapia guarda molto all’esperienza delle persona, al carattere, alle piccole fissazioni, paure, vizii, abitudini, ecc. Il modo migliore per sconfiggere il doc è agire su ciò che lo causa, per questo la terapia è fondamentale, da soli non si può fare questo lavoro. Da soli si può solo gestire, ma serve fino a un certo punto. L’esercizio che facevo consisteva nel lasciar scorrere i pensieri, praticamente ignorarli. Ti fa vivere meglio, ma la tua mente rimane disturbata, serve che qualcuno la riprogrammi.
Non è da escludere che ci siano delle problematiche caratteriali intorno al doc, intese come delle repressioni interiori.
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aletriste
Inviato il: Lunedì, 05-Feb-2018, 21:34
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Sì esatto, infatti anche solo andando dalla psicologa sto scoprendo dei miei comportamenti che da sola non avrei mai notato! I pensieri ogni tanto riesco a farli scorrere ma capisco che questo comportamento è adatto fino ad un certo punto.
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BlackButterfy
Inviato il: Martedì, 06-Feb-2018, 12:54
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Ciao PSICO smile.gif
Io sono nuova qui e volevo confrontarmi con qualcuno perché sono veramente nel panico più assoluto. Anche a voi, che soffrite di DOC, capita di essere terrorizzati dal fatto che l’amore posa finire senza motivo.
Cioè, che si possa spegnere, puff. Così, da un momento all’altro. A me è quello che mi manda in pappa perché io spero tanto che sia Doc ma più vado avanti e più dico che mi sto solo convincendo. Io non penso di lasciare il mio compagno, non mi pass per la testa, solo che ho una gran paura del futuro perché mi dico “se inizi con queste brutte sensazioni, se non sento più niente, se non sei più felice e soddisfatta, che futuro puoi avere con lui”?. Questa situazione mi era capitata anche in passato col mio ex e non sapevo fosse Doc, passó semplicemente del tempo e svanì, ma tnom torno mai come prima la relazione e poi finì perché non ero più felice con lui e mi innamorai del mio attuale compagno. Io mi sento male, davvero male. Ho desiderato da morire avere una famiglia con lui, e infatti ad agosto 2017 è nata la nostra bambina. Pensate che mi dicevo sempre “non so come potrò amare qualcuno più del mio compagno, anche se sarà mio figlio”. Poi il 5 novembre 2017
Durante un rapporto di botto ho sentito nuovamente quella brutta sensazione, quell’insofdisfazione e mi è venuto il terrore che quello che era successo con il mio ex stava succedendo anche con il mio
Attuale compagno. Da lì, ho smesso di vivere. Da un lato spesso mi dico che il problema non è il non amare ma la possibile patologia in se, e dall’altro che è finito tutto e basta. Perché se si ama si sta bene e si è soddisfatti.
Aiutatemi.
Ho intrapreso anche un percorso di terapia, e oggi inizierò meditazione. Speriamo siano di aiuto.
Ho sofferto anche di fissazioni e ossessioni ipocondriache e binge eating.. se non sbaglio sono sempre di matrice ossessiva compulsiva come comportamenti vero?
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aletriste
Inviato il: Martedì, 06-Feb-2018, 20:50
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QUOTE (BlackButterfy @ Martedì, 06-Feb-2018, 11:54)
Ciao PSICO smile.gif
Io sono nuova qui e volevo confrontarmi con qualcuno perché sono veramente nel panico più assoluto. Anche a voi, che soffrite di DOC, capita di essere terrorizzati dal fatto che l’amore posa finire senza motivo.
Cioè, che si possa spegnere, puff. Così, da un momento all’altro. A me è quello che mi manda in pappa perché io spero tanto che sia Doc ma più vado avanti e più dico che mi sto solo convincendo. Io non penso di lasciare il mio compagno, non mi pass per la testa, solo che ho una gran paura del futuro perché mi dico “se inizi con queste brutte sensazioni, se non sento più niente, se non sei più felice e soddisfatta, che futuro puoi avere con lui”?. Questa situazione mi era capitata anche in passato col mio ex e non sapevo fosse Doc, passó semplicemente del tempo e svanì, ma tnom torno mai come prima la relazione e poi finì perché non ero più felice con lui e mi innamorai del mio attuale compagno. Io mi sento male, davvero male. Ho desiderato da morire avere una famiglia con lui, e infatti ad agosto 2017 è nata la nostra bambina. Pensate che mi dicevo sempre “non so come potrò amare qualcuno più del mio compagno, anche se sarà mio figlio”. Poi il 5 novembre 2017
Durante un rapporto di botto ho sentito nuovamente quella brutta sensazione, quell’insofdisfazione e mi è venuto il terrore che quello che era successo con il mio ex stava succedendo anche con il mio
Attuale compagno. Da lì, ho smesso di vivere. Da un lato spesso mi dico che il problema non è il non amare ma la possibile patologia in se, e dall’altro che è finito tutto e basta. Perché se si ama si sta bene e si è soddisfatti.
Aiutatemi.
Ho intrapreso anche un percorso di terapia, e oggi inizierò meditazione. Speriamo siano di aiuto.
Ho sofferto anche di fissazioni e ossessioni ipocondriache e binge eating.. se non sbaglio sono sempre di matrice ossessiva compulsiva come comportamenti vero?

Ciao! Forse ti conviene creare una discussione tutta tua, così potrebbero risponderti più persone PSICO smile.gif
In ogni caso, credo che chiunque soffra di doc da relazione (me compresa) possa capire la tua situazione. A me tutto è nato in un secondo, all'improvviso, ma fin da quando sono piccola ho altre forme di doc... Però quello da relazione è in assoluto il peggiore per me, perché ha colpito la persona che amo di più (il mio ragazzo).
Solo perché al momento tu ti senti insoddisfatta non vuol dire che tu lo sia davvero, il doc ti fa dubitare di tutto. Ma pensa ai momenti precedenti al doc. Io ad esempio mi sentivo benissimo, è una relazione sana la mia, e non avrei motivi per smettere di sentirmi così bene, se non per il fatto che il dubbio mi ha buttato nel panico facendomi stare malissimo. Il dubbio è lecito ed è giusto che ci sia (soprattutto se la relazione è importante), il problema di noi doccati è che il dubbio ci porta a rimuginare, a ossessionarci, ad analizzare ogni nostra azione col nostro partner ecc. E le persone non doccate non si comportano così. Magari hanno il dubbio, ci pensano su un attimo, realizzano è vero/non è vero e basta. Noi invece non accettiamo nemmeno il dubbio. E accettare il dubbio, non vuol dire ammettere di non amare, semplicemente significa ammettere che non ogni cosa può essere controllata da noi, ma va bene così. Non si può avere la certezza di niente, soprattutto riguardo alle emozioni, che sono una cosa sfuggevole. Il punto è questo: l'amore è una scelta. Non ho più le farfalle? Bene. Non sono più gelosa come prima? Bene comunque. Io continuo ad impegnarmi in questa relazione, perché so che amo il ragazzo anche se in questo momento non sento niente, continuo a stare con lui perché so che prima del doc progettavo di vivere insieme.
Io sono seguita da una psicologa da quasi un mese e da poco ho iniziato la terapia cognitivo comportamentale, che ti consiglio. Serve a smontare le paranoie e le ansie.
Riguardo alle fissazione e ossessioni ipocondriache posso dirti che anche a me sono capitate. Diciamo che mi finisce un'ossessione e me ne inizia un'altra. Del binge eating non saprei dirti perché non mi è mai successo. Comunque il disturbo ossessivo compulsivo è derivato dall'ansia (così mi ha detto la mia psicologa).
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camilla02
Inviato il: Venerdì, 20-Set-2019, 11:09
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Porto in alto questo vecchio thread perché lo trovo utilissimo PSICO smile.gif
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giovannalapazza
Inviato il: Venerdì, 20-Set-2019, 11:36
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e io lo sposto in strategie


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