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> Sconvolta Da Una "sconosciuta"?
 
GanjaChanel
Inviato il: Giovedì, 06-Ott-2011, 00:47
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Non so se sia o meno la sezione giusta ma in questo momento sto pensando che sarebbe ora di andare a dormine e non ci riesco minimamente.
Il problema è veramente strano, non mi era mai capitato prima d'ora e se ci fosse mi farebbe piacere anche il parere di un esperto.
Quattro giorni fa ero in tabaccheria e c'era parecchia coda, stava per arrivare il mio turno quando mi sono guardata alle spalle perché mi sentivo osservata e tra le tante facce dietro di me ne ho messa a fuoco una che continua a tormentarmi.
Era una signora anziana con degli occhi grandissimi verdi, i capelli grigi corti e tutta vestita di nero, tranne un foulard marroncino. Sono ancora scossa perchè nel momento in cui l'ho guardata ho sentito il sangue gelarsi nelle vene, come in quelle scene dei film in cui si vede tutto al rallentatore e si sentono i battiti del cuore a mille.
Non l'avevo mai vista prima, o almeno credo che sia così. L'ho guardata per pochi secondi e anche lei mi guardava, neutra, fredda, come una sconosciuta.
Ho comprato le mie sigarette e sono corsa fuori, sono uscita col resto in mano e stavo tremando, ho dovuto appoggiarmi al muro perchè mi sentivo svenire.
Sono rimasta apposta dietro il negozio aspettando di vederla uscire e quando è uscita ho riprovato la stessa sensazione di gelo nel petto. L'ho osservata mentre saliva sulla bici e pedalava via e poi ho iniziato a fare dei lunghi respiri e mi sono un po' ripresa.
Fatto sta che è da quattro giorni che non faccio che pensarci, a volte sono tranquilla, giro lo sguardo e rivedo i suoi occhi. Mi ossessiona anche di notte, non riesco a dormire, non riesco a spegnere la luce (di solito il buio mi rilassa tantissimo), sto davvero impazzendo!
Ho provato a ripensare al mio passato ma sono proprio sicura di non averla mai vista. Ma allora perchè mi fa questo effetto?
Sto iniziando a credere che faccia parte di un ricordo che ho parzialmente rimosso e che il suo incontro in tabaccheria abbia "sbloccato", può essere così? E se è così, come liberarsi di lei? Mi sta davvero ossessionando!
Se vi può essere utile ho 17 anni e una miriade di disturbi psicologici, due ricoveri in psichiatria e una chiamata al tribunale minorile, ma vi assicuro che non sono pazza nè schizofrenica! Frequento una psicoterapeuta da sei mesi ma ho paura di parlargliene, sono come bloccata..


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Prendo carta e penna perché è il modo in cui mi difendo meglio, questo è il modo in cui io mi difendo meglio.
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psyco73
Inviato il: Giovedì, 06-Ott-2011, 08:43
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Ciao. Sarebbe utile che ne parlassi con la tua terapeuta di quanto ti sta accadendo. Se non te la senti di farlo e sei" bloccata" evidentemente non hai ancora raggiunto quel livello di fiducia necessario alla relazione terapeutica e quindi alla riuscita della terapia. E questo può dipendere da tanti fattori. Uno di questi potrebbe essere legato al timore o al dubbio di essere chissà che o cosa ("non sono pazza nè schizofrenica!"). Se poi ti và puoi parlarci un pò di te qui sul forum PSICO wink.png


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Tutti gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio. Alphonse De Sade (1740-1814)
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GanjaChanel
Inviato il: Giovedì, 06-Ott-2011, 22:52
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è la sezione giusta per potermi presentare?
va beh, al massimo dopo copio-incollo anche da un'altra parte cool.gif
Mi chiamo Silvia, ho 17 anni e sono di Bergamo. Studio in un liceo linguistico e inizialmente ero davvero interessata alle materie che studiavo, soprattutto al giapponese, ma da quando è iniziato questo schifo non mi importa più neanche di quello.
Ho una famiglia strana, nel senso che i miei genitori hanno sempre avuto un pessimo rapporto tra loro, mio papà è di carattere piuttosto fragile mentre mia mamma è forte e permalosa, quindi ogni poco scoppiano scintille.
Fino alla nascita di mio fratello (adesso ha 13 anni) diciamo che me la passavo abbastanza bene, anche se sono sempre stata una bambina solitaria. A volte, a 3 anni, mi hanno raccontato che me ne andavo in camera e chiudevo la porta e ci stavo dentro autonomamente per delle ore PSICO rolleyes.gif
Poi quando è nato è cambiato tutto: mio papà ha iniziato a soffrire fortemente di depressione e mia mamma ha subito posato tutta la sua attenzione sul "nuovo arrivato" trascurando me, i miei bisogni..
Adesso è ancora così, lei non vede altro che lui, io sono quella che tanto "se la sa sempre cavare" e sono anche troppo orgogliosa per spiegarle che avrei bisogno di sentirla più vicina e che a volte piango da sola nel buio sperando che in qualche modo lei mi senta..
Mio papà si è accorto di questa situazione e ha iniziato a farglielo presente, morale: grossa spaccatura nella mia famiglia: io e mio papà contro mia mamma e mio fratello.
E' stato questo, insieme al fatto di dover abbandonare danza classica dopo che la frequentavo da 11 anni per una tendinite al piede e all'abbandono del mio (ex) ragazzo (con cui poi mi sono riavvicinata e adesso stiamo insieme, ma allora è stata davvero tragica..) a spingermi a novembre scorso a rubare una scatola di tavor e una boccetta di gocce en a mio padre (che non se ne è mai accorto..) e da lì è iniziato il mio travaglio con gli psicofarmaci.
Li prendevo a manciate per stordirmi, dormire e non sentire niente. Quando li finivo ne rubavo degli altri e dovevo sempre più rincarare la dose.
Tutto questo è durato fino a Marzo, quando a scuola sono andata in bagno per "farmi la mia dose" e mentre le avevo in mano è entrata una mia professoressa e mi ha beccata alla grande.
Ovviamente mi ha tartassata di domande, cosa stai facendo? cosa sono? ma è droga? ma perchè lo fai?
Siccome ero molto legata a lei (la vedevo un po' come la mamma che avrei voluto avere) le ho raccontato tutto piangendo e lei il giorno dopo ha convocato i miei genitori insieme al preside.
Lì l'hanno saputo e sono stati costretti dalla scuola a trovarmi un supporto psicologico (che ho trovato ad Aprile) e ad assicurarsi che io non mettessi più mano alle pastiglie.
Insieme alla psicoterapeuta ho iniziato a frequentare anche un neurologo che si occupava della gestione degli psicofarmaci (che ormai non potevo più togliere perchè ero diventata dipendente).
Tutto è filato liscio fino a metà maggio quando in seguito alla morte di mia nonna ho ingerito un sacco di pillole (tavor, xanax, halcion, en, pasaden, serpax) e sono scappata di casa. Sono andata a dormire da una mia amica quella notte e la mattina dopo sono andata a scuola, lì sentivo di non riuscire a reggere, mi dava immensamente fastidio vedere persone felici intorno a me mentre io provavo un dolore tanto grande, allora ho preso ancora tante tante tante pastiglie e sono svenuta.
Mi sono svegliata alle 19 della sera in pronto soccorso col sondino della lavanda gastrica che mi stava trucidando la gola..
Mi hanno ricoverata in psichiatria per due settimane (l'hanno interpretato come un tentato suicidio), poi sono uscita e diciamo che sono riuscita ad essere abbastanza "stabile" fino alla fine di luglio.
Una sera, il 31 luglio, ero particolarmente giù senza un vero motivo, avevo voglia di sparire, non riuscivo a respirare e vedevo gli oggetti che si muovevano..
Allora ho preso ancora una volta una dose eccessiva di psicofarmaci, in più mi sono tagliata i polsi con una lametta da barba e ho fumato un sacco di erba.
Tornata a casa cercavo di essere normale, ma avevo davvero un aspetto devastato e mio papà, dopo aver litigato di brutto con mia mamma (che voleva tenermi lì per "non fare brutte figure, chissà che qualcuno mi vedesse in giro così, che figura ci avrebbe fatto lei, povera donna?") mi ha portato in ospedale. Altra lavanda gastrica, altro ricovero in psichiatria (stavolta di un mese), minaccia di chiudermi in comunità da parte della psichiatra (ma non ce l'ha fatta, mia mamma sempre per "non perderci la faccia" ha firmato per farmi dimettere) e diagnosi: Disturbo Di personalità Borderline, Disturbo dell'adattamento, Sindrome da attacchi di panico, Sindrome ossessivo-compulsiva, altre psicosi NAS.
Adesso sto meglio e sto cercando di tirare avanti con la convinzione che da grande sarò una mamma diversa, avrò una famiglia diversa e sarò così felice da non ricordarmi neanche più quello che ho passato.
Intanto la scuola dopo i due ricoveri ha fatto una segnalazione al tribunare dei minori di Brescia, quindi adesso ho tra i piedi assistenti sociali che mi seguono a volte di nascosto anche quando esco..
Inoltre ho sviluppato una dipendenza affettiva molto forte dalla mia psicoterapeuta e la cosa da una parte mi fa sentire al sicuro, dall'altra mi preoccupa perchè sento che non sarò mai in grado di reggermi da sola sulle mie gambe..
Scusate se è un po' lungo, ma avevo bisogno di parlare un po' di me, è la prima volta che faccio un resoconto degli ultimi 10 mesi PSICO-green.gif


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Streghetta
Inviato il: Venerdì, 07-Ott-2011, 20:58
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Inoltre ho sviluppato una dipendenza affettiva molto forte dalla mia psicoterapeuta e la cosa da una parte mi fa sentire al sicuro, dall'altra mi preoccupa perchè sento che non sarò mai in grado di reggermi da sola sulle mie gambe..
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E' giusto cosi' in questo momento della terapia.
Ti assicuro che quando starai meglio sarai in grado di affrontare tutto da sola.

La tua famiglia sara' pure strana ma sai quante ce ne sono cosi?
Ovvio che meglio nascondere tutto.

E si, sarai una mamma diversa a tempo debito, una mamma migliore.


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A volte succede che tutto ciò che vedi negli altri è quello che tu stesso ti porti dentro.

Spesso i i giudizi sono un riflesso di ciò che reprimi o rifiuti dentro di te.
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tesoro mi dispiace tanto, ho una storia molto simile alla tua. ti mando un forte anzi fortissimo abbraccio.
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dep
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