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Inviato il: Giovedì, 27-Ott-2016, 21:08
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
Di solito gli incontri sono a cadenza settimanale ed è auspicabile non mancare.
-------------------- Sempre così smisuratamente perduta ai margini della vita reale: difficilmente la vita reale mi avrà e se mi avrà sarà la fine di tutto quello che c’è di meno banale in me.
Antonia Pozzi |
Inviato il: Venerdì, 28-Ott-2016, 09:38
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Grazie, ho capito, allora è proprio tipo psicoterapia, avevo in mente qualcosa di più informale, non tanto una terapia ma un mezzo per conoscere persone affini... Cmq se non sono indiscreta, tu che difficoltà hai trovato? Se non ti va di rispondere dillo tranquillamente
-------------------- So l'ora in cui la faccia più impassibile è traversata da una cruda smorfia: s'è svelata per poco una pena invisibile. Ciò non vede la gente nell'affollato corso.
Voi, mie parole, tradite invano il morso segreto, il vento che nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace. Il canto che singhiozza è un canto di pace. (Eugenio Montale) In ciò che sembriamo veniamo giudicati da tutti; in ciò che siamo da nessuno. (Friedrich Schiller) |
Inviato il: Venerdì, 28-Ott-2016, 10:07
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
Ti rispondo volentieri diamante.
Ero partita motivata nel sostegno psicologico del gruppo, poi col tempo ho perso motivazione perché gli incontri erano sporadici, non c'era costanza, potevano passare anche settimane tra un incontro e l'altro e non vedevo senso alla cosa. Speravo poi di potermi sentire me stessa con le altre persone ma non ho trovato affinità, mi sono sentita circoscritta in comportamenti convenzionali che non sentivo miei. Come dici tu si può avere un disturbo in comune ma avere caratteri non affini, ho commesso l'errore di credere che, avendo un problema in comune, ci potesse essere più empatia ma non è così, l'empatia va oltre il disturbo. -------------------- Sempre così smisuratamente perduta ai margini della vita reale: difficilmente la vita reale mi avrà e se mi avrà sarà la fine di tutto quello che c’è di meno banale in me.
Antonia Pozzi |
Inviato il: Sabato, 29-Ott-2016, 08:39
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Cecilia, non ti sei persa granché! Fidati, sentirsi circoscritti in un modo d'essere inautentico è un'esperienza quasi quotidiana per me (benché ammetto che dovrei avere più personalità e fregarmene); ma in terapia di gruppo ci si va per rompere certi meccanismi sociali automatici ed essere se stessi, altrimenti come giustamente dici tu non ha senso! Guarda, anche io ero caduta nell'equivoco, poi ho capito che chi condivide lo stesso disturbo ha un modo analogo di difendersi, ma per l'identificazione ci vuole pure la somiglianza alla base, un'analoga sensibilità. Ciò che dimostra che in fondo il disturbo, o anche il carattere, non è ciò che siamo davvero! Meglio, no? Ma in queste terapie c'è anche uno psicologo a coordinare gli incontri? E che differenza c'è con i gruppi di mutuo aiuto (credevo là non ci fossero dott.)?
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Inviato il: Sabato, 29-Ott-2016, 10:38
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
Io facevo parte di un gruppo di auto mutuo aiuto (non era terapia di gruppo dove è presente uno psicoterapeuta) ed il gruppo era guidato da un facilitatore (nel gergo tecnico) che non è uno psicoterapeuta ma una persona che ha sofferto del disturbo che hanno in comune i componenti del gruppo e che volontariamente si offre di dare il suo aiuto, organizza gli incontri, suggerisce gli argomenti di cui trattare e controlla che vengano rispettate alcune semplici regole di base come astenersi dal giudizio, mantenere la privacy al di fuori del gruppo e evitare di parlare di farmaci.
Comunque nessuno ti vieta di frequentare le persone del gruppo anche al di fuori di esso quindi è anche un'opportunità per fare amicizia, io non ho trovato sintonia. -------------------- Sempre così smisuratamente perduta ai margini della vita reale: difficilmente la vita reale mi avrà e se mi avrà sarà la fine di tutto quello che c’è di meno banale in me.
Antonia Pozzi |
Inviato il: Sabato, 29-Ott-2016, 15:58
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Grazie Cecilia per tutte queste informazioni! Io preferirei un 'facilitatore', di terapie non ho più voglia, cerco solo di persone che capiscano ciò che sento senza ogni volta dovermi sforzare, per far capire, di tradurre da 'diamantese' a italiano. Ma in realtà chiedevo in astratto, non credo che qui esistano gruppi apposta per schizo; comunque temo mi troverei male pure io, oltre a vergognarmi un sacco. Avrei paura che quelli che vedo là vadano a dire a destra e manca che vado al gruppo di mutuo aiuto, o anche di quelli per strada che ti vedono entrare... Non ho grandi problemi, solo un carattere un po' chiuso e non vado d'accordo con i miei, e mi infastidirebbe passarci per una che chissà che problemi ha - anche perché qui sono un po' pettegoli (con ciò non voglio offendere chi ha problemi gravi ma purtroppo so come ragiona la gente, che ti mette addosso il marchio!).
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Inviato il: Sabato, 29-Ott-2016, 18:34
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
A me non importava nulla di quello che pensavano, comincio ad essere stanca di preoccuparmi del giudizio degli altri, soprattutto di persone che a malapena conosco e con cui non mi trovo.
Tu hai provato una psicoterapia di gruppo? Forse la terapia di gruppo sarebbe diversa, nel senso che ci sarebbe più motivazione da parte di tutti e principalmente da parte mia, mi sentirei più supportata credo. -------------------- Sempre così smisuratamente perduta ai margini della vita reale: difficilmente la vita reale mi avrà e se mi avrà sarà la fine di tutto quello che c’è di meno banale in me.
Antonia Pozzi |
Inviato il: Domenica, 30-Ott-2016, 10:58
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
No mi spiace, ho fatto solo quella individuale bioenergetica. La terapia di gruppo potrebbe fare bene a chi fatica a trovare il canale per aprirsi con gli altri, ma hai meno tempo per te che nella individuale. A me credo sarebbe utile (come è stato questo forum) per togliermi i complessi dalla testa, altrimenti nascondo ogni emozione giudicata da me "abnorme" (credo sempre di avere solo io certe sensazioni e pensieri e me ne vergogno, ma comincio a capire che è la mia famiglia che è strana, non viene mai espresso nulla). Però come detto non ho voglia di altra terapia, come che sia mi sento sempre un gradino sotto il terapeuta, proprio per il tipo di relazione che si viene a creare, in più sono stufa di essere indirizzata. Sul giudizio degli altri hai ragione, ma ho paura che mi ostacoli nella ricerca di un lavoro o nella socialità locale (nn mi riferivo a quelli con cui nn si ha feeling, di quelli che importa ma a chi non conosce ancora e a cui vengono riferite cose spiacevoli).
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Inviato il: Domenica, 30-Ott-2016, 19:27
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
Capito.
Sai cos'è che mi bloccherebbe nella terapia di gruppo (e che mi bloccava nel gruppo di auto mutuo aiuto)? Il fatto di dover dire cose personali che non voglio dire, forse dovrei interrogarmi sul perché non le volessi e non le vorrei dire. Invece nella terapia individuale mi confidavo apertamente con la mia psico. -------------------- Sempre così smisuratamente perduta ai margini della vita reale: difficilmente la vita reale mi avrà e se mi avrà sarà la fine di tutto quello che c’è di meno banale in me.
Antonia Pozzi |
Inviato il: Lunedì, 31-Ott-2016, 14:52
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Credo sia normale, è più facile confidarsi a tu per tu, mentre è difficile aprirsi con persone estranee che non hai scelto. Almeno, io avrei le stesse difficoltà! In realtà questi contesti sono innaturali, anche la stessa terapia: il feeling scatta solo con alcuni, e mai a priori e a comando. Solo che il terapeuta, se è bravo, ha le chiavi per farti aprire, ha studiato apposta, inoltre è tenuto al segreto professionale. E se non sei nel pubblico lo puoi scegliere tu. Io il mio l'avevo scelto. Per il gruppo a mio avviso devi darti il giusto tempo. Tieni conto che hai diritto alla privacy e anche alle reticenze. Basta non falsare le carte, sennò è inutile. Fossi in te metterei in conto un'apertura graduale: all'inizio soprattutto ascoltare e tastare il terreno, poi a poco a poco dire quello che ti senti di dire, SE te la senti; poi può anche darsi che qualcuno abbia un vissuto simile al tuo e sentendolo raccontare ti venga voglia di parlare, perché escluderlo?
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Inviato il: Lunedì, 31-Ott-2016, 21:57
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
Condivido ciò che hai scritto.
Penso però che se non scatta quella sintonia che mi fa aprire dopo un po' di volte allora è meglio che lascio stare, sarebbe inutile andare e non dire nulla. Ho sempre avuto disagio nei gruppi, essere circondata da persone che non ho scelto, appunto come dici tu. Per esempio sto continuando il volontariato ma mi limito a fare servizio, non parlo mai con i volontari, sto sempre nell'angolo, forse sono patologica ormai. -------------------- Sempre così smisuratamente perduta ai margini della vita reale: difficilmente la vita reale mi avrà e se mi avrà sarà la fine di tutto quello che c’è di meno banale in me.
Antonia Pozzi |
Inviato il: Martedì, 01-Nov-2016, 09:56
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Ti capisco perché io ho sempre e solo avuto amicizie a tu per tu, fin dall'adolescenza quando tutti uscivano in gruppo. Io nel gruppo non sapevo che dire, non solo per timidezza; io modello molto la mia personalità e le mie parole a seconda dell'interlocutore. Con tante teste diverse mi smarrivo e non riuscivo a regolarmi. In realtà le persone caratterialmente più solide sono piuttosto "monolitiche", chi più chi meno, mentre io sono fin troppo elastica, già dal fisico. Eppure non mi piacerebbe molto essere "tutta d'un pezzo", un po' perché quelle persone mi sembrano arroganti, un po' perché mi sembra una caratteristica maschile. Sul gruppo fai bene, se non intravedi possibilità di evoluzione del rapporto con gli altri, specie poi se paghi . Per il volontariato ok, ma ricordo che avevi anche un altro motivo di andarci...
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Inviato il: Martedì, 01-Nov-2016, 11:34
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
Ahaha, quel motivo non c'è più, non si è più visto e ormai non ci penso.
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Antonia Pozzi |
Inviato il: Mercoledì, 02-Nov-2016, 11:10
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Psico Amico Messaggi: 880 Utente Nr.: 14.507 Iscritto il: 05-Ott-2014 |
Ho capito, il motivo è in ritiro... conosco la sintomatologia Comunque meglio se non ci pensi più!
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Inviato il: Martedì, 06-Dic-2016, 22:37
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Cecinuotatrice Messaggi: 1.001 Utente Nr.: 15.787 Iscritto il: 29-Lug-2015 |
Non capisco però il perché della sparizione, vabbè non importa, andiamo avanti.
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Antonia Pozzi |
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